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Champions, la Juve imbriglia il Barcellona e vola in semifinale

Impresa dei campioni d’Italia che soffrono ma difendono l’inviolabilità della loro porta anche al Nou Camp, dove il Barcellona di Messi deve al calcio ragionato dei bianconeri che centrano la semifinale di Champions.

Champions, la Juve imbriglia il Barcellona e vola in semifinale

La festa è solo bianconera. Altro che remuntada: al Camp Nou è finita senza reti e il pass per la semifinale se l’è preso la Juventus, capace nell’impresa di eliminare il Barcellona senza subire nulla tra andata e ritorno. Era da 20 partite che nessuno usciva con la porta inviolata dallo stadio catalano e per trovare una cosa simile nel doppio confronto, beh, bisogna davvero sfogliare gli almanacchi. Tutto ciò per sottolineare come la squadra di Allegri abbia finalmente fatto il “salto” anche in campo europeo: ad oggi è lei la favorita numero uno alla vittoria finale.

“Non siamo ancora arrivati al traguardo, questo era solo un passaggio importante per avvicinarci a Cardiff – ha spiegato il tecnico bianconero – È un risultato meritato, siamo riusciti a fare una gara difensiva soffrendo il giusto. Non prendere gol dal Barcellona in due partite è un grande merito, avremmo potuto andare avanti per un giorno intero e difficilmente ci sarebbero riusciti”.

Ridurre la qualificazione della Juve alla sola fase difensiva sarebbe però sbagliato: il match d’andata infatti aveva mostrato anche l’altra faccia della Signora, logico dunque che al Camp Nou non ci sarebbe stato nessun assalto alla porta di Ter Stegen ma solo una gestione ragionata. Mai come ieri s’è vista una squadra matura, capace di tenere il campo con freddezza, lucidità e coraggio.

Merito di Allegri, vincitore assoluto del confronto con Luis Enrique: affrontare il Barça col 4-2-3-1 non è da tutti, farlo anche in casa sua è quasi unico. Pareggio sostanzialmente giusto quello del Camp Nou, perché se è vero che il possesso palla è stato a maggioranza blaugrana, lo sono altrettanto le occasioni avute dalla Juve, specialmente nel primo tempo quando la qualificazione, per ovvi motivi, era molto più aperta.

Il Barcellona ha capito subito che l’aria sarebbe stata molto diversa da quella dell’8 marzo scorso, giorno della remuntada storica sul Psg. Allora la squadra di Emery si presentò con le gambe tremolanti, ieri invece la Juve non s’è fatta minimamente intimidire dai 90 mila loggionisti del Camp Nou.

“Abbiamo provato a giocare una gara d’attacco ma non è bastato – ha sospirato Luis Enrique – Purtroppo è andata così, faccio i complimenti alla Juventus: coi campioni che ha in rosa può davvero vincere la Champions”. Già, adesso anche gli avversari si sono accorti della forza dei bianconeri, tanto da indicarla come la favorita principale alla conquista della coppa.

Nessuno infatti ha una difesa tanto solida (solo 2 gol subiti in 10 partite), neanche il Real Madrid di Cristiano Ronaldo o l’Atletico di Simeone, e con tutto il rispetto per il Monaco i valori bianconeri sembrano decisamente superiori. L’ultimo step insomma consiste nell’affrontare le semifinali con lo status della big, qualsiasi sia il sorteggio: dovesse riuscirci allora sì che il sogno Champions potrebbe davvero diventare realtà.

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