Roma tenta l’impresa. A sei giorni dal 4-1 del Camp Nou i giallorossi ritrovano il Barcellona e questa volta, ovviamente, la posta in palio è ancora più alta. Il problema è che la qualificazione sembra già decisa e che domenica la squadra di Di Francesco è attesa da un derby sentititissimo: non il massimo sia a livello fisico che mentale. Ad ogni modo ci si deve provare, un po’ per evitare una figuraccia mondiale, un po’ perché centrare un’impresa del genere è il sogno di qualsiasi allenatore o giocatore.
“Siamo sotto di tre gol, sarà difficilissimo ma dovremo tentare – le parole di Di Francesco. – Non so quante occasioni avremo, bisognerà concretizzare ed essere il più cinici possibile sotto rete. Non voglio neanche parlare del derby, al momento la gara più importante è questa contro il Barcellona e la giocheremo con i migliori”.
Nessun calcolo insomma, del resto i giallorossi hanno sempre fatto bene tra le mura amiche dell’Olimpico (in Europa) e vogliono quantomeno infastidire i fuoriclasse catalani. E poi va anche detto che la sconfitta dell’andata è stata molto più pesante del dovuto, con la Roma punita oltremisura rispetto al gioco offerto e alle occasioni create. Resta il problema di dover segnare 3 gol al Barcellona senza prenderne, peraltro dopo la brutta sconfitta con la Fiorentina che ha complicato pure la classifica.
“In casa in Champions siamo stati una squadra, in trasferta un’altra ma questo riguarda anche loro – ha proseguito Di Francesco. – E poi abbiamo la responsabilità dello stadio pieno, mi aspetto grande partecipazione da parte della gente e spero saremo bravi a trascinarli assieme a noi”.
A parole la Roma ci crede, ora vedremo cosa dirà il campo. Il tecnico schiererà la miglior formazione possibile, dunque 4-3-3 con Alisson in porta, Florenzi, Manolas, Fazio e Kolarov in difesa, Nainggolan, De Rossi e Strootman a centrocampo, Schick, Dzeko ed El Shaarawy in attacco, con il turco Under pronto a subentrare dalla panchina.
“Dovremo fare molta attenzione, penso che loro giocheranno con un’intensità ancora maggiore del solito – il pensiero di Valverde. – Loro hanno ottimi calciatori, guai a pensare che la qualificazione sia già decisa”.
Il tecnico spagnolo non vuole cali di tensione, ecco perché manderà in campo il miglior 4-4-2 possibile con Ter Stegen tra i pali, Sergi Roberto, Piqué, Umtiti e Jordi Alba nel reparto arretrato, Dembelé, Rakitic, Busquets e Iniesta in mediana, Suarez e Messi in attacco.