Dopo l’Italia, l’Europa. Per il Napoli super elogiato in campionato è arrivato il momento di alzare la testa anche in Champions League, competizione che sin qui gli ha riservato l’unica sconfitta della stagione. Al San Paolo arrivano gli olandesi del Feyenoord in un match che non si può sbagliare per nessun motivo, pena rischiare di compromettere seriamente il discorso qualificazione. La sconfitta con lo Shakhtar infatti impone i 3 punti a tutti i costi e gli azzurri sono chiamati a un’altra prova di grande concentrazione anzitutto mentale.
“Con questo calendario è impossibile lavorare, si gioca ogni 70 ore e credo proprio che sarebbero necessarie delle riforme – ha tuonato Sarri. – La partita col Feyenoord è importante, non decisiva. Sono una squadra forte, attaccano a pieno organico e hanno un ritmo che può farci soffrire. Voglio tenerli lontani dalla nostra area e spero che il San Paolo ci dia una mano”.
Il tecnico azzurro avrebbe voluto preparare il match con molta più calma, specialmente ora che gli è venuta a mancare una pedina come Milik, importante soprattutto per dare un po’ di respiro a Mertens. Il polacco, operato ieri a Villa Stuart dal Professor Mariani, avrebbe sicuramente giocato una delle due partite che mancano da qui alla sosta, invece toccherà ancora al folletto belga: al momento tanta roba ma il rischio di usurarne il motore preoccupa non poco. Alla luce di ciò sarebbe facile rimpiangere Pavoletti o Zapata, Sarri però sa bene che piangersi addosso non lo porterebbe da nessuna parte.
“Non faccio né il presidente né il direttore sportivo – ha glissato. – Credo solo sia sbagliato che l’Uefa blocchi le liste a 21 giocatori senza considerare gli infortuni, oltretutto giocando così tanto non c’è tempo per lavorare a nessuna soluzione alternativa”.
Lo sfogo è servito, adesso però bisogna pensare solo al Feyenoord e ai 3 punti fondamentali da conquistare. A meno di clamorose sorprese il tecnico insisterà sul 4-3-3 dei titolarissimi, dunque Reina in porta, Hysaj, Albiol, Koulibaly e Ghoulam in difesa, Allan, Jorginho e Hamsik a centrocampo, Callejon, Mertens e Insigne in attacco.
“Il Napoli fa un pressing molto alto, dovremo stare attenti a rischiare il meno possibile e restare compatti – ha spiegato Van Bronckhorst – Loro giocano molto bene, inoltre il San Paolo è uno stadio fantastico. Sono contento di giocare qui, sarà una grande sfida”.
Il tecnico olandese arriva in Italia con assoluta necessità di punti: alla debacle interna col Manchester City (0-4) si sono aggiunte le due sconfitte consecutive con Psv e NAC Breda in Eredivisie. Per fermare “l’emorragia” si affiderà al classico 4-3-3 con Jones tra i pali, Diks, St. Juste, Van Der Heijden e Nelom nel reparto arretrato, Amrabat, El Ahmadi e Vilhena in mediana, Larson, Kramer e Boetius nel tridente offensivo.
Attenzione massima anche all’ordine pubblico: la trasferta è stata vietata perché considerata a rischio ma un migliaio di tifosi del Feyenoord, già protagonisti di violenti incidenti due anni fa a Roma (ricordate i danni alla fontana del Bernini?) potrebbero arrivare lo stesso in quel di Napoli. Evenienza che farebbe passare in secondo piano la partita e che tutti vogliono assolutamente scongiurare.