Buona la prima. Per la Juventus, uscita vincitrice dal confronto d’andata con il PSV e per il calcio italiano, alle prese con una tre giorni europea decisiva ai fini del ranking. Il 2-1 dell’Allianz Stadium non chiude le porte agli olandesi, anzi il ritorno di Eindhoven promette battaglia, ma i bianconeri potranno giocare con due risultati a disposizione e questo è certamente un bel vantaggio. Questa sera Milan e Atalanta sperano di fare lo stesso contro Feyenoord (ore 21) e Club Brugge (18:45): due trasferte alla portata, a patto di ricordarsi che in Champions non bisogna mai dare nulla per scontato.
Juventus – PSV 2-1: McKennie e Thuram rispondono all’ex interista Perisic
Vittoria fondamentale per la Juventus, che mette un piede negli ottavi di Champions League. Solo uno però, visto che il 2-1 lascia tutto aperto per il ritorno, che Motta potrà comunque affrontare con due risultati su tre a disposizione. I bianconeri, pur non incantando dal punto di vista del gioco, hanno meritato il successo, giocando una gara di cuore e determinazione. Ad aprire le danze è stato McKennie, passato nel giro di 6 mesi da ‘fuori rosa’ a ‘intoccabile’, su assist di Gatti, un altro inizialmente poco gradito a Thiago e diventato, invece, uno dei suoi colonnelli. Il difensore ha anticipato un passaggio impreciso di Veerman e, dopo un rimpallo favorevole, ha servito l’americano, in gol con un destro potente sotto la traversa (34’). Sembrava l’episodio in grado di mettere il match in discesa, invece il secondo tempo, dopo un salvataggio sulla linea di Flamingo su Mbangula (entrato al posto di un deludente Yildiz), è arrivato il pareggio del PSV, con l’ex interista Perisic a sfruttare un errore di Kelly (brutta prova la sua) e battere Di Gregorio con un bel tiro sul primo palo (56’). La Signora poteva subire il colpo, invece ha reagito nel modo giusto. Thiago Motta sì è giocato le carte Conceiçao, Thuram, Koopmeiners e Vlahovic, quest’ultimo al posto di un Kolo Muani insolitamente anonimo. La pressione bianconera ha premiato al 82’, quando Mbangula s’è avventato su una respinta un po’ così di Benitez, firmando il gol della preziosissima vittoria. Meritata, dicevamo, perché la Juve ha dimostrato grande carattere, superando così le difficoltà tecnico-tattiche. Ora, con il vantaggio da difendere, la squadra di Motta potrà prepararsi al ritorno, anche se prima dovrà vedersela contro l’Inter, in una sfida ad altissimo tasso di tensione.
Thiago Motta: “Un passo verso il nostro obiettivo, ma servirà un grande ritorno”
“È una vittoria, un primo passo, ma manca ancora il ritorno – il commento di Thiago Motta -. Dovremo essere al massimo contro una squadra che gioca bene al calcio, siamo pronti per fare una prestazione per raggiungere il nostro obiettivo. È stata una partita equilibrata, in cui abbiamo migliorato l’aspetto di portare più uomini ad attaccare l’area di rigore. Vlahovic? Mi è piaciuto l’atteggiamento, sta bene ma anche gli altri che sono entrati. Mbangula è entrato molto bene, Conceiçao ha fatto la giocata sul gol. Ci servono quelli che entrano a gara in corso per tenere alto e alzare il livello, abbiamo bisogno di tutti. Perché non parlo di singoli? Il calcio è sport collettivo, quando parlo di individui sono il primo a dover migliorare perché sono il leader e devo trasmettere tanti messaggi. L’Inter? Mi aspetto una gara complicata, affrontiamo una squadra forte che in questo momento del campionato sta meglio di noi. Giochiamo in casa e abbiamo sempre lo stesso obiettivo: fare una grande prestazione e portare la vittoria della nostra parte”.
Feyenoord – Milan (ore 21, Prime Video)
I riflettori si spostano sull’altro incrocio tra Italia e Olanda, ovvero Feyenoord-Milan. I rossoneri arrivano a questa partita con diverse difficoltà di organico, per via della squalifica di Musah e di una lista Uefa che ha svuotato il centrocampo, Terracciano come unica alternativa ai soliti Fofana e Reijnders. Ecco perché Conceiçao sembra praticamente obbligato a riproporre il quartetto del secondo tempo di Empoli (Pulisic, Joao Felix, Leao e Gimenez), già soprannominato “Fab-Four”. L’esperimento ha funzionato alla grande, ma un conto è farlo al Castellani, un altro in un playoff di Champions, per giunta in trasferta. Del resto l’assenza di Musah e la mancanza di alternative valide in mezzo al campo pongono il Diavolo in una situazione delicata, costringendolo a un approccio più offensivo, ma allo stesso tempo rischioso. Conceiçao dovrà essere pronto a gestire una partita che richiede un’attenzione particolare anche alla fase difensiva: il Feyenoord, nonostante il caos derivante dall’esonero di Priske (in panchina andrà il traghettatore Bosschaart), venderà cara la pelle, anche per vendicare il “ratto” di Gimenez, strappato a suon di milioni da via Aldo Rossi. Il tecnico portoghese, a prescindere dagli uomini, potrebbe optare per una strategia più prudente, difendendo più basso del solito e ripartendo contropiede, anche per sfruttare la velocità e l’abilità negli spazi dei suoi attaccanti. Una scelta che rispecchierebbe la caratteristica migliore del Milan, quella di essere letale nelle ripartenze. La gara di stasera si preannuncia decisiva non solo per il prosieguo in Champions, ma anche per l’aspetto psicologico e morale del gruppo, decisamente in rialzo dopo le recenti vittorie contro Roma ed Empoli. La pressione è alta e il Milan ha bisogno di dimostrare di poter fare la differenza anche in Europa.
Conceiçao: “Ai playoff per demeriti nostri, ora vogliamo vincere”
“Sono più di quattro i campioni che ho a disposizione, però non è che abbiamo tante soluzioni… – la risposta di Conceiçao alle domande di formazione -. Abbiamo 15 giocatori di movimento, più i ragazzi: purtroppo ci sono le difficoltà di infortuni e lista Champions. Gli allenatori devono trovare soluzioni, questi quattro sono in lista, vediamo… È una partita di Champions, storicamente una difficile da giocare. Sono stato qui tre anni fa col Porto, è un ambiente difficile, tosto, caldo. Anche noi abbiamo i nostri problemi, ci sono solo 17 giocatori di movimento a disposizione. È una partita speciale per tutti, siamo qua per demeriti nostri e ci assumiamo questa responsabilità, vogliamo vincere. Gimenez? Lo seguivo da alcuni anni. Lo conosco, è giovane, ha 23 anni, ma è già di altissimo livello. Se fa gol è merito di tutta la squadra, ma lui ha qualità e tanto talento. Sono molto contento di lui e di tutti gli altri in questo momento”.
Feyenoord – Milan, le probabili formazioni
Feyenoord (4-3-3): Wellenreuther; Nieuwkoop, Beelen, Hancko, Smal; Moder, Hwang, Milambo; Paixao, Carranza, Moussa
In panchina: Andreev, Gonzalez, Mitchel, Read, Timber, Zechiel, Ivanusec, Ueda, Osman, Zand
Allenatore: Bosschaart
Indisponibili: Bijlow, Lotomba, Trauner, Nadje, Zerrouki, Stengs
Squalificati: Nessuno
Milan (4-2-3-1): Maignan; Walker, Tomori, Pavlovic, Hernandez; Fofana, Reijnders; Pulisic, Joao Felix, Leao; Gimenez
In panchina: Sportiello, Torriani, Gabbia, Thiaw, Bartesaghi, Terracciano, Camarda, Chukwueze, Liberali
Allenatore: Conceiçao
Indisponibili: Jovic, Jimenez, Vos, Bondo e Sottil (non in lista), Florenzi, Loftus-Cheek, Emerson Royal
Squalificati: Musah
Club Brugge – Atalanta (ore 18:45, Sky e Now)
Serata importante anche per l’Atalanta, che vuole completare l’opera e prendersi gli ottavi di finale. Il Club Brugge, già affrontato in stagione da Milan e Juventus, non sembrerebbe avere gli strumenti per contrastare la Dea, o quantomeno non nella versione spumeggiante di sabato scorso. I nerazzurri hanno finalmente offerto una prova in linea con i primi mesi di stagione, quando davano l’idea di potersela giocare con tutti. Poi, complici alcuni infortuni importanti, il rendimento è un po’ calato, ma la squadra di Gasperini è rimasta comunque lassù in cima, sia in campionato che in Champions. La trasferta in Belgio arriva al momento giusto, nonostante le difficoltà legate al meteo: l’abbondante nevicata caduta su Bruges ha costretto a cambiare i piani della vigilia, spostando l’allenamento a Zingonia (non si voleva appesantire il terreno del Jan Breydel) e posticipando volo e conferenza stampa. La serata sarà importante per tutti, ma De Ketelaere la vivrà in modo ancora più intenso. Charles, infatti, è cresciuto proprio da quelle parti, totalizzando la bellezza di 120 presenze tra campionato e coppe, impreziosite da 25 gol e 20 assist. Il resto è storia, con Paolo Maldini che gli mise gli occhi addosso e lo portò al Milan, dove però deluse le attese. Gasperini, da vecchio lupo di mare, lo ha voluto con sé e il belga lo ha ripagato alla grande, tanto da diventare un titolare indiscutibile della sua Dea. Toccherà a lui, in compagni di Retegui, trascinare i compagni a una bella vittoria, che trasformerebbe il ritorno quasi in una formalità. Viceversa le cose potrebbero complicarsi, il che non conviene proprio a nessuno.
Gasperini: “Attenzione al Club Brugge, dovremo fare una partita seria”
“Abbiamo visto giocare il Club Brugge con Juve e Milan, ai rossoneri ha dato filo da torcere in 10 dieci uomini – ha sottolineato Gasperini -. Nell’ultima gara hanno tenuto bene il campo con il Manchester City, sono una squadra giovane e intesa. Ci aspetta una bella partita, attaccano con tanti uomini, giocano per vincere e ci vuole attenzione: non hanno cali nei 90 minuti, dovremo essere bravi a giocare una partita seria. Quanto è penalizzante fare i play-off? Siamo arrivati noni in questa classifica particolare facendo un bel percorso, giocare la Champions per noi è sempre una grande emozione. Non so se siamo favoriti, ma alle percentuali non credo. Il Club Brugge è preparato tatticamente, abituato a vincere e a giocare di squadra”.
Club Brugge – Atalanta, le probabili formazioni
Club Brugge (4-2-3-1): Mignolet; Seys, Spileers, Mechele, Ordonez, De Cuyper; Velesen, Onyedika; Jutgla, Vanaken, Vermant; Nilsson
In panchina: Van den Heuvel, Jackers, Romero, Meijer, Siquet, Ordonez, Sabbe, Jashari, Talbi, Nielsen, Tzolis, Skoras
Allenatore: Hayen
Indisponibili: Nessuno
Squalificati: Nessuno
Atalanta (3-4-1-2): Carnesecchi; Posch, Hien, Djimsiti; Bellanova, De Roon, Ederson, Zappacosta; Pasalic; De Ketelaere, Retegui
In panchina: Rui Patricio, Rossi, Toloi, Palestra, Cuadrado, Sulemana, Samardzic, Brescianini, Cassa, Vlahovic
Allenatore: Gasperini
Indisponibili: Scamacca e Scalvini (non in lista), Kossonou, Lookman, Kolasinac, Maldini, Ruggeri
Squalificati: Nessuno