Ottavi di finale, ultima chiamata. I sogni di gloria di Juventus e Roma passano da Olympiacos e Qarabag, gli ultimi ostacoli prima di strappare il tanto agognato pass. Avversari senza pretese di classifica e dunque, in teoria, più semplici da affrontare, eppure è bene non dare nulla per scontato e giocare come se fossero scontri diretti. Un’eliminazione dalla Champions sarebbe pesantissima, tanto che nessuno, né a Torino né a Roma, vuole davvero pensarci. Per i bianconeri è una questione di obiettivi stagionali, per i giallorossi di “appetito che vien mangiando”: ad ogni modo bisogna passare, punto e basta.
“È il primo obiettivo della stagione, se sbagliamo non avremo più tempo per recuperare – il monito di Allegri. – O vinciamo o rischiamo di andare a casa, sarà una partita complicata perché loro vorranno chiudere bene in casa loro. Ci vorrà grande rispetto, senza pensare al risultato di Barcellona”.
Diciamolo subito: la Juve ha più possibilità di passare che di uscire. È questione di mero calcolo delle probabilità, visto che la squadra di Allegri potrebbe qualificarsi anche perdendo. Per non rischiare di dipendere troppo dal Barcellona però sarà meglio vincere, così non serviranno calcoli di nessun tipo.
Il tecnico è orientato a confermare il sistema delle ultime gare con un Mandzukic in più e un Chiellini in meno (gastroenterite), dunque 4-3-2-1 con Buffon in porta, De Sciglio, Barzagli, Benatia e Alex Sandro in difesa, Khedira, Pjanic e Matuidi a centrocampo, Dybala e Douglas Costa sulla trequarti, Higuain in attacco.
“Siamo già fuori dalla Champions ma vogliamo onorare l’impegno” ha ammonito Lemonis, pronto a dare battaglia alla Juventus nella bolgia di Atene. Il tecnico schiererà un 4-2-3-1 con Proto tra i pali, Elabdellaoui, Engels, Botia e Koutris nel reparto arretrato, Romao e Tachtsidis in mediana, Marin, Fortounis e Pardo alle spalle dell’unica punta Djurdjevic.
“Dobbiamo affrontare il Qarabag col massimo rispetto”. Il monito di Di Francesco è forte e chiaro: guai a sottovalutare gli azeri. Del resto farsi sfuggire la qualificazione proprio ora sarebbe un delitto: il girone di ferro con Chelsea e Atletico Madrid è stato affrontato alla grande, adesso serve un ultimo sforzo per brindare a una clamorosa qualificazione.
“Dobbiamo aggredire il match, non lasciare un attimo di respiro – ha proseguito il tecnico giallorosso. – Il Qarabag non è un avversario facile, ma credo che la miglior Roma ce la possa fare”. Tanta carica insomma e partita da affrontare al massimo, pur sapendo che il pass per gli ottavi potrebbe arrivare anche perdendo se l’Atletico non andasse oltre il pari in casa del Chelsea.
Di Francesco però, proprio come Allegri, non vuole fare calcoli e schiererà il miglior 4-3-3 possibile con Alisson in porta, Florenzi, Manolas, Fazio e Kolarov in difesa, Nainggolan, De Rossi e Strootman a centrocampo, Perotti, Dzeko ed El Shaarawy in attacco. 4-4-1-1 per Gurbanov, che proverà a chiudere il girone con onore affidandosi a Sehic tra i pali, Medvedev, Garayev, Rzezniczak e Agolli nel reparto arretrato, Guerrier, Almeyda, Michel e Pedro Henrique in mediana, Madatov a supporto dell’unica punta Ndlovu.