Una notte da Campioni. La Champions League delle italiane riparte subito con due grandi appuntamenti: Inter-Slavia Praga (ore 18.55) e, soprattutto, Napoli-Liverpool, promettono spettacolo e divertimento. È chiaro che i riflettori saranno puntati in particolare sul San Paolo, dove Ancelotti tenterà di fermare gli inglesi detentori del titolo, anche San Siro però avrà il suo bel da fare per spingere i nerazzurri di Conte alla prima vittoria europea, la quarta consecutiva della stagione.
“Iniziamo il nostro percorso in Champions e sarà importante partire col piede giusto – le parole del tecnico alla vigilia. – Affronteremo una squadra che l’anno scorso ha fatto molto bene, abituata a vincere e con una fisicità importante. Dovremo avere rispetto e attenzione, anche perché non abbiamo avuto molto tempo per prepararci, questa competizione però ci dà molti stimoli e poi è bello avere attorno tutto questo entusiasmo”.
Il clima in casa Inter, in effetti, è più positivo che mai e una vittoria oggi darebbe ancor più spinta in vista del derby di sabato. Appuntamento a cui Conte però non vuole pensare, consapevole com’è del rischio di fare brutte figure di fronte a tutta l’Europa. I 3 punti oggi poi sono quasi obbligati, quantomeno a guardare il calendario: con Barcellona e Borussia Dortmund alle porte, infatti, è fondamentale partire bene se si vuole puntare agli ottavi.
“Non possiamo porci obiettivi, così come in campionato – ha proseguito il tecnico. – Farlo oggi sarebbe insensato ma, come ho detto ai ragazzi, non è giusto nemmeno fissare dei limiti: quelli creano subito degli alibi”. La strada è tracciata, ora non resta che vedere se il campo darà le dovute conferme.
Il grande dubbio della vigilia riguarda Lukaku (problema alla schiena), che però, stando alle ultime news da Appiano, dovrebbe stringere i denti. Il 3-5-2 nerazzurro vedrà dunque Handanovic in porta, Godin, De Vrij e Skriniar in difesa, Lazaro, Vecino, Brozovic, Sensi e Biraghi a centrocampo, Lautaro Martinez e, appunto, Lukaku in attacco. 4-2-3-1 offensivo per Trpisovsky, che risponderà con Kolar tra i pali, Coufal, Kudela, Hovorka e Boril nel reparto arretrato, Soucek e Kral in mediana, Masopust, Stanciu e Olayinka alle spalle dell’unica punta Skoda.
Nomi ben più altisonanti al San Paolo, con il Napoli subito di fronte alla montagna Liverpool. A volte capita che chi vince possa poi avere un calo di motivazioni ma questo, almeno per ora, non sembra proprio il caso dei Reds, primi in Premier League con 5 vittorie in altrettante partite, il tutto con il solito gioco altamente spettacolare. Gli azzurri però non partono certo battuti e anche i precedenti dello scorso anno lo dimostrano: a Fuorigrotta decise Insigne mentre ad Anfield solo una grande parata di Alisson negò a Milik il gol-qualificazione.
“Mi interessa più avere risposte positive che il risultato – ha glissato Ancelotti. – Questo sarà un buon test all’inizio del girone, contro un avversario difficile ma allo stesso tempo eccitante. Noi vogliamo essere protagonisti in questa Champions League, abbiamo una rosa competitiva e ricca di qualità in ogni reparto. Il primo obiettivo, a differenza dello scorso anno, è passare il turno e credo che sia alla nostra portata”.
Lo scoglio più grosso, in effetti, sembra proprio essere questo, ragion per cui partire bene sarebbe un ottimo viatico verso gli ottavi. Il tecnico, dopo il turnover di sabato, tornerà al Napoli-tipo, dunque 4-4-2 con Meret in porta, Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly e Ghoulam in difesa, Callejon, Allan, Fabian Ruiz e Insigne a centrocampo, Llorente e Lozano in attacco.
“Abbiamo imparato tanto dalla doppia sfida dell’anno scorso, sicuramente conosciamo l’avversario – ha tuonato Klopp. – Il Napoli è una squadra testarda, gioca a calcio, penetra tra le linee ma gioca anche in contropiede, mi piace sempre guardarlo. Dovremo difendere bene, ma anche loro…”.
Il tecnico tedesco, l’anno scorso beffato da un gol di Insigne in pieno recupero, proverà a rifarsi con il consueto 4-3-3 con Adrian tra i pali (Alisson è infortunato), Alexander-Arnold, Matip, Van Dijk e Robertson nel reparto arretrato, Henderson, Fabinho e Wijnaldum in mediana, Salah, Firmino e Mané nel tridente offensivo.