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Champions: Napoli ok, oggi Juve e Roma

Importantissima vittoria del Napoli per 3 a 1 sugli olandesi del Feyenoord – Oggi tocca alla Juve, che ospita i greci dell’Olympiacos, e alla Roma che affronta la Cenerentola del Qarabab reduce dalla batosta incassata dal Chelsea di Conte

Champions: Napoli ok, oggi Juve e Roma

Il Napoli ha dato l’esempio, ora vedremo se Juventus e Roma lo seguiranno. La seconda giornata di Champions League delle italiane si è aperta con il successo importantissimo degli azzurri sul Feyenoord (3-1) e proseguirà oggi con bianconeri e giallorossi a tentare di fare lo stesso, pena complicarsi la strada, forse irrimediabilmente, verso la qualificazione agli ottavi. La squadra di Allegri non può permettersi altri passi falsi dopo quello di Barcellona, inoltre il suo blasone le impone di vincere senza se e senza ma a Torino contro l’Olympiacos.

“La sconfitta del Camp Nou non ha pregiudicato il nostro cammino ma è chiaro che ora dobbiamo vincere – ha dichiarato il tecnico – Contro i greci e contro lo Sporting Lisbona ci giochiamo il passaggio del turno, non possiamo assolutamente permetterci di sottovalutare l’avversario altrimenti la qualificazione si complicherebbe non poco”.

Nessuno scherzo insomma ma grande concentrazione e voglia di rivalsa dopo l’inizio shock di due settimane fa. Sulla carta la Juventus non dovrebbe avere grosse difficoltà: la differenza tecnica con l’Olympiacos è evidente, inoltre il derby stravinto col Toro dimostra come la squadra stia entrando sempre più nel mood stagionale.

Eppure anche in casa bianconera c’è un grattacapo, per giunta bello grosso e corrisponde al nome di Gonzalo Higuain. Il Pipita, in panchina sabato per scelta tecnica, attraversa un momento difficile e rischia addirittura la seconda esclusione consecutiva.

“Non so ancora se giocherà, deciderò solo dopo l’ultima rifinitura – ha glissato il tecnico – Ad ogni modo non esiste nessun problema con lui, ci ho parlato e l’ho trovato sereno: sa che deve solo pensare a fare bene e continuare a lavorare”.

Probabilmente si è trattato solo di pretattica, certo però che solo il fatto di mettere in discussione uno come Higuain lascia intendere che qualcosa non sta funzionando come dovrebbe.

Il 4-2-3-1 della Juve dovrebbe comunque vedere Gonzalo titolare in attacco, con Buffon in porta, Barzagli (ballottaggio con Sturaro), Benatia, Chiellini e Alex Sandro in difesa, Pjanic e Matuidi a centrocampo, Cuadrado, Dybala e Mandzukic sulla trequarti.

L’Olympiacos, in crisi nera dopo la brutta sconfitta nel derby contro l’AEK Atene (costata la panchina ad Hasi, al suo posto Lemonis), proverà a sovvertire i pronostici con un 4-2-3-1 che vedrà Choutesiotis in tra i pali, Elabdellaoui, Romao, Engels e Diogo Figueiras nel reparto arretrato, Odjidjia-Ofoe e Gillet in mediana, Carcela-Gonzalez, Fortounis e Marin sulla trequarti alle spalle dell’unica punta Djurdjevic.

Il mercoledì di Champions delle italiane però comincerà qualche ora prima (18), quando la Roma affronterà in quel di Baku il Qarabag. Partita anche questa da vincere a tutti i costi, altrimenti le chance di qualificazione, già ridotte da un sorteggio che vede anche Chelsea e Atletico Madrid nel gruppo, potrebbero addirittura azzerarsi.

“Si dà la nostra vittoria quasi per scontata ma io rispetto molto i nostri avversari – ha ammonito Di Francesco – Questa partita va giocata al massimo, ecco perché non dobbiamo pensare al Milan ma solo alla squadra azera”.

Il tecnico, Perotti a parte (l’argentino ha abbandonato la rifinitura per un problema muscolare), non si abbandonerà a un turnover eccessivo e schiererà un 4-3-3 con Alisson in porta, Bruno Peres, Manolas, Juan Jesus e Kolarov in difesa, Nainggolan, De Rossi e Pellegrini a centrocampo, El Shaarawy, Dzeko e Defrel in attacco.

Gurbanov risponderà con lo stesso sistema di gioco con Kanibolotskiy tra i pali, Medvedev, Huseynov, Yunuszade e Rzezniczak nel reparto arretrato, Michel, Almeyda e Elyounoussi in mediana, Pedro Henrique, Madatov e Ndlovu nel tridente offensivo.

Il calcio italiano si augura altre due belle vittorie dopo quella del Napoli, capace di mangiarsi il Feyenoord in un solo boccone. Partita sostanzialmente senza storia quella del San Paolo, che dopo aver omaggiato lo sfortunatissimo Milik s’è goduto la solita grande prestazione dell’attacco azzurro, in gol con tutti e tre i suoi tenori: Insigne (7’), Mertens (49’) e Callejon (70’), prima di provare qualche brivido di troppo per un rigore di Toornstra (68’, bella parata di Reina) e il gol finale di Amrabat (93’).

“Quell’errore in pieno recupero mi ha fatto veramente arrabbiare, in Champions la differenza reti può cambiare tutto – ha tuonato Sarri – Detto questo sono ovviamente contento per la vittoria, ottenerla era molto importante e noi ci siamo riusciti senza concedere quasi nulla agli olandesi”.

Con questo successo il Napoli, complice il 2-0 del Manchester City sullo Shakhtar, si porta al secondo posto nel girone a pari punti proprio con gli ucraini, i veri rivali in chiave qualificazione. Sempre che gli azzurri non si concedano il lusso di battere la squadra di Guardiola, in quella che si preannuncia già come una delle sfide più spettacolari di tutta la Champions League.

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