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Champions League: il Milan affonda a Barcellona. Allegri sempre più a rischio?

Poteva andare peggio. In altri tempi nessuno in casa Milan avrebbe accolto positivamente un 1-3, nemmeno al Camp Nou contro il Barcellona, ma oggi bisogna ragionare in modo diverso. Date le premesse il rischio di imbarcata era piuttosto concreto, invece è arrivata una sconfitta tutto sommato onorevole, che peraltro non cambia nulla in chiave qualificazione. Già, perché a dare una mano ai rossoneri ci ha pensato l’Ajax giustiziando il Celtic e lasciandolo all’ultimo posto del girone. Allegri e i suoi si ritrovano così al secondo posto senza più l’ombra del Barça sul loro cammino, il che induce a pensare positivo in vista del rush finale. Detto questo, dal Camp Nou arriva l’ennesima sconfitta, la prima in Europa ma la sesta in stagione. Nemmeno i più ottimisti però pensavano che la svolta sarebbe arrivata a Barcellona, ecco perché, tutto sommato, è meglio pensare al Chievo senza fare drammi. “Sono soddisfatto della prestazione della squadra – il pensiero di Massimiliano Allegri. – Sullo 0-0 abbiamo sbagliato molte palle in uscita, nel secondo invece abbiamo fatto meglio. Dispiace perché abbiamo incassato due gol in circostanze poco chiare”. Il tecnico si riferisce ai primi due, arrivati entrambi nel primo tempo grazie a decisioni quantomeno dubbie di arbitro e assistenti. Al 29’, sul risultato di 0-0, il serbo Mazic ha concesso un rigore al Barça per una presunta trattenuta di Abate su Neymar, difficile da individuare anche vedendo e rivedendo i replay da varie angolazioni. Messi, criticato alla vigilia dai giornali spagnoli per un digiuno in Liga di 4 giornate, non si è fatto pregare e ha realizzato l’1-0. Pochi minuti dopo (40’) il Barcellona ha radoppiato con Busquets, capace di infilare Abbiati con un colpo di testa conseguente a una punizione di Xavi.

Anche in questa circostanza però ha pesato l’errore dell’assistente, che non ha sbandierato la posizione di fuorigioco dello spagnolo. Il Milan si è così ritrovato sotto di due reti, con il concretissimo rischio di mollare gli ormeggi e venire travolto dalla tempesta blaugrana. Fortuna (è proprio il caso di dirlo!) che al 45’ un tiro-cross di Kakà è stato deviato maldestramente da Piqué nella porta dei suoi, permettendo così ai rossoneri di accorciare le distanze. Rinvigorito dal gol, Allegri ha deciso di rischiare un po’ di più inserendo Balotelli al posto dell’impalpabile Robinho. Inizialmente infatti il tecnico aveva sorpreso tutti lasciando Mario in panchina, optando per un 4-4-1-1 dall’attacco (?) tutto brasiliano. Con Balotelli però è un’altra cosa, e per poco il Milan non ha raccolto il clamoroso pareggio. L’attaccante azzurro ha prima impegnato Valdes con un tiro da posizione angolata (50’), poi ha servito uno splendido assist a Kakà che ha mancato di pochissimo la porta blaugrana (64’). Ma il pari sarebbe stato troppo, perché per il resto si è visto solo il Barça. Sugli scudi è finito Abbiati, capace di evitare la debacle con due grandi parate su Iniesta e Sanchez. Il portiere è rimasto invece immobile sull’azione personale di Neymar (conclusa con un tiro fuori di poco) e nulla ha potuto su quella di Messi, finita invece con il gol del definitivo 3-1 (83’). Il Milan è così uscito dal Camp Nou senza punti, ma, seppur leggermente, rinfrancato nel morale. Domenica c’è il Chievo di Thereau e Pellissier, non esattamente Messi e Neymar. In Via Turati sperano vivamente che la squadra si accorga delle differenze.

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