O la va o la spacca. Il match con il Porto (ore 21) può salvare la stagione della Roma, oppure spingerla vorticosamente verso il fallimento. Il giudizio passa dall’Estadio do Dragao e da quella qualificazione ai quarti che ridarebbe ossigeno alla squadra e, soprattutto, a Di Francesco, nuovamente sulla graticola dopo il derby di sabato. Una batosta che nessuno, dalle parti di Trigoria, avrebbe voluto vivere e che ha minato la panchina del tecnico ancor più del 7-1 subito a gennaio dalla Fiorentina: quella volta Eusebio si salvò grazie a un filotto di successi, interrotto però bruscamente proprio nel giorno peggiore.
“E’ da tutta la stagione che ci manca continuità, nel derby abbiamo sbagliato l’approccio e nella ripresa, quando stavamo migliorando, siamo stati anche sfortunati – le parole di Di Francesco – I risultati fanno parte del percorso di ogni allenatore, del resto sono in discussione da quando sono qui. Quello che mi dà fastidio è che si parli di me e non della squadra, io penso solo a passare questo turno”.
Al di là delle smentite di rito, è evidente che il match odierno possa incidere moltissimo sul futuro del tecnico: lo testimoniano le voci, mai smentite peraltro, che vedrebbero Paulo Sousa e Panucci pronti a subentrargli già da domani. Prima però c’è una Champions da giocare e qui la Roma ha già dimostrato di saper dire la sua. Certo, il 2-1 dell’andata non lascia completamente tranquilli ma è comunque una buona base su cui costruire una partita intelligente, nella quale segnare un gol potrebbe risultare decisivo.
“I risultati dicono che abbiamo fatto molto bene in Champions, vogliamo tenerci stretta questa competizione – ha proseguito Di Fra – Sarà una partita lunga, dovremo essere bravi a difendere il gol di vantaggio e a ripartire di conseguenza. Ribadisco che sarà fondamentale fare bene la fase difensiva, il resto verrà da sé”.
Di fronte ci sarà però un avversario agguerrito, pronto a tutto pur di raggiungere una qualificazione ai quarti che varrebbe tantissimo. Il Porto confida molto nel suo stadio e nella capacità tattica di Sergio Conceiçao, uno che alla Roma ha già fatto male ai tempi della Lazio.
“Loro hanno il terzo miglior attacco della Serie A, dunque dovremo essere aggressivi ma anche efficaci in fase difensiva – la ricetta del tecnico portoghese – Bisognerà avere pazienza, cercare di vincere la partita senza fretta, ma se giochiamo come sappiamo possiamo arrivare ai quarti”.
Entrambe le squadre vogliono superare il turno e ci proveranno al meglio delle rispettive possibilità. Di Francesco opterà per un 4-3-3 con Olsen in porta, Florenzi, Manolas, Marcano (favorito su Fazio) e Kolarov in difesa, Pellegrini, De Rossi e Cristante a centrocampo, Zaniolo (ancora dolorante dopo una botta presa nel derby, non dovesse farcela è pronto Perotti), Dzeko ed El Shaarawy in attacco.
Stesso sistema di gioco anche per Conceiçao, che risponderà con Casillas tra i pali, Militao, Pepe, Felipe e Telles nel reparto arretrato, Herrera, Danilo e Pereira in mediana, Otavio, Brahimi e Marega nel tridente offensivo.