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Champions, la Roma sogna i quarti ma c’è lo Shakhtar

AS Roma

Testa e cuore per fare la storia. La Roma accarezza il sogno di raggiungere i quarti di finale di Champions League, obiettivo che manca da 10 anni (fu il Manchester United ad eliminarla) e che la lancerebbe tra le prime 8 d’Europa, aprendo scenari di ogni tipo. Tra il dire e il fare però c’è di mezzo lo Shakhtar Donetsk, squadra che ha già eliminato il Napoli e che promette di valorizzare il 2-1 dell’andata.

Il risultato di Kharkiv è ribaltabile, su questo non c’è dubbio, ma un gol degli ucraini renderebbe la missione piuttosto complicata: ecco perché la qualificazione resta apertissima e per essere agguantata necessita del massimo sforzo, sia a livello tecnico che mentale.

“Non è una gara da gestire, ci vuole spensieratezza e noi non dovremo essere attendisti – l’analisi di Di Francesco. – Vogliamo i quarti a tutti i costi, sarebbe importante per me, per la squadra e per l’ambiente. Questa volta però non potremo sbagliare in fase difensiva, serviranno equilibrio e intelligenza oltre a una buona dose di coraggio”.

Il tecnico giallorosso è consapevole di quanto questa sfida possa cambiare la stagione, in un senso o nell’altro. Trasmetterlo al gruppo può essere la discriminante decisiva per la qualificazione: troppe volte infatti i guai della Roma sono partiti dalla testa.

“È una partita che può valere tanto per noi – ha ammesso Florenzi. – Sarà importante gestire le forze per 90’, sempre però cercando di andare a mille allora. Dobbiamo sbloccarla e dare subito l’impulso giusto”.

Tanta carica sul fronte giallorosso ma anche lo Shakhtar non scherza affatto. Gli ucraini sognano una qualificazione che darebbe lustro alla loro storia, oltre che maggior spessore a tutto il movimento calcistico del Paese.

“Siete fuori strada se pensate che faremo una partita difensiva – il pensiero di Fonseca. – Noi siamo qui per imporre il nostro gioco, come sempre, non per chiuderci e gestire il risultato dell’andata. Ci aspetta una gara molto difficile ma siamo preparati e, soprattutto, motivati”.

Match aperto ed equilibrato insomma, da affrontare con le migliori formazioni possibili, al netto, ovviamente, di infortuni e squalifiche. Di Francesco dovrà rinunciare a De Rossi (era diffidato e si è fatto ammonire), per il resto schiererà il 4-3-3 tipo con Alisson in porta, Florenzi, Manolas, Fazio e Kolarov in difesa, Nainggolan, Pellegrini e Strootman a centrocampo, Under, Dzeko ed El Shaarawy in attacco.

Stesso sistema di gioco anche per Fonseca, che risponderà con Pyatov tra i pali, Butko, Ordets, Rakitskiy e Ismaily nel reparto arretrato, Fred, Taison e Stepanenko in mediana, Marlos, Bernard e Ferreyra nel tridente offensivo. Olimpico carico ma ben lontano dall’essere esaurito: i biglietti venduti sono 41 mila, dunque la cornice sarà importante ma non all’altezza di un ottavo di Champions. La città ci crede relativamente, a Di Francesco e ai suoi il compito di convincerla, una volta per tutte.

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