L’ultima spiaggia è arrivata. Dovesse andare male in quel di Malaga infatti, difficilmente Allegri verrà riconfermato sulla panchina del Milan, e questo nonostante tutte le smentite di rito. Perchè il tecnico è sulla graticola da tempo e se continua ad essere dov’è, lo deve soprattutto alla mancanza di alternative sul mercato, oltre che al suo contratto biennale da 10 milioni lordi. Ma la società ha perso la pazienza, come dimostra il ritiro punitivo imposto a squadra e allenatore da Galliani, che durerà fino a sabato, indipendentemente dal risultato della Rosaleda. In quel catino infernale i rossoneri si giocheranno molto, sia in termini di classifica (una vittoria equivarrebbe quasi ad un pass per gli ottavi) che di onore. Dal 1941 infatti non si vedeva un Milan così a corto di risultati, e ora serve decisamente un’inversione di tendenza, a cominciare dall’allenatore, fin qui piuttosto confuso nelle scelte di moduli e uomini.
“Non penso assolutamente che sia la mia ultima panchina, dovete chiedere alla società – ha dichiarato il diretto interessato con la solita serenità. – So solo che ci mancano dei punti che meritavamo. Dobbiamo prendere atto che la classifica è brutta, ma sono sicuro che la squadra ne verrà fuori. Bisogna pensare meno e agire di più”. La linea scelta vale anche per lui, apparso piuttosto tranquillo nonostante la posta in palio: “La situazione mi ricorda quella di Cagliari, quando persi cinque partite di fila. C’è poco da parlare, lo si fa anche troppo in questo periodo. Quando ci sono momenti di difficoltà si deve dare di più, con questa media punti sarebbe difficile anche la salvezza”. In tutto questo tourbillon di voci (qualcuno sussurra sia stato contatto addirittura Gattuso, ma il suo procuratore smentisce) la società tace: ieri Galliani ha evitato la folla di cronisti presenti a Malpensa e Berlusconi, bè, latita da tempo. Anche con il diretto interessato, il che non è un bel segnale: “Il presidente non lo sento da una settimana” ha confermato Allegri. Situazione appesa a un filo, o meglio alla partita di Malaga. I rossoneri troveranno una squadra ostica e spettacolare, prima a punteggio pieno nel girone e terza nella Liga spagnola (a -5 dal Barcellona, ma a +3 sul Real Madrid). Dovranno cercare di fermarla senza De Jong (dolorante a un’anca), Abbiati (ancora out per la bronchite) e Abate, fatto fuori per scelta tecnica. La certezza è una sola: sarà 4-2-3-1. Tutto il resto lo capiremo solo dopo la partita.
PROBABILI FORMAZIONI
Malaga (4-2-3-1): Caballero; Gamez, Wellington, Demichelis, Eliseu; Camacho, Recio; Joaquin, Isco, Portillo; Saviola. In panchina: Kameni, Sanchez, Duda, Iturra, Onyewu, Santa Cruz, Seba Fernandez. Allenatore: Manuel Pellegrini.
Milan (4-2-3-1): Amelia; Bonera, Zapata, Mexes, De Sciglio; Ambrosini, Montolivo; Emanuelson, Bojan, El Shaarawy; Pato. In panchina: Gabriel, Yepes, Antonini, Constant, Nocerino, Boateng, Pazzini. Allenatore: Massimiliano Allegri.
Arbitro: Pedro Proença (Por).
Assistenti di linea: Tiago (Por) – Miranda (Por).
Assistenti di porta: Gomes (Por) – Santos (Por).
Quarto uomo: Raposo (Por).