Il mercoledì del riscatto. Juventus e Atalanta escono col bottino pieno dalle sfide con Chelsea e Young Boys, “vendicando” così le delusioni milanesi, ma soprattutto prendendosi il comando dei rispettivi gironi, oltre che un pezzo di qualificazione. Inutile dire che la vittoria più scintillante è quella dei bianconeri, capaci di battere i campioni d’Europa in carica con una partita di spessore, fatta di sacrificio, corsa, cuore e grande organizzazione tattica.
Allegri ha vinto il duello con Tuchel già al momento delle formazioni: 4-4-2 senza centravanti di ruolo, bensì due “falsi nueve” come Chiesa e Bernardeschi, con Rabiot largo a sinistra con licenza di inserimenti senza palla. La mossa ha funzionato subito, tanto che la Juve avrebbe potuto trovare il gol già dopo pochi minuti se Rabiot non avesse sprecato un clamoroso contropiede (Bernardeschi sarebbe andato in porta) e il tiro di Chiesa non fosse uscito di un soffio. Poco male, perché a inizio ripresa ecco la zampata decisiva del figlio d’arte bianconero, bravissimo nello sfruttare un pallone filtrante di Bernardeschi e battere Mendy con un sinistro sotto la traversa (46’).
Sbloccato il match, la Juve ha inevitabilmente arretrato il proprio baricentro, pur senza disdegnare alcune sortite offensive pericolose, su tutte un’azione ispirata da Cuadrado e fallita sotto porta da Bernardeschi. Il Chelsea, comunque, pur tenendo di più il pallone (65% di possesso), non ha creato particolari grattacapi a Szczesny, eccetto uno, quello sì, decisamente grosso al minuto 83’, quando Lukaku s’è trovato a tu per tu con il portiere polacco, senza però riuscire a trovare la porta. E così, al fischio finale dell’arbitro spagnolo Gil Manzano, l’Allianz Stadium ha potuto esultare per una vittoria importantissima, forse insperata, sicuramente la più bella e convincente di una stagione, sino a ieri, avara di soddisfazioni.
“Abbiamo fatto una bella partita contro i campioni d’Europa – il commento soddisfatto di Allegri – Due partite, sei punti, zero gol subiti, quindi un altro passo verso la qualificazione, un bel passo in avanti. Tecnicamente potevamo giocare meglio, ma abbiamo sofferto poco e un paio di contropiedi li abbiamo sbagliati, comunque abbiamo concesso al Chelsea solo un tiro e un colpo di testa nel finale. La Juventus deve vincere anche queste partite così, in cui bisogna soffrire e avere voglia di fare risultato, ora mi aspetto di vederlo pure in campionato”.
Può sorridere anche l’Atalanta, che ottiene la sua prima vittoria nel girone con gli svizzeri dello Young Boys. Alla vigilia avevamo detto che i nerazzurri, per sperare concretamente nel passaggio del turno, avevano un solo risultato a disposizione: detto-fatto, perché l’1-0 di Bergamo, unito al 2-1 del Manchester United sul Villarreal (gol di Ronaldo al 95’), fa sì che la Dea si trovi addirittura in testa al Gruppo F con 4 punti, uno in più di inglesi e svizzeri e 3 rispetto agli spagnoli. Tutto ciò apre scenari interessanti, specialmente con un calendario che, il prossimo 20 ottobre, vedrà i nerazzurri a Old Trafford contro i Red Devils: la squadra di Gasperini, insomma, dopo un inizio difficile, è finalmente tornata.
Decisivo il gol di Matteo Pessina (68’), splendidamente servito da Zapata, proprio quando il match, dominato dall’inizio alla fine, si stava impantanando sullo 0-0 in modo pericoloso. Per fortuna però la Dea ha trovato la chiave per scardinare il fortino svizzero, regalandosi il primo successo in Champions League davanti al proprio pubblico.
“È stata una bellissima serata, abbiamo vinto una partita difficile – ha esultato Gasperini – La squadra è stata brava, ha giocato con accanimento e velocità, ottenendo un successo meritato. Il pari col Villarreal e la vittoria di stasera erano quanto auspicavamo, la nostra Champions inizia adesso, con lo United sarà un bivio importante ma non decisivo: dobbiamo andare a cercare punti ovunque”.
Ora, complice la sosta per le Nazionali, la Champions va in archivio fino al 19-20 ottobre, quando tornerà con la terza giornata. Milan e Inter si giocheranno quasi tutto nelle sfide con Porto e Sheriff, mentre Juventus e Atalanta potranno affrontare con più serenità Zenit e Manchester United, forti di un inizio davvero da applausi.