L’Inter rientra in corsa, il Milan è quasi fuori. Questi i verdetti del martedì di Champions, figli del successo dei nerazzurri contro i moldavi dello Sheriff (3-1) e della sconfitta dei rossoneri sul campo del Porto (1-0). Intendiamoci, non c’è nulla di definitivo e del resto non potrebbe essere altrimenti con ancora 3 giornate da giocare, ma è chiaro che le classifiche cominciano a delinearsi, in un senso o nell’altro.
Il ko della squadra di Pioli è molto pesante, forse addirittura decisivo, perché a meno di colpi di scena sarà difficilissimo tornare in corsa per la qualificazione, anche se il 2-3 del Liverpool a Madrid mantiene ancora una fiammella di speranza accesa. Anche questa volta, proprio come con l’Atletico, il Milan può recriminare a gran voce per un errore arbitrale, visto che il gol del Porto nasce da un evidente fallo di Taremi su Bennacer, ma a differenza di allora non c’è una grande prestazione da allegare alle proteste, anzi: il risultato, al netto dell’episodio, rispecchia quanto visto in campo.
“Siamo stati in difficoltà, loro hanno fatto meglio per lucidità, tecnica e per come hanno tenuto il campo – ha ammesso senza troppi giri di parole il tecnico rossonero – Dovevamo gestire molto meglio la palla, le situazioni per creare pericoli c’erano, ma non ci siamo riusciti. Assenze? Non è quella la questione, la squadra era equilibrata e competitiva, ma loro hanno fatto meglio di noi”.
Nessuna recriminazione, insomma, anche se l’errore di Brych sul gol di Luis Diaz (65’) resta molto grave, tanto più con la presenza del Var. Il Milan, comunque, fa registrare un netto passo indietro dal punto di vista della prestazione, indipendentemente dalle numerose assenze. Ci si aspettava una squadra corsara, coraggiosa, brillante, invece il Porto ha dominato la partita annullando qualsiasi velleità rossonera, dall’inizio alla fine. Pioli ha sperato quantomeno di portarsi a casa un pareggio che, alla luce della sconfitta dell’Atletico, avrebbe avuto un valore non indifferente, alla fine però deve fare i conti con la terza sconfitta in altrettante partite, ma soprattutto con una situazione di classifica quasi disperata.
Non è così per l’Inter, che ottiene la prima vittoria stagionale in Champions contro la matricola Sheriff e si rimette in corsa per il passaggio del turno. Ora, complice il largo successo del Real Madrid sul campo dello Shakhtar (0-5), il girone è tornato a compattasti, con spagnoli e moldavi appaiati in testa a quota 6 e i nerazzurri subito dietro a 4: una vittoria nella prossima sfida contro lo Sheriff ribalterebbe tutto, riportando la squadra di Inzaghi in zona ottavi. A San Siro c’era un solo risultato a disposizione ed è arrivato al termine di una partita convincente, nella quale l’Inter ha saputo fare la voce grossa nonostante pressioni non indifferenti.
A sbloccare l’empasse ci ha pensato Dzeko, autore di un gran sinistro al volo sugli sviluppi di un calcio d’angolo (34’), poi però i moldavi, spinti da un mix di leggerezza e follia, hanno trovato il pareggio su punizione di Thill (52’), già giustiziere del Real nel turno precedente. Tutto da rifare insomma, ma per fortuna di Inzaghi è salito in cattedra Vidal (58’), che ha scaraventato in porta un assist del solito Dzeko, ritrovando un gol in Champions che gli mancava dal 12 aprile del 2017, quando vestiva la maglia del Bayern Monaco.
Da lì in poi il match si è messo in discesa, anche perché l’Inter ha trovato subito il 3-1 con una zampata di De Vrij (67’), prima di sfiorare il quarto con Lautaro Martinez e Sensi. Poco male, perché ciò che contava era vincere e i nerazzurri lo hanno fatto con merito, riportandosi così in piena corsa per il passaggio del turno.
“Abbiamo fatto la gara che dovevamo fare, loro venivano da due vittorie contro Shakhtar e Real Madrid – l’analisi di Inzaghi – Siamo stati squadra, abbiamo creato tantissimo, preso due pali e una traversa. Possiamo migliorare ancora tanto anche se abbiamo espresso un ottimo gioco. È un piacere veder giocare questa squadra, i gol sono pochi per quello che abbiamo creato. Sicuramente abbiamo espresso un ottimo calcio, ma potevamo segnare ancora nel primo tempo”.
Ora il tecnico nerazzurro potrà concentrarsi con maggior serenità sulla Juve, avversaria nel prossimo turno di campionato, mentre Pioli dovrà resettare la testa dei suoi e spostare il focus su Bologna, nella speranza di ritrovare la brillantezza mancata ieri.