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Champions: Osimhen torna e salva il Napoli che costringe il Barcellona al pari. Oggi Milan e Roma in Europa League

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Il Napoli resta in vita. Lo fa al termine di una partita sofferta, a tratti dominata dal Barcellona, nella quale ha però avuto il merito di non farsi travolgere, oltre che di sfruttare l’unico episodio a disposizione. E così il debutto di Calzona, almeno a livello di risultato, si può considerare positivo, anche se il passaggio del turno e la rincorsa a un posto nella prossima Champions richiederanno molto lavoro. Il calcio italiano chiude così l’andata degli ottavi con due vittorie e un pareggio, ma per completare il quadro serve far bene pure in Europa League: Milan (a Rennes dopo il 3-0 dell’andata) e Roma (in casa col Feyenoord, si parte dall’1-1 di Rotterdam) vogliono passare il turno e continuare la corsa verso Dublino.

Napoli – Barcellona 1-1: Lewandowski illude Xavi, Osimhen salva Calzona

Il Napoli ha ballato a lungo la musica del Barça, partito aggressivo proprio come un predatore di fronte a un animale ferito. La squadra di Xavi ha però avuto la colpa di specchiarsi un po’ troppo dentro la sua innegabile qualità, ma soprattutto di non chiudere la partita dopo aver trovato il gol del vantaggio con Lewandowski (60’), bravissimo nell’addomesticare un pallone e spedirlo alle spalle di Meret. Il portiere azzurro aveva tenuto in piedi i suoi con due belle parate nel primo tempo, una sul solito attaccante polacco, l’altra su Gundogan, ma nulla ha potuto di fronte a un pezzo di bravura del genere. Sembrava la fine di tutto, anche perché lo score dei tiri verso la porta di Ter Stegen recitava un incredibile zero e il gioco offensivo, beh, lasciava davvero a desiderare.

Calzona decideva di sparigliare un po’ le carte togliendo Kvaratskhelia (uscito scuro in volto come ai tempi di Garcia) e Cajuste per Lindstrom e Traoré, ma a salvargli il debutto ci pensava il solito Osimhen, subito in gol alla prima dopo la Coppa d’Africa. Il nigeriano prendeva il tempo a Inigo Martinez con una giocata di forza e killer instinct e batteva il portiere blaugrana, regalando al Maradona un urlo liberatorio atteso da tempo (75’), per poi lasciare il campo esausto (e sorridente) a Simeone. Gli azzurri provavano addirittura a vincerla, senza però creare pericoli degni di nota, anzi nel finale era il Barça a sfiorare il clamoroso 1-2 con Gundogan, il cui tiro finiva a lato di un soffio. La qualificazione resta così totalmente in bilico: tutto si deciderà al Olimpico di Barcellona (il Camp Nou è in ristrutturazione) il prossimo 12 marzo e Calzona, per quel giorno, si augura di poter contare su un Napoli più sciolto e rodato, oltre che sul solito grande Osimhen.

Calzona: “C’è tanto da lavorare, ma abbiamo ritrovato la voglia di combattere”

“Abbiamo tanto da lavorare, ma ho fatto i complimenti ai ragazzi perché hanno ritrovato la voglia di combattere – l’analisi di Calzona -. Abbiamo disputato un ottimo finale di gara, a livello tattico ci sono passi avanti da fare, abbiamo messo in campo calciatori non al top dopo la coppa d’Africa e da loro vorrò di più specialmente in fase difensiva. Abbiamo concesso troppo a una squadra come il Barcellona, contro cui rischi di pagarla cara, ma nel finale abbiamo creduto di poterla vincere e questo è un segnale importante. Lo spirito mi è piaciuto, ho visto calciatori che hanno dato l’anima e che non ci stavano a perdere la partita. Quello che invece non mi è piaciuto è stato il disordine in campo, anche se è comprensibile visto il poco tempo che abbiamo avuto per preparare la partita. I cambi hanno rimesso un po’ a posto le cose, sono molto contento di chi è subentrato. La prima mezz’ora abbiamo sofferto tanto, poi però abbiamo reagito e questa è una dote fondamentale per una squadra, mi dà soddisfazione”.

Xavi: “Siamo tristi perché meritavamo di vincere, ma questa è la Champions…”

“Siamo un po’ tristi, meritavamo di vincere – il commento di Xavi -. Abbiamo regalato al Napoli solo un’occasione, dopo il pareggio loro si sono svegliati e gli abbiamo dato la possibilità di fare il loro gioco, quando invece avremmo dovuto chiuderla. Del resto questa è la Champions, dopo l’1-0 c’è mancato un po’ il dominio, il controllo della partita, e questo è un peccato. Ieri non avrei firmato per un pari e neanche oggi. Ripeto, peccato, ma abbiamo tutto per superare il turno. Il mio addio a fine stagione? Ormai la decisione è presa”.

Europa League: stasera Rennes – Milan (ore 18.45, Sky, Dazn, Now) e Roma – Feyenoord (ore 21, Tv8, Sky, Dazn, Now)

A completare la settimana di coppe ci penseranno Milan e Roma, attese dalle gare di ritorno dei sedicesimi con Rennes e Feyenoord. La missione dei rossoneri è indubbiamente più semplice, alla luce del 3-0 dell’andata che li mette in una posizione di netto vantaggio, mentre i giallorossi si giocheranno una gara equilibratissima partendo dall’1-1 di Rotterdam. La figuraccia di Monza, però, costringe Pioli a tenere alta l’attenzione, perché un’altra caduta (non parliamo poi di un’eventuale eliminazione) metterebbe a rischio la sua figura. Il tecnico, criticatissimo per il maxi turnover del Brianteo, tornerà a puntare su alcuni titolarissimi (Leao su tutti), senza però disdegnare qualche cambio fondamentale in vista dello scontro Champions con l’Atalanta di domenica sera (Giroud, Loftus-Cheek e, forse, Pulisic, partiranno dalla panchina). Formazione tipo invece per la Roma, costretta a vincere per passare il turno e continuare a sognare quell’Europa League solo sfiorata un anno fa. De Rossi, sin qui, ha ricevuto quasi solo elogi, ma sa benissimo che il cammino in coppa sarà molto importante per il suo futuro e ha tutta l’intenzione di giocarselo al meglio. Dybala e Lukaku saranno ovviamente in campo, così come gli altri “pezzi da novanta” giallorossi, a caccia di un pass per gli ottavi davvero molto importante.  

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