Qualificazione rimandata ma più vicina. La Juventus torna dalla Germania con un punto importante che, classifica alla mano, la avvicina prepotentemente agli ottavi di finale: questo (e non è affatto poco) il lato mezzo pieno del bicchiere. Risultato positivo a parte infatti c’è da commentare una partita difficile, l’ennesima in cui i bianconeri hanno mostrato enormi sofferenze.
L’1-1 finale sta stretto al Borussia Moenchengladbach, capace di creare parecchie difficoltà ai vice campioni d’Europa in carica, molte più di quanto non facesse pensare il precedente di Torino, quando la squadra di Schubert aveva pensato sostanzialmente a difendersi. Tutto diverso in Germania, anche perché la Juventus, ancora una volta, ha pensato bene di complicarsi la vita da sola. Decisiva infatti si è rivelata l’espulsione di Hernanes (52’), che, nel momento migliore dei suoi, ha pensato bene di farsi buttar fuori per un inutile intervento su Dominguez (colui che, ironia della sorte, avrebbe dovuto subire la stessa sorte all’andata).
La partita, fin lì in bilico sull’1-1, si è così indirizzata verso una sola zona di campo: l’area della Juventus. Un tempo intero a difendere il pareggio non è cosa normale per i vice campioni d’Europa, il momento però è delicatissimo e non è il caso di fare gli schizzinosi, almeno non troppo. “Abbiamo fatto bene in avvio, poi siamo andati in difficoltà per 10’ culminati con il gol dell’1-0 – l’analisi di Allegri subito dopo il match. – Nella ripresa avevamo iniziato bene, poi è arrivata l’espulsione di Hernanes e le cose si sono complicate molto. E’ una serata positiva, visto come si era messa”.
Il tecnico bianconero si aggrappa al risultato e ne ha ben donde: gli ottavi sono vicinissimi e solo un suicidio sportivo potrebbe strapparglieli dalle mani. La sua Juve però continua a mostrare i soliti problemi di gioco e questo, dopo tre mesi di “pazienza”, non si giustifica facilmente. Anche ieri è andata in svantaggio, una costante in questa stagione, e ha finito col mostrare un nervosismo importante: dopo Chiellini, espulso col Sassuolo una settimana fa, è stato Hernanes a lasciare in 10 i compagni.
“Dobbiamo ancora crescere molto sotto il profilo caratteriale – ha spiegato il tecnico. – Dico sempre che non dobbiamo farci prendere dal nervosismo, poi ci sta che in un momento senza risultati ci possa essere apprensione”. Le cose, al Borussia Park, si sono messe subito male. Dopo una traversa a Buffon battuto i tedeschi, costretti a vincere per motivi di classifica, hanno trovato il gol del vantaggio con Johnson, bravo a sfruttare un’ingenuità di Chiellini e a portare i suoi sull’1-0. Lì la Juve si è svegliata e ha cominciato ad avanzare uomini e baricentro.
Al 39’ Evra si è visto respingere un colpo di testa pericoloso e al 45’, proprio in chiusura di tempo, Pogba ha pennellato un assist delizioso sui piedi di Lichtsteiner, appena rientrato dopo l’intervento al cuore e subito decisivo. Il secondo tempo sembrava promettere bene, poi l’espulsione di Hernanes e l’ennesima serata di sofferenza per la Signora, culminata con le occasionissime di Stindl (miracolo di Buffon su tap-in ravvicinato) e Hazard (altra gran deviazione del Capitano, questa volta con l’aiuto della traversa). Al fischio finale di Kuipers, più che di soddisfazione, sarebbe corretto parlare di sospiro di sollievo. Lo stesso che può tirare Allegri: la sua squadra, contro Torino e Borussia, doveva fare risultati. Per il gioco, eventualmente, ripassare più avanti.