La Juve ruggisce, l’Atalanta domina, il Bologna perde a testa alta. Mercoledì di Champions per cuori forti, proprio come da tradizione per la coppa più importante. La copertina se la prende di diritto la Signora di Thiago Motta, corsara a Lipsia (2-3) dopo una partita folle, nella quale è successo davvero di tutto. Anche la Dea di Gasperini merita un bel titolo, alla luce di un 3-0 in trasferta (seppur in campo neutro) contro lo Shakhtar che conferma la sua vena europea, oltre che un’ottima classifica. Menzione d’onore, infine, per gli emiliani di Italiano, usciti sconfitti da Liverpool con un 2-0 più che rispettabile che dà fiducia per il proseguo della competizione.
Lipsia – Juventus 2-3: la Signora in 10 ribalta i tedeschi con Vlahovic e Conceiçao
La Juventus è ufficialmente tornata tra le grandi d’Europa. Il successo di Lipsia, infatti, è di quelli da ricordare e tramandare ai posteri, proprio come quelle notti di coppa del passato. Alla Red Bull Arena è successo praticamente di tutto e quasi interamente a sfavore dei bianconeri: infortuni (Bremer e Nico Gonzalez già nel primo tempo), errori arbitrali (clamoroso rigore negato a Vlahovic, per non parlare di Koopmeiners lanciato a rete e fermato per un fallo inesistente), un’espulsione (Di Gregorio), un rigore (braccio di Douglas Luiz). Nonostante ciò la Signora ha vinto, per giunta in rimonta e con un uomo in meno, a testimonianza di una prestazione eroica e da scolpire nella memoria collettiva. I protagonisti da copertina sarebbero tanti, da un Vlahovic autore di una doppietta strepitosa (50’ e 68’) a Conceiçao, capace di decidere il match con un gol da urlo (82’), senza dimenticare Kalulu (a Casa Milan cominciano a mangiarsi le mani) e Perin, quest’ultimo entrato a freddo dopo il rosso a Di Gregorio e bravissimo a dare sicurezza durante l’assedio finale tedesco. Un plauso, ovviamente, lo merita anche Thiago Motta, perché se la Juve va a ribaltare una partita in trasferta con un uomo in meno lo deve a un cambio di mentalità evidente, basato sul coraggio e sulla costante ricerca della vittoria. Nulla di positivo, invece, sull’arbitro Letexier, autore di due errori clamorosi che avrebbero potuto falsare il risultato: un rigore netto non dato per un fallo di Lukeba su Vlahovic (36’, secondo errore grave ai danni di un’italiana dopo quello di Leverkusen contro il Milan) e un fallo ai limiti dell’assurdo fischiato a Koopmeiners, lanciato in porta e fermato senza alcuna ragione (Lukeba, sempre lui, era caduto da solo). Da rivedere anche il penalty dato ai tedeschi per un braccio di Douglas Luiz (vicino al corpo), mentre nulla da dire sull’espulsione di Di Gregorio, sfortunato e colpevole sul tocco di mano fuori area a fermare Openda (59’).
Thiago Motta: “I miei giocatori hanno avuto coraggio, che orgoglio!”
“Abbiamo fatto una buona partita già dal primo tempo, ma ci è mancata convinzione in avanti, nel secondo siamo andati meglio anche se eravamo in dieci – l’analisi di Thiago Motta -. Bella prestazione e bella vittoria, i miei giocatori hanno avuto coraggio, ho visto dall’inizio che erano convinti di andare in avanti perché potevamo far male agli avversari anche in dieci. Abbiamo fatto bene fino all’ultimo minuto, è ancora troppo presto per sapere che percorso possiamo fare in Champions League, ora dobbiamo pensare al campionato e al Cagliari che viene da una vittoria. Gli infortuni di Bremer e Nico Gonzalez? Dobbiamo fare gli esami, speriamo di non perderli e, nel caso, che sia per poco tempo, perché come tutti i ragazzi sono importanti…”.
Shakhtar – Atalanta 0-3, Liverpool – Bologna 2-0: Gasperini gode, Italiano a testa alta
Grande serata anche per l’Atalanta, tornata in versione “odontoiatrica” contro il malcapitato Shakhtar. Il 3-0 di Gelsenkirchen (campo neutro scelto dalla Uefa per l’ovvia indisponibilità a giocare in Ucraina) ha finalmente riproposto la Dea della scorsa stagione, in grado di martellare gli avversari dall’inizio alla fine. Certo, gli ucraini non sono certo tra i più attrezzati d’Europa, ma una simile prova di forza, oltre che puntellare la classifica, allontana i venti di crisi da Zingonia, confermando che i problemi (innegabili visti i soli 7 punti raccolti in 6 giornate di campionato, peraltro con la peggior difesa assieme al Parma), sono soprattutto mentali. In Serie A la Dea va spesso sotto e fatica a reagire, mentre ieri le sono bastati 48’ per segnare tre gol (Djimsiti, Lookman e Bellanova) e chiudere ogni discorso, senza dimenticare i legni colpiti da Lookman e Zappacosta.
Serata senza lustrini invece per il Bologna, uscito da Anfield senza il colpaccio che avrebbe potuto cambiare la sua storia. Le cose sono andate secondo le previsioni, con il Liverpool vincitore grazie ai gol di Mac Allister (11’) e Salah (75’), ma la squadra di Italiano può comunque tornare a casa a testa alta, sia per aver scongiurato la figuraccia temuta alla vigilia che per la buona prestazione, a cui sono mancati soltanto i guizzi in fase offensiva. Il sogno playoff, del resto, non passava certo da Anfield, dunque i rossoblu faranno bene a ricordare questa sfida, traendone insegnamenti e fiducia in vista delle prossime con Aston Villa, Monaco e Lille.
Gasperini: “Vittoria molto importante, ma col Genoa sarà più complicato”
“Temevo questa gara, ma l’approccio è stato ottimo da tutti i punti di vista, abbiamo controllato bene il match – il commento soddisfatto di Gasperini -. Dobbiamo lavorare, questa vittoria in trasferta però è fondamentale dopo il pari con l’Arsenal. Avremo partite molto difficili, ma intanto è fondamentale aver battuto lo Shakhtar: se riusciamo a sfruttare le partite alla nostra portata possiamo ambire alla qualificazione. Ora testa al campionato, sappiamo che è tutto molto più duro e anche contro il Genoa avremo difficoltà, dovremo essere al massimo per tornare a fare i tre punti e migliorare la classifica”.
Italiano: “Contento dei ragazzi, abbiamo messo in difficoltà il Liverpool”
“Usciamo come volevamo e cioè a testa alta – ha sottolineato Italiano -. Abbiamo fatto una gran partita a parte gli episodi dei gol: sul primo potevamo lavorare meglio, mentre sul secondo c’è poco da fare perché da quella mattonella Salah non sbaglia mai. Abbiamo giocato con personalità e messo in difficoltà il Liverpool che non si aspettava un Bologna così coraggioso. Sono contento di come ci siamo espressi, anche se un gol lo potevamo fare e per la classifica conta anche questo. Ho fatto i complimenti ai miei ragazzi perché mi sono piaciuti tutti, abbiamo fatto una bella prestazione”.