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Champions: vince sempre il Real Madrid. E’ la sua 15a volta e Carlo Ancelotti diventa una leggenda

Il Real stende il Borussia per 2 a 0 e conquista la sua quindicesima Champions. Per Ancelotti è la quinta Champions da allenatore: mai nessun come lui. “Viviamo per serate così”

Champions: vince sempre il Real Madrid. E’ la sua 15a volta e Carlo Ancelotti diventa una leggenda

Re Carlo colpisce ancora. La vittoria sul Borussia Dortmund vale la Champions League numero 15 nella bacheca del Real Madrid, la quinta da allenatore per lui (a cui vanno aggiunte le due da calciatore), record assoluto della storia del calcio. Il primato, in realtà, sarebbe rimasto tale anche in caso di sconfitta, ma meglio allungare sugli inseguitori (Guardiola, Pasley e Zidane a quota 3), giusto per ricordare a tutti che l’Europa è ancora il suo giardino preferito.

Borussia Dortmund – Real Madrid 0-2: Ancelotti campione con Carvajal e Vinicius

Partita ben più tirata di quanto si pensasse alla vigilia, quando in molti erano convinti sarebbe stata una passerella trionfale tinta di blanco. Nulla di più sbagliato, perché il Borussia Dortmund se l’è giocata alla grande, anzi è corretto dire che ha dominato per almeno un’ora. Nel primo tempo, infatti, le uniche occasioni sono arrivate dai tedeschi, pericolosissimi con Adeyemi e Fullkrug (palo in sospetto fuorigioco), mentre il Real sembrava un pugile alle corde, quasi sorpreso dalla verve giallonera. Gli uomini di Terzic, a cui vanno gli applausi per questa campagna europea oltre ogni ragionevole aspettativa, hanno avuto la solo colpa di non segnare, il che non è certo un dettaglio da poco, soprattutto al cospetto del grande Real. Il mix di spavento e sospiro di sollievo (per lo 0-0, s’intende) lo ha decisamente svegliato, perché dopo l’intervallo si è vista un’altra squadra, finalmente in clima finale. Ancelotti, pur senza fare cambi, è riuscito ad alzare il baricentro e a chiudere gli enormi spazi del primo tempo, anche se il Dortmund ha nuovamente spaventato Courtois (a proposito: grande rientro) con un colpo di testa del solito Fullkrug. Kroos ha sporcato i guanti di Kobel con una punizione delle sue, Carvajal ha fatto le prove generali per quanto sarebbe accaduto poco dopo, mandando a lato sugli sviluppi di un corner. Al 74’, quando Wembley cominciava a entrare in clima supplementari, ecco la giocata spacca-partita: numero strepitoso di Vinicius a propiziare un calcio d’angolo splendidamente battuto da Kroos e trasformato in oro da Carvajal, per l’1-0 Madrid. Il Borussia s’è visto crollare il mondo addosso, consapevole che gli spagnoli, una volta in vantaggio, avrebbero potuto godere di spazi sconfinati e colpire ancora. Bellingham c’è andato vicinissimo al 77’ (grande intervento difensivo di Schlotterbeck), Kobel ha salvato su Kroos, Camavinga e Nacho, ma nulla ha potuto quando Bellingham, servito da un erroraccio di Maatsen, ha liberato Vinicius, implacabile come suo solito (83’). Da lì è stata solo attesa per il tripudio finale, anche se gli amanti del calcio si sono potuti godere l’addio di Kroos, a cui Ancelotti ha concesso la meritatissima standing ovation in favore di Modric.

Re Carlo diventa leggenda: 5 Champions vinte, mai nessuno come lui

Rey Carlo, King Charles, Carlo Magno: da ieri sera il mondo calcistico si sbizzarrisce sui soprannomi, ma la sostanza non cambia. Con questo di Wembley siamo a 29 trofei da allenatore, tra cui spiccano appunto le 5 Champions vinte tra Milan (2003, 2007) e Real Madrid (2014, 2022, 2024), che potrebbero diventare 30 già il 14 agosto, quando si giocherà la Supercoppa Europea contro l’Atalanta di Gasperini in quel di Varsavia. Numeri spaventosi per un allenatore bollato troppo presto come “finito” dopo le esperienze con Napoli ed Everton e rinato, invece, nell’estate del 2021, quando Perez lo richiamò alla Casa Blanca. La verità è che Ancelotti non è il miglior allenatore del mondo in senso stretto, ma il più bravo a gestire spogliatoi pesanti e pressioni che schiaccerebbero chiunque altro: basti pensare che Florentino, prima ancora di aver alzato la coppa, ha già parlato di vincere la prossima.

Ancelotti: “Non ci si abitua mai, il sogno continua! Viviamo per serate così”

“Non ci si abitua mai a vincere, anche perché è stata dura e più del previsto – le sue parole al termine della sfida -. Nel primo tempo abbiamo sofferto tanto, nella ripresa abbiamo fatto meglio. Questo è un sogno che continua, è tutto molto bello: aver vinto cinque Champions non è importante quanto passare serate come queste. Sembra un sogno questa seconda parte della mia carriera a Madrid, speriamo di non svegliarci. Florentino Perez era molto felice, è la chiave di tutto e con questo successo supera Bernabeu e si conferma un grande presidente. Questo trionfo ha lo stesso sapore degli altri, con grande sofferenza e grande gioia. La chiave è la storia di questo club, io faccio quello che posso”.

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