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Champions: la Juve ritrova l’Atletico, l’Atalanta debutta

Altro giro, altra corsa. Dopo gli anticipi di Inter e Napoli è il turno di Juventus e Atalanta, pronte all’esordio stagionale in Champions sui campi di Madrid e Zagabria (ore 21). I riflettori, inevitabilmente, sono puntati soprattutto sui bianconeri e non solo per via dell’avversario di prestigio, quell’Atletico di Simeone da sempre ostico e insidioso. Il fatto è che la Signora parte con ambizioni importantissime ed è evidente che questa partita, al di là del peso (relativo) in classifica, possa dare indicazioni piuttosto interessanti.

“Sappiamo che ci sono molte aspettative ma sinceramente non le sentiamo perché siamo la Juventus e andiamo in campo per vincere tutte le competizioni – ha glissato Sarri. – Sappiamo anche che ci sono degli avversari attrezzati e in questo momento il calcio italiano non è all’altezza di altri palcoscenici. Dobbiamo affrontare queste partite con determinazione, ma anche leggerezza perché ci dobbiamo divertire. La fobia non è logica”.

A mettere ulteriore pepe sulla serata europea c’è il pareggio di Firenze, che ha mostrato diverse crepe nella Juventus attuale. Da salvare, infatti, c’è solo il fatto di non aver perso, non il massimo per chi, in estate, ha scelto la via del “vincere divertendo”.

A complicare le cose ci si sono messi poi gli infortuni anche se, in questo senso, i danni sembrano essere meno grossi del previsto: Pjanic si è già allenato coi compagni e sarà presente al Wanda Metropolitano. “Abbiamo fuori giocatori che magari dal punto di vista del palleggio ci danno qualcosa in più, ma dobbiamo aspettare che siano pronti perché hanno una storia particolare negli ultimi mesi – ha spiegato Sarri. – Ramsey l’ultima l’ha giocata a marzo e Rabiot non gioca da sei mesi. Sono giocatori da recuperare, li sto vedendo crescere bene in allenamento. Abbiamo sia spada che fioretto a centrocampo, possiamo sparare di tutto”.

Le cartucce verranno usate insomma, ma non ora. Anche a Madrid infatti, eccezion fatta per l’indisponibile Douglas Costa, rivedremo il 4-3-3 di Firenze con Szczesny in porta, Danilo, Bonucci, De Ligt e Alex Sandro in difesa, Khedira, Pjanic e Matuidi a centrocampo, Bernardeschi, Higuain e Ronaldo in attacco.

“La Juve ha caratteristiche precise, è una squadra forte, con un livello altissimo: lo vediamo dai giocatori che sono rimasti fuori dalla lista Champions – ha ammesso Simeone. – Ho rivisto tutte le partite giocate contro di loro ma questa sarà diversa, il gioco di Sarri non è lo stesso di Allegri…”. Il Cholo, reduce dalla sconfitta di San Sebastian che gli è costato il primo posto in Liga (ora comanda il Siviglia), proverà a battere nuovamente la Juve con il consueto 4-4-2 che vedrà Oblak tra i pali, Trippier, Savic, Gimenez e Renan Lodi nel reparto arretrato, Vitolo, Koke, Saul e Lemar in mediana a supporto della coppia offensiva composta da Diego Costa e Joao Felix.

Tanta curiosità anche per il debutto dell’Atalanta, questo sì assoluto: mai nella sua storia, infatti, la Dea era arrivata a disputare la Champions League. Lo farà sul campo della Dinamo Zagabria, avversario con più blasone ma certamente alla portata, tanto più dopo la bella vittoria di Genova che, se ancora ce ne fosse bisogno, ha mostrato a tutti le potenzialità della squadra.

“Abbiamo sensazioni positive, siamo felici del traguardo e di potercela giocare – il commento di Gasperini. – Poi ci sono le partite, questa è la prima, c’è la curiosità per questo impatto. Sappiamo che il livello della Champions sia superiore, ma nello stesso tempo c’è fiducia e curiosità per vedere cosa siamo capaci di fare”.

Il tecnico nerazzurro, alla seconda apparizione in Champions della carriera (la prima, purtroppo per lui, fu un Inter-Trabzonspor 0-1), proverà a espugnare Zagabria con il solito 3-4-2-1, dunque Gollini in porta, Toloi, Djimsiti e Palomino in difesa, Hateboer, Freuler, De Roon e Castagne a centrocampo, Gomez e Ilicic sulla trequarti, Zapata in attacco. Bjelica risponderà con un 4-2-3-1 con Livakovic tra i pali, Stojanovic, Dilaver, Peric e Leovac nel reparto arretrato, Ademi e Moro in mediana, Hajrovic, Dani Olmo e Gojak alle spalle dell’unica punta Petkovic.

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