E dopo il campionato, la Champions. Con l’inizio delle coppe europee, in particolare quella più prestigiosa, si può dire che la stagione calcistica 21/22 entra davvero nel vivo, anche perché il menu è subito molto ricco. Le sfide più affascinanti come Liverpool-Milan e Inter-Real Madrid sono domani, oggi però vanno in scena le più delicate, quelle da non sbagliare per nessun motivo. Il discorso vale soprattutto per la Juventus, chiamata a scuotersi dalla mediocrità delle prime partite nella tana del Malmoe (ore 21), ma anche per l’Atalanta, che a Vila-Real (stesso orario) cerca di ritrovare lo spirito che l’ha portata sin qui.
È ovvio però che le pressioni maggiori siano sui bianconeri, autori di un inizio di stagione talmente brutto da sembrare addirittura finto, se non fosse che invece è tutto assolutamente reale. “Dopo un avvio disastroso di campionato, dobbiamo vincere – ha tuonato Allegri – Bisogna darsi una sveglia. Quest’anno non siamo tra le favorite ma non vuol dire che non abbiamo il desiderio di vincere. Il Malmoe è una squadra fisica, abituata a giocare la Champions, con buoni giocatori e due attaccanti bravi. I due esterni sono due giocatori che hanno corsa e tecnica, dunque dovremo fare un’ottima partita. Quello che mi preme di più però è ritrovare la serenità, ne avessimo avuta di più avremmo fatto cose diverse anche in campionato”.
Non sappiamo se il problema sia più mentale o più tecnico, quel che è certo però è che la Signora si gioca tantissimo da qui a domenica. Un successo in Svezia darebbe un po’ di carica in vista del Milan, in quella che molti considerano già una sorta di ultima spiaggia per rientrare nella corsa allo scudetto. Ma prima c’è la Champions, contro un avversario che, sulla carta, dovrebbe essere il più debole del girone composto dai campioni d’Europa del Chelsea e dai russi dello Zenit. La partita insomma non ammette altro risultato che la vittoria, tanto più che Allegri, dopo le numerose defezioni di Napoli, ritroverà i sudamericani, anche se Chiesa sarà nuovamente ai box.
Questa sera, dunque, sarà 4-4-2 con Szczesny in porta (confermato nonostante cresca il fronte di chi vorrebbe Perin), Cuadrado, De Ligt, Bonucci e Alex Sandro in difesa, Kulusevski, Locatelli, Rabiot e McKennie a centrocampo, Dybala e Morata in attacco. Il Malmoe di Jon Dahl Tomasson, vecchia gloria del Milan di Ancelotti, risponderà con lo stesso sistema di gioco, con Diawara tra i pali, Beijmo, Ahmedodzic, Brorsson e Olsson nel reparto arretrato, Gwargis, Rakip, Innocent e Rieks in mediana, Colak e Birmancevic coppia offensiva.
Serata delicata anche per l’Atalanta, che dopo la sconfitta con la Fiorentina va visita al Villarreal campione in carica dell’Europa League. Partita difficile e molto importante, perché in un girone con il Manchester United di Ronaldo è facile immaginare che un posto sia già assegnato e che l’altro, con tutto il rispetto dello Young Boys, se lo contendano proprio bergamaschi e spagnoli.
“Questo gruppo è molto equilibrato, tutti possono passare – ha glissato Gasperini – Conosciamo il valore del Villarreal, così come l’importanza e la difficoltà della partita. Dal giorno dell’esordio in questa competizione abbiamo fatto tanta strada, abbiamo preso qualche scoppola ma anche fatto cose egregie, imparando tanto. Ci riproponiamo con lo stesso entusiasmo e la voglia di giocare partite del genere”.
Il tecnico nerazzurro, dopo il turnover (probabilmente eccessivo) di sabato, tornerà a schierare la formazione tipo, dunque 3-4-2-1 con Musso in porta, Toloi, Demiral e Djimsiti in difesa, Maehle, Freuler, De Roon e Gosens a centrocampo, Ilicic e Pessina alle spalle dell’unica punta Zapata. Classico 4-4-2 anche per Emery, che risponderà con Rulli tra i pali, Foyth, Albiol, Mandi e Pedraza nel reparto arretrato, Pino, Manu Trigueros, Capoue e Alberto Moreno in mediana, Dia e Gerard Moreno in attacco.