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Champions: l’Inter fa festa con un poker, il Milan soccombe con il Bayer e stasera la Juve affronta il temibile Lipsia

Champions a due facce per le milanesi: l’Inter stende la Stella Rossa con 4 gol, il Milan recrimina per un rigore mancato e perde con Bayer. Oggi Lipsia-Juve, Liverpool-Bologna e Shakhtar-Atalanta

Champions: l’Inter fa festa con un poker, il Milan soccombe con il Bayer e stasera la Juve affronta il temibile Lipsia

L’Inter vola nelle prime otto, il Milan resta a zero punti. La seconda giornata di Champions è cominciata con due risultati opposti per le milanesi: roboante il successo nerazzurro sulla Stella Rossa (4-0), mentre i rossoneri sono usciti da Leverkusen con una sconfitta (1-0) che li lascia tristemente a quota zero in classifica. Oggi vedremo come proseguirà il turno con le gare di Juventus, Bologna e Atalanta, tutte in trasferta contro Lipsia, Liverpool e Shakhtar (sul campo neutro di Gelsenkirchen) e a caccia di punti fondamentali per il sogno qualificazione.

Bayer Leverkusen – Milan 1-0: la decide Boniface, ma ai rossoneri manca un rigore

Partita a due facce quella di Leverkusen, rigorosamente spaccata tra un primo tempo di marca tedesca e un secondo milanese. Ha vinto il Bayer di Xabi Alonso, dominatore assoluto fino al gol di Boniface e autore di un calcio spettacolare, offensivo, quasi avvolgente, almeno per 51’. Dopo la rete dell’attaccante nigeriano, infatti, i campioni di Germania hanno finito la benzina e sono stati i rossoneri a condurre la gara, sfiorando più e più volte la rete di un pareggio che, a conti fatti, sarebbe stato più che meritato. A pesare sul match, oltre alle occasioni sprecate (clamorosa la traversa di Theo Hernandez, con ribattuta di Morata fuori di un soffio), un episodio arbitrale in pieno recupero: fallo evidente di Hincapié su Loftus-Cheek proprio a cavallo della linea dell’area, ma non per il direttore Schärer e i suoi collaboratori al Var. Errore piuttosto marchiano, probabilmente decisivo ai fini del risultato, come sottolineato da Fonseca e diversi giocatori nel post-partita, ma a prescindere resta la sensazione di un Milan in crescita, capace di reagire su un campo difficile e contro un avversario, fino a quel momento, quasi ingiocabile. Il 4-2-3-1 iper-offensivo di Fonseca comincia a dare i suoi frutti, quantomeno a livello di gioco: la classifica, al momento, è meglio non guardarla, con la consapevolezza che dopo Bruges (vittoria obbligata) e Real Madrid sarà tutto in discesa, alla luce di un calendario che metterà di fronte Slovan Bratislava, Stella Rossa, Girona e Dinamo Zagabria.

Fonseca: “La miglior partita della stagione, ma su Loftus era rigore!”

“È la partita che mi è piaciuta di più da quando sono qui – ha sottolineato Fonseca -. Nel secondo tempo abbiamo fatto una gara fantastica e creato tanto, non era facile contro una squadra come il Bayer Leverkusen. Siamo tristi e delusi, ma dobbiamo anche essere equilibrati e capire quello che abbiamo fatto. E sono soddisfatto non per il risultato, ma per il coraggio e per il gioco espresso. L’episodio nel finale? Era rigore, l’intervento su Loftus-Cheek è sulla linea. Per me la cosa strana è che non sia intervenuto il Var, non hanno nemmeno riguardato la situazione. A me non piace parlare di arbitri, non cerco scuse, ma lui non ha mai esitato nelle decisioni contro di noi…”.

Inter – Stella Rossa 4-0: tutto facile con Calhanoglu, Arnautovic, Lautaro e Taremi

Serata di festa invece per l’Inter, uscita largamente vittoriosa contro la Stella Rossa. La partita, come spiegato in fase di presentazione, non presentava particolari insidie, anche perché i serbi condividono solo il nome con i gloriosi “antenati” del passato. La curiosità, semmai, stava tutta sull’Inter e sulle scelte di Simone Inzaghi, autore di un turnover importante e finalizzato a risparmiare alcuni big per la sfida contro il Torino di sabato prossimo. Missione compiuta senza nessun patema, tanto che l’equilibrio è durato solo 11’, sufficienti a Calhanoglu per spezzare l’equilibrio con uno splendido calcio di punizione. I nerazzurri hanno sfiorato il 2-0 più volte già nel primo tempo (rischiando anche qualcosa), ma nel secondo hanno addirittura dilagato, sfruttando la grande vena di Taremi. L’iraniano ha prima propiziato il raddoppio strappando la palla a Krunic e servendo un cioccolatino solo da scartare ad Arnautovic (59’), poi s’è ripetuto mandando in porta il neo entrato Lautaro (71’), infine ha chiuso la festa trasformando un rigore conquistato dallo stesso argentino, generoso a restituire il favore e a farlo entrare nel club dei marcatori stagionali (81’), chiudendo così il poker nerazzurro contro i malcapitati serbi.

Inzaghi: “Ho ricevuto ottime risposte, sul turnover non mi faccio condizionare”

“I ragazzi hanno fatto una partita ottima contro una squadra chiusa che voleva solo difendersi, sono stati bravi – l’analisi di Inzaghi -. Certo, abbiamo preso anche due ripartenze che potevano essere lette diversamente, ma volevamo dare seguito alla prova col City e ho avuto le risposte che volevo, c’è soddisfazione. Perché ho scelto Arnautovic e Taremi? Ci stanno dando dentro, meritavano questa chance, però guarderei tanti altri calciatori che fino a ora stanno giocando meno, ma hanno dato segnali confortanti. Sul turnover non devo farmi condizionare da quello che si dice altrove”.

Lipsia – Juventus (ore 21, Prime Video)

La Champions delle italiane proseguirà con le gare di questa sera, con un occhio particolare a Lipsia-Juventus. Trasferta insidiosa per la Signora di Thiago Motta, a caccia di 3 punti che la confermerebbero nella parte più nobile della classifica, dunque nelle “magnifiche otto” destinate alla qualificazione diretta. Per i bianconeri si tratta di un obiettivo reale, alla luce di un calendario non impossibile che li vedrà affrontare, subito dopo il Lipsia, Stoccarda, Lille e Aston Villa, prima della supersfida col Manchester City. Una vittoria oggi, insomma, sposterebbe parecchio nella corsa agli ottavi, ma la missione non sarà affatto semplice. I tedeschi occupano il terzo posto in Bundesliga a ridosso di Bayern ed Eintracht, inoltre sono abbastanza atipici rispetto alla tendenza teutonica, come dimostrano i soli 8 gol fatti e, soprattutto, i 2 subiti, che ne fanno la miglior difesa del campionato. La solidità della squadra di Rose si è vista anche nell’esordio europeo a Madrid, con l’Atletico vittorioso (2-1) solamente in pieno recupero, per giunta dopo essere passato in svantaggio. Dire che la Juve si troverà davanti un avversario chiuso e arroccato sarebbe eccessivo, di certo però non avrà le praterie lasciate dal Psv nel 3-1 di due settimane fa. Test interessante, viste e considerate le difficoltà della Signora a sbloccare le partite, senza dimenticare la coppia d’attacco Openda-Sesko, tra le più interessanti della Bundesliga.

Thiago Motta: “Sarà una gara aperta, siamo pronti a fare il nostro gioco”

“Sarà una gara bella e aperta, una cosa è sicura: noi non vogliamo metterci dietro e non aspetteremo mai nessuno – ha spiegato Thiago Motta in conferenza stampa -. Si affrontano due squadre molto solide, ma che non si mettono certo dietro ad aspettare l’avversario. Dovremo fare una prestazione buona e completa, giocare bene a calcio e con qualità, sempre stando attenti alla fase difensiva. Tutte le partite sono diverse in base all’avversario, ma una cosa è sicura: non vogliamo metterci indietro ad aspettare, a subire. Cercheremo sempre di avere il controllo, a volte ci si riesce, altre no, ma abbiamo dimostrato che possiamo essere compatti, difenderci da squadra e contrattaccare. Vlahovic? Sta bene dal primo giorno e aver ritrovato il gol è stato importante, ma lui non è solo questo, il nostro gioco chiede di fare tante altre cose. È un leader positivo nel gruppo, deve lavorare e concentrarsi a giocare a calcio, avere il focus sulla partita, essere tranquillo per affrontare il Lipsia”.

Lipsia – Juventus, le probabili formazioni

Lipsia (4-4-2): Gulacsi; Geertruida, Orbàn, Lukeba, Raum; Nusa, Seiwald, Haidara, Xavi Simons; Openda, Sesko

In panchina: Vandevoordt, Bitshiabu, Klostermann, Henrichs, Elmas, Baumgartner, Vermeeren, Poulsen, André Silva

Allenatore: Rose

Indisponibili: Kampl, Ouedraogo

Squalificati: nessuno

Juventus (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona, Kalulu, Bremer, Cambiaso; Fagioli, McKennie; Nico Gonzalez, Koopmeiners, Yildiz; Vlahovic

In panchina: Perin, Pinsoglio, Danilo, Cabal, Gatti, Rouhi, Locatelli, Adzic, Thuram, Douglas Luiz, Conceiçao, Mbangula

Allenatore: Thiago Motta

Indisponibili: Milik, Weah

Squalificati: nessuno

Liverpool – Bologna (ore 21, Sky e Now), Shakhtar – Atalanta (ore 18:45, Sky e Now)

A completare il quadro Liverpool-Bologna e Shakhtar-Atalanta, la prima sul prestigiosissimo palcoscenico di Anfield, la seconda sul neutro di Gelsenkirchen. Per i rossoblu si tratta di una sfida storica, attesa sin dal giorno del sorteggio: dal capoluogo emiliano partiranno ben tremila tifosi, compresi i vip Gianni Morandi, Cesare Cremonini, Pier Ferdinando Casini ed Enrico Brizzi. La missione è complicatissima, forse addirittura proibitiva, ma la squadra di Italiano, reduce dal pareggio-beffa contro l’Atalanta, ci deve quantomeno provare. Qualche mese fa, del resto, fu proprio la Dea a espugnare Anfield e regalarsi un clamoroso passaggio del turno, rivelatosi poi decisivo per la vittoria finale dell’Europa League e la successiva qualificazione in Champions. Traguardo importantissimo, da difendere a tutti i costi già da stasera contro lo Shakhtar, quando la Dea andrà a caccia della prima vittoria nel torneo. Il pari con l’Arsenal ha dimostrato che i bergamaschi, se concentrati al 100%, possono ancora mettere in difficoltà chiunque e gli ucraini, fermati sul pari dal Bologna nella gara inaugurale, non sembrano poi così ostici. Gasperini sa di giocarsi molto nelle prossime quattro partite (Shakhtar, Celtic, Stoccarda e Young Boys), visto che poi arriveranno quelle con Real Madrid e Barcellona: affrontarle con un bel filotto di successi le renderebbe meno delicate del previsto, consentendogli di gustarsele senza l’assillo della classifica.

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