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Champions, la notte da brividi dei verdetti: Inter, Milan, Juve e Atalanta si giocano la qualificazione. Ottavi o playoff?

Sito UEFA

La notte dei verdetti. Si conclude oggi la prima fase della Champions League, rinnovata nella formula (azzeccata, vista l’incertezza che coinvolge quasi tutti) e nel montepremi (chi vince la coppa può superare i 150 milioni di guadagni). Per le squadre italiane si prospetta una serata ad altissimo tasso di tensione, visto che, Bologna a parte, sono ancora tutte in corsa per prendersi gli ottavi di finale, o in alternativa i playoff. L’Inter, quarta con 16 punti, è quella messa meglio e si qualificherà nelle prime otto anche solo pareggiando col Monaco. Subito dopo c’è il Milan (sesto a quota 15), che dovrà però sbancare il difficile campo di Zagabria per staccare il pass (può bastare anche il pari, ma dipende dai risultati altrui). Missione complicata invece per l’Atalanta, settima con 14 lunghezze: un successo varrebbe la qualificazione, ma la trasferta di Barcellona è certamente proibitiva. Infine la Juventus, 17esima a quota 12, l’unica a non avere il destino nelle proprie mani: per evitare i playoff non basterà battere il Benfica, anzi serviranno tutta una serie di incastri estremamente complicati.

Inter – Monaco (ore 21, Prime Video)

Partiamo dall’Inter di Inzaghi, a cui basta un punto per confermarsi nel G8 europeo. Anche al Monaco, decimo a quota 13, il pari potrebbe far comodo in chiave playoff, ma i nerazzurri non dovranno commettere l’errore di accontentarsi. La nuova Champions, tra le tante novità, prevede un tabellone con teste di serie in stile tennistico, ragion per cui scivolare sotto il quarto posto potrebbe rivelarsi tutt’altro che conveniente. Il primo obiettivo resta la qualificazione, ma avere un occhio sul futuro è cosa buona e giusta per chi, sin da settembre, ha chiaramente detto di voler arrivare in fondo alla coppa. E poi non va dimenticato che l’Inter, almeno in teoria, potrebbe ancora retrocedere nel gruppone dei playoff (ma è difficile, tanto che esiste pure la possibilità di passare anche perdendo), il che va evitato a tutti i costi. Sarebbe una beffa enorme per una squadra autrice di un’ottima Champions, capace di fermare il Manchester City a casa sua (quando ancora non era in crisi) e battere Stella Rossa, Young Boys, Arsenal, Lipsia e Sparta Praga, fermandosi solamente sul campo del Bayer Leverkusen. Otto gol fatti e uno solo subìto, oltre che una gestione del turnover pressoché perfetta: ai nerazzurri non resta che completare l’opera contro il Monaco, terzo nel campionato francese (ma a meno 13 dal Psg) e reduce da due successi consecutivi con Rennes e Aston Villa.

Inzaghi: “Ci manca l’ultimo passo, ma non facciamo calcoli”

“Non possiamo fare calcoli dopo un ottimo percorso – il monito di Inzaghi -. Manca un ultimo passo e vorremmo farlo contro il Monaco che è un ottimo avversario, ha giocatori offensivi ottimi e gioca un calcio all’attacco e ben organizzato. Abbiamo fatto queste sette partite in Champions con una grandissima concentrazione. Abbiamo segnato meno, è vero, ma abbiamo anche preso un solo gol in un’azione particolare. La squadra è sempre rimasta aggressiva e determinata come richiedono queste sfide. Sappiamo il percorso e le difficoltà degli ultimi tre anni e mezzo. Abbiamo lavorato tanto e la società non mi ha mai fatto mancare nulla, perdendo dei giocatori e acquistandone altri. Vogliamo andare avanti in Champions e siamo a un passo dalle prime otto, cosa che non era scontata visto che resteranno fuori squadre con budget più importanti del nostro”.

Inter – Monaco, le probabili formazioni

Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, Bisseck, Bastoni; Dumfries, Frattesi, Asllani, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro, Arnautovic

In panchina: Martinez, Calligaris, De Vrij, Buchanan, Darmian, Carlos Augusto, Zielinski, Barella, Thuram, Arnautovic

Allenatore: Inzaghi

Indisponibili: Correa (non in lista), Palacios (non in lista), Di Gennaro, Acerbi, Calhanoglu

Squalificati: Nessuno

Monaco (4-2-3-1): Majecki; Vanderson, Salisu, Kehrer, Mawissa; Camara, Magassa; Akliouche, Golovin, Ben Seghir; Embolo

In panchina: Kohn, Lienard, Diatta, Diop, Zakaria, Michal, Ouattara, Teze, Caio Henrique, Minamino, Bouabre

Allenatore: Hutter

Indisponibili: Biereth (non in lista), Singo, Ilenikhena, Balogun

Squalificati: Nessuno

Dinamo Zagabria – Milan (ore 21, Sky e Now)

Anche il Milan ha la possibilità di chiudere la prima fase al meglio, staccando il pass per gli ottavi di finale diretti. Scenario quasi impensabile dopo due giornate, quando i rossoneri, complice il calendario, si trovavano con zero punti per via delle sconfitte con Liverpool e Bayer Leverkusen. Da lì però è cominciata la risalita e il Diavolo non si è più fermato, facendo percorso netto contro Bruges, Real Madrid, Slovan Bratislava, Stella Rossa e Girona. La vittoria al Bernabeu ha sparigliato le carte, consentendo a Conceiçao (in coabitazione con Fonseca) di arrivare all’ultima giornata col destino nelle proprie mani. Per completare l’opera manca ancora un tassello, ovvero battere la Dinamo Zagabria di Cannavaro, a sua volta in corsa per un posto nei playoff. Sulla carta i rossoneri possono farcela, visto che i croati (terzi nel loro campionato, a meno 7 dalla capolista Rijeka) non sono affatto imbattibili, ma le insidie di una gara secca, per giunta in uno stadio bollente come il Maksimir, inducono quantomeno a tenere le antenne ben alzate. Inutile poi sottolineare come il Milan sia tutt’altro che continuo e affidabile, come si è visto anche contro il Parma. La squadra fatica a trovare una stabilità e il trend non è cambiato nemmeno con Conceiçao, anzi le “montagne russe”, se possibile, sono addirittura aumentate. Il tecnico portoghese sa di giocarsi tantissimo tra stasera e nel derby, dunque si augura che l’elettroshock di domenica (è successo di tutto, compresa una rissa sfiorata tra lui e Calabria) abbia fatto bene al gruppo, chiamato a una notte da big, sotto tutti i punti di vista.

Conceiçao: “Pensiamo alla Dinamo, non al derby. Le polemiche? Conta solo il campo”

“Vogliamo chiudere questa fase con una vittoria – ha sottolineato Conceiçao -. La scossa ci vuole tutti i giorni quando andiamo a Milanello, abbiamo la responsabilità di difendere un club come il Milan. Non faccio calcoli, ragiono di partita in partita. Dobbiamo focalizzarci sulla partita di Zagabria che sarà difficile, dopo aver vinto la Supercoppa arrivare tra le prime otto è il secondo obiettivo. Siamo concentrati su questa gara, non pensiamo al derby. Stiamo lavorando per arrivare a fine stagione e avere questi obiettivi raggiunti. Rinascere vuol dire che c’è una situazione negativa, noi dobbiamo concentrarci sul lavoro, ogni giorno che passa ci conosciamo meglio. Le polemiche? Queste cose fanno parlare la gente, le persone. Io sono portoghese, ho una cultura diversa ma il linguaggio del calcio è universale: c’è l’allenamento da due ore al giorno e poi c’è la vita normale, da affrontare con professionalità. Non è una chiamata all’attenzione per nessuno, non è finito il mondo per un concerto. Ho parlato con i giocatori, io ho le mie regole e ce le ha anche il club. La cosa più importante è pensare alla Dinamo e a cosa possiamo fare per vincere”.

Dinamo Zagabria – Milan, le probabili formazioni

Dinamo Zagabria (4-3-3): Nevistic; Ristovski, Mmaee, Torrente, Pierre-Gabriel; Ademi, Bernauer, Rog; Stojkovic, Baturina, Kulenovic

In panchina: Filipovic, Zagorac, Bakovic, Cordoba, Hoxha, Mbuku, Pavic, Pjaca, Spikic

Allenatore: Cannavaro

Indisponibili: Petkovic, Sucic, Theophile-Catherine, Misic

Squalificati: Kacavenda

Milan (4-2-3-1): Maignan; Tomori, Pavlovic, Gabbia, Hernandez; Musah, Fofana; Pulisic, Reijnders, Leao; Morata

In panchina: Sportiello, Torriani, Terracciano, Bartesaghi, Zeroli, Bennacer, Abraham, Camarda, Okafor, Chukwueze

Allenatore: Conceiçao

Indisponibili: Jovic (non in lista), Jimenez (non in lista), Vos (non in lista), Florenzi, Thiaw, Loftus-Cheek, Emerson Royal

Squalificati: Calabria

Juventus – Benfica (ore 21, Sky e Now)

Serata calda anche a Torino, dove però le chances di qualificazione diretta sono davvero poche. L’unica possibilità per entrare nel G8 è battere il Benfica (conditio sin qua non) e sperare che 10 squadre che la precedono (su 12) non facciano lo stesso. Percentuali irrisorie, insomma, ma la Signora dovrà ugualmente fare il suo dovere, quantomeno per presentarsi al sorteggio playoff da testa di serie: ad oggi, infatti, si troverebbe ad affrontare una tra Real Madrid e Bayern Monaco… E dire che un successo a Bruges, alla luce dei risultati altrui, avrebbe completamente cambiato le prospettive, invece i bianconeri hanno fatto pochissimo per prendersi i 3 punti, limitandosi a un solo tiro in porta (di Locatelli al 85’) nel mezzo di un match bloccato e noioso: Opta ha rilevato che certe statistiche in Champions mancavano addirittura da 12 anni (Lille-Bayern 2012). A rabbuiare ulteriormente il clima è arrivata poi la sconfitta di Napoli, resa ancor più pesante dalla presenza di Conte, in quello che si è rivelato un confronto impietoso con Thiago Motta. Il tecnico è tornato nel mirino di critica e tifosi, principalmente per i risultati (solo Delneri, dopo 22 giornate, aveva raccolto meno punti), ma anche per alcuni atteggiamenti poco graditi, sia dal punto di vista mediatico che di scelte. L’ultima, in ordine di tempo, riguarda la gestione di Vlahovic, diventato ormai un separato in casa: molto dipende dal contratto (è in scadenza nel 2026 e non vuole rinnovare alle condizioni di Giuntoli), di certo però c’è anche una componente tecnica, perché non è un mistero che Motta prediliga centravanti completamente diversi da lui. Una vittoria col Benfica, secondo nella Liga portoghese (a meno 6 dallo Sporting), riporterebbe un pizzico di serenità, oltre che una qualificazione in Champions addirittura vitale per le casse bianconere.

Thiago Motta: “Col Benfica per dimostrare il nostro valore e dimenticare Napoli”

“Non ci piace perdere, veniamo da un ko ma dobbiamo dimenticarlo al più presto – il pensiero di Thiago Motta -. Ci aspetta una bella partita e dobbiamo fare una grande prestazione per vincere. Per il successo serve il lavoro quotidiano e noi lo facciamo sempre al massimo, dobbiamo continuare e abbiamo adesso l’opportunità di dimostrare il nostro livello. Contro il Napoli abbiamo fatto un grandissimo primo tempo: vedo cose positive e una squadra in crescita. La società è sempre stata vicina alla squadra, parliamo tutti i giorni su come migliorare. C’è serenità, ma siamo coscienti che l’esigenza è quella di vincere: in un club come il nostro funziona così. Vlahovic? Sta bene e fa parte del gruppo, poi vedremo se sarà titolare o meno. Il nostro intento è andare avanti e giocare bene a calcio, Dusan ha giocato molto anche nei momenti in cui non era in ottime condizioni. Sono convinto che sarà utile alla squadra per l’obiettivo finale”.

Juventus – Benfica, le probabili formazioni

Juventus (4-2-3-1): Perin; Savona, Gatti, Kalulu, McKennie; Locatelli, Douglas Luiz; Conceiçao, Koopmeiners, Mbangula; Vlahovic

In panchina: Di Gregorio, Pinsoglio, Rouhi, Fagioli, Thuram, Adzic, Weah, Yildiz, Nico Gonzalez

Allenatore: Thiago Motta

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Indisponibili: Kolo Muani (non in lista), Alberto Costa (non in lista), Milik, Bremer, Cabal, Cambiaso

Squalificati: Nessuno

Benfica (4-3-3): Trubin; Bah, Antonio Silva, Otamendi, Araujo; Aursnes, Florentino, Kokcu; Di Maria, Pavlidis, Schjelderup

In panchina: Soares, André Gomes, Amdouni, Beste, Barreiro, Akturkoglu, Prestianni, Kabore, Rollheiser, Bajrami

Allenatore: Schmidt

Indisponibili: Renato Sanches, Gouveia

Squalificati: Carreras, Cabral

Categories: Sport