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Champions, Milan e Atalanta dentro o fuori: le due italiane al bivio dopo le sconfitte dell’andata ma possono farcela

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Dentro o fuori. Per Milan e Atalanta è arrivato il momento della verità, in cui si saprà se il cammino europeo avrà un seguito o terminerà qui. Entrambe sono reduci dalle sconfitte dell’andata, dunque devono necessariamente rimontare, altrimenti la Champions League si chiuderà tra delusioni e rimpianti. Riuscirci non sarà affatto scontato, ma rossoneri e nerazzurri sono certamente superiori a Feyenoord e Club Brugge: Conceiçao deve ribaltare lo 0-1 di Rotterdam, Gasperini il 2-1 di Bruges. 

Milan – Feyenoord (ore 18:45, Sky e Now)

Dopo la doccia fredda del De Kuip è tempo di tornare a San Siro, dove il Milan cercherà di strappare il pass per gli ottavi di finale. Missione complicata, non impossibile: i rossoneri hanno tutte le carte in regola per battere il Feyenoord con due gol di scarto e accedere al prossimo turno. Certo, servirà una prestazione molto diversa da quella dell’andata e, per certi versi, anche da quella di sabato scorso contro il Verona. Proprio qui sta il grande dilemma, alla luce di un Milan sempre incostante e poco affidabile, spesso anche all’interno della stessa partita. La logica direbbe che stavolta non ci saranno problemi di approccio, visto che pure un alieno sceso da Marte capirebbe il peso della posta in palio, ma i precedenti di Zagabria e Rotterdam inducono a tenere le antenne ben alzate.

Conceiçao, ieri in Portogallo per i funerali dell’amico Pinto da Costa (è rientrato nel pomeriggio per dirigere l’allenamento), sa di giocarsi moltissimo, perché un’eliminazione anticipata dalla Champions potrebbe costargli la conferma per la prossima stagione. Certo, l’obiettivo primario del Milan è il quarto posto, ma gli ottavi vanno centrati a tutti i costi, sia per questioni sportive che economiche (il pass vale 11 milioni, a cui andrebbe aggiunto l’incasso da stadio del prossimo turno). Non ci sono calcoli da fare, solo una partita da vincere con due gol di scarto: per questo il tecnico ha valutato seriamente di riproporre il “4-2-fantasia” di Rotterdam, ma poi, complici le condizioni non ottimali di Pulisic, ha accantonato l’idea, almeno dall’inizio. 

Ibrahimovic: “È come una finale, siamo qui per scrivere la storia”

“La squadra dovrà essere concentrata, aggressiva e più concreta rispetto all’andata – il pensiero di Ibrahimovic, presentatosi in sala stampa al posto di Conceiçao (in Portogallo per il funerale di Pinto da Costa, ndr) -. I ragazzi dovranno entrare in campo pensando che sia come una finale. L’importante è vincere, anche se è ovvio che vogliamo giocare bene, ma siamo sotto di un gol e dobbiamo fare risultato per passare. Ognuno deve spingere il compagno e farlo essendo concentrato, è una cosa collettiva che inizia con qualche individualità. Anche chi è in panchina deve spingere, è tutto collegato al collettivo, è questo che fa un gruppo e fa squadra. Sarà una partita molto diversa rispetto all’andata, con 80mila milanisti, non solo quelli allo stadio ma anche quelli in tutto il mondo. Spingeranno la squadra, poi chi va in campo deve prendere questa carica per fare il più possibile. Per me personalmente è importante, sono un vincente e voglio portare risultati. Non cerco di fare cose che non rimangano nella storia, cerco di fare la differenza per scrivere la storia. Il Milan è un club che scrive la storia e chiunque ci lavora è qui per fare la stessa cosa”.

Milan – Feyenoord, le probabili formazioni

Milan (4-2-3-1): Maignan; Walker, Pavlovic, Tomori, Hernandez; Fofana, Reijnders; Musah, Joao Felix, Leao; Gimenez 

In panchina: Sportiello, Torriani, Gabbia, Terracciano, Bartesaghi, Thiaw, Liberali, Pulisic, Chukwueze, Abraham, Camarda

Allenatore: Conceiçao

Indisponibili: Jovic, Jimenez, Vos, Bondo e Sottil (non in lista), Florenzi, Loftus-Cheek, Emerson Royal

Squalificati: Nessuno

Feyenoord (4-2-3-1): Wellenreuther; Read, Beelen, Hancko, Smal; Moder, Milambo; Moussa, Ivanusec, Paixao; Carranza

In panchina: Andreev, Bueno, Ka, Mitchel, Osman, Zand, Van Den Elshout, Giersthove, Redmond, Stengs, Sliti 

Allenatore: Bosschaart

Indisponibili: Bijlow, Lotomba, Trauner, Nadje, Zerrouki, Nieuwkoop, Ueda, Hwang, Timber, Gonzalez, Hartman, Targhalline, Carrilo 

Squalificati: Nessuno

Atalanta – Club Brugge (ore 21, Sky e Now)

Notte da brividi anche a Bergamo, dove l’Atalanta cercherà la rimonta contro il Club Brugge. La sconfitta dell’andata brucia ancora, perché quel rigore in pieno recupero, oltre a essere inesistente, ha cambiato completamente lo scenario, ma non va dimenticato che la Dea aveva incontrato numerose difficoltà, ribadite poi nel pareggio di sabato contro il Cagliari. Uno 0-0 molto deludente, peraltro in un weekend che poteva rilanciare le ambizioni scudetto, a conferma di un momento poco brillante, coinciso con alcuni infortuni eccellenti (Lookman su tutti) e con un mercato poco performante.

Gasperini sa di dover stringere i denti, perché se è vero che nessuno può pretendere risultati a prescindere, lo è anche che la sua squadra è certamente in grado di battere il Club Brugge e restare sul palcoscenico della Champions. Rispetto a sabato si vedrà un’Atalanta molto diversa, quantomeno negli uomini: i rientri di Kolasinac e Lookman (dalla panchina), uniti al ritorno dal primo minuto di diversi “titolarissimi”, dovrebbero garantire una certa competitività. Ma i belgi non vanno presi sottogamba, visto che oltre a vincere la sfida d’andata erano già riusciti a fermare la Juventus e a spaventare il Milan. La squadra di Hayen, reduce dal pareggio di St. Truiden che l’ha allontanata ulteriormente dal Gent capolista, non ha grandi individualità, ma ha dimostrato di sapersi chiudere bene (vedi lo 0-0 contro Thiago Motta) e sfruttare le ripartenze. Un muro che la Dea di qualche tempo fa butterebbe giù senza problemi, ma che può rivelarsi ostico per la scialba versione dell’ultimo periodo. 

Gasperini: “Dobbiamo superare l’episodio del rigore dell’andata”

“Siamo abituati a incontrare avversari chiusi in campionato, mentre in Champions, di solito, non è così – ha spiegato Gasperini -. Il Club Brugge è una squadra duttile, che a volte si difende bassa e altre gioca in modo più offensivo. È tatticamente capace, con giovani veloci e insidiosi: dovremo fare bene ed essere attenti perché loro sanno proporre diverse facce. Bisogna superare il rigore dell’andata, ormai è stato documentato e non possiamo più pensare a quell’episodio. Lookman? Ci è capitato di averlo fuori in questo periodo, che è coinciso con qualche gol in meno e un po’ di carenza in fase offensiva. In difesa e centrocampo ti arrangi meglio quando manca un giocatore, mentre chi entra in attacco spesso è decisivo. Ora sembra recuperato, la mia intenzione è di portarlo in panchina e utilizzarlo in vista dei possibili supplementari. È importante che stia bene”.

Atalanta – Club Brugge, le probabili formazioni 

Atalanta (3-4-1-2): Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Kolasinac; Bellanova, De Roon, Ederson, Zappacosta; Pasalic; De Ketelaere, Retegui

In panchina: Rui Patricio, Rossi, Toloi, Palestra, Posch, Ruggeri, Cuadrado, Samardzic, Brescianini, Vlahovic, Sulemana, Lookman

Allenatore: Gasperini

Indisponibili: Scamacca e Scalvini (non in lista), Kossounou, Maldini

Squalificati: Nessuno

Club Brugge (4-2-3-1): Mignolet; Seys, Mechele, Ordonez, De Cuyper; Jashari, Onyedika; Tzolis, Vanaken, Talbi; Jutgla

In panchina: Van Den Heuvel, Jackers, Romero, Meijer, Sabbe, Siquet, Spileers, Vetlesen, Vermant, Nielsen, Nilsson, Skoras

Allenatore: Hayen

Indisponibili: Nessuno

Squalificati: Nessuno

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