Milano torna in finale di Champions! La qualificazione dell’Inter contro il Benfica, infatti, certifica quello che era già nell’aria da martedì sera, ovvero il derby della Madonnina in semifinale. Dunque, una tra Milan e Inter andrà a Istanbul a giocarsi la coppa, ma il nome della “fortunata” non è propriamente un dettaglio: il capoluogo meneghino si prepara a vivere giorni di grande agitazione, per poi entrare in apnea nella settimana che deciderà le stagioni di rossoneri e nerazzurri, in un senso o nell’altro. Inzaghi continua così un cammino più paradossale che mai, che lo vede in bilico per un campionato deludente, ma anche protagonista di una grandissima Champions, oltre che in lizza per un trionfo che sarebbe davvero storico.
Inter – Benfica 3-3, Inzaghi vola in semifinale contro il Milan: “Grande traguardo, il derby è uno stimolo in più”
Serata di festa dunque a San Siro, nonostante il match sia finito in parità. Il 3-3 finale, però, è figlio di una qualificazione già raggiunta da diversi minuti, quantomeno dal 3-1 di Correa, se non addirittura dal gol di Lautaro. Più in generale, comunque, l’Inter non ha mai sofferto al cospetto del Benfica, giunto a San Siro con intenti bellicosi ma incapace di mettere alle corde gli avversari. Prova ne è che i nerazzurri ci hanno messo appena 14 minuti a sbloccare la partita grazie a una splendida giocata di Barella, bravissimo a bucare Vlachodimos con un gran sinistro sotto l’incrocio. Qualificazione in ghiaccio? Non proprio, perché la squadra di Inzaghi ha fallito il raddoppio e i portoghesi ne hanno approfittato trovando il pareggio con Aursnes (38’), lasciato colpevolmente solo dalla difesa. Il secondo tempo è iniziato con il Benfica in attacco, alla ricerca di un gol che avrebbe riaperto davvero i giochi, ma al 65’ ecco la zampata di Lautaro a scacciare i fantasmi, dando il là alla festa del popolo interista. Correa ha messo il sigillo con un bellissimo destro a giro (78’), dopodiché sono arrivati i gol di Antonio Silva (86’) e Musa (95’), cambiando il risultato ma non ciò che conta davvero: l’Inter è in semifinale di Champions League, dove incontrerà il Milan in un derbyinfuocato.
“C’è grande felicità, è una serata importante per tutta l’Inter – ha esultato Inzaghi -. Abbiamo fatto una grande partita e meritato nel doppio confronto con una squadra di qualità, che aveva perso solo 2 volte prima di incontrarci. È una semifinale ampiamente meritata, era un sogno ma adesso ci siamo e la vivremo alla grande. Sono felice per i ragazzi, per il cammino fatto, siamo partiti da un girone difficilissimo, ma siamo stati bravi, uniti insieme ai nostri tifosi, anche questa sera straordinari, stiamo rivivendo serate che mancavano da tanti anni a questa squadra. Ora ci sarà il derby, trovarci di fronte il Milan è un grande traguardo, oltre che uno stimolo in più. Le critiche? A volte ci stanno, altre sono suggerite… Sono in questo mondo da tanti anni e so come va, ma sono concentrato solo su serate come queste”.
Europa e Conference League: Sporting Lisbona-Juventus (ore 21), Roma-Feyenoord (ore 21), Fiorentina-Lech Poznan (ore 18.45)
La tre giorni di coppe si concluderà oggi con le sfide di Europa e Conference League, che vedranno impegnate Juventus, Roma e Fiorentina. Per bianconeri e giallorossi si tratta di una serata indubbiamente tosta: Allegri dovrà difendere l’1-0 dell’andata sul campo dello Sporting Lisbona, Mourinho invece tenterà la rimonta sul Feyenoord. A rendere ancor più calda la giornata ci sarà poi la sentenza del Collegio di Garanzia del Coni, che si pronuncerà dopo il dibattimento di ieri, durato oltre tre ore. Il procuratore generale Taucer ha suggerito, un po’ a sorpresa, “il rinvio alla Corte d’Appello per l’esistenza di una carenza di motivazione sulla sanzione”, dando fiato alle speranze della Juve, che chiede invece l’annullamento del meno 15. Allegri comunque dovrà pensare solo al campo e allo Sporting, deciso a riaprire i giochi dopo la sconfitta di Torino, così come la Roma, in cerca di un ribaltone che avrebbe il sapore d’impresa, peraltro con Dybala ancora in dubbio. Poco da dire, almeno sulla carta, per la Fiorentina, forte del 4-1 dell’andata contro i polacchi del Lech Poznan, peraltro in trasferta. Italiano sa che la semifinale di Conference è molto vicina, il che scriverebbe una bella pagina nella storia europea dei viola.