Benino per la Juve, benissimo per la Roma, male per Napoli e Inter. Così si può sintetizzare, guardando ai valori teorici sulla carta, il sorteggio per le squadre italiane in Champions League. Per la prima volta da 9 stagioni, cioè da quando l’Inter di Mourinho fece il famoso triplete, le squadre italiane sono quattro, ma non per tutte il sorteggio è stato fortunato, o quantomeno accettabile. La Juventus, in prima fascia e tra le favorite per la vittoria finale (la finalissima è in programma l’1 giugno 2019 a Madrid), non ha troppo di che recriminare: nella seconda urna, quella più temibile, ha pescato il Manchester United, forse ancora per poco allenato da Josè Mourinho. Squadra forte ma giovane, che manca dalla massima competizione europea da diversi anni. Suggestivo il ritorno di Pogba a Torino, sempre che negli ultimi giorni di mercato l’asso francese non finisca per accasarsi al Barcellona. La terza squadra del girone H è il Valencia, sempre temibile ma non irresistibile formazione spagnola, nella quale l’anno scorso militava l’ex bianconero Zaza. Completano il raggruppamento gli abbordabilissimi svizzeri dello Young Boys, qualificati alla manifestazione attraverso i preliminari.
E’ andata invece decisamente peggio al Napoli, che partiva dalla seconda fascia e aveva il secondo miglior ranking tra le squadre italiane: passi per il Psg di Neymar e Cavani (squadra in passato allenata da Ancelotti, che tornerà a Parigi da ex), il vero problema è aver pescato proprio l’unica squadra assolutamente da evitare della terza fascia, e cioè il Liverpool, finalista della scorsa edizione e ulteriormente rinforzato dall’arrivo del portiere Alisson. Per gli azzurri sarà davvero complicato passare il turno. Completa il gruppo C la Stella Rossa di Belgrado, che mancava dalla massima competizione europea dal 1992: l’anno prima, nel 1991, aveva a sorpresa vinto il torneo superando il Marsiglia nella finale di Bari. Sorteggio più fortunato per la Roma, semifinalista dell’edizione 2017-18: c’è il Real Madrid, ma gli spagnoli campioni in carica sembrano in una fase di smantellamento e sono da questa stagione orfani di Cristiano Ronaldo. Le altre due squadre sono il Cska Mosca e il Viktoria Plzen: non passare il turno, insomma, sarebbe uno smacco.
Urna negativa anche per l’Inter, che mancava dalla Champions dal 2012: Mauro Icardi, giocatore simbolo dei nerazzurri, non ha mai giocato in questa competizione. Un sorteggio difficile era prevedibile vista la quarta fascia, ma poteva andare meglio: gli uomini di Spalletti finiscono nel gruppo B con Barcellona, Tottenham e Psv. A ben vedere, tuttavia, è un girone di difficoltà paragonabile a quello del Napoli, che però partiva dalla seconda fascia. Il girone cuscinetto di questa edizione è invece il D, con Lokomotiv Mosca (prima fascia in quanto campione di Russia), Porto, Schalke 04 e Galatasaray: due di queste squadre andranno agli ottavi di finale. Il girone A vede i supercampioni d’Europa dell’Atletico Madrid, che giocherebbero l’eventuale finale nello stadio di casa, il Wanda Metropolitano, con Borussia Dortmund, Monaco, Brugge; nel gruppo E finiscono Bayern Monaco, Benfica, Ajax e AEK Atene; nel girone F Pep Guardiola se la vedrà di nuovo, come lo scorso anno, con lo Shakhtar Donetsk, le altre due sono Lione e Hoffenheim.
Si inizia il 18-19 settembre, mentre l’ultimo turno del girone è in programma l’11-12 dicembre e sarà l’unico in cui tutte le partite saranno giocate in contemporanea. La grande novità di questa edizione è infatti il doppio slot di orari: 18.55 e 21, un po’ come funziona in Europa League da qualche anno. Gli ottavi di finali si giocheranno dal 12 febbraio al 13 marzo, il 15 marzo saranno poi sorteggiati i quarti, che si disputeranno il 9-10 aprile e il 16-17 aprile. Il 30 aprile-1 maggio l’andata delle semifinali, con il ritorno una settimana dopo. La finalissima è in programma l’1 giugno a Madrid, città che all’Inter, al ritorno in Champions, evoca bei ricordi: nel 2010, al Santiago Bernabeu, sconfisse 2-0 il Bayern e vinse la terza coppa della sua storia. Altra novità di questa edizione è la quarta sostituzione possibile durante i supplementari, come già sperimentato agli ultimi Mondiali di Russia. Non ci sarà invece il Var: inizialmente l’Uefa aveva valutato di utilizzarlo almeno dai quarti di finale in poi, ma l’ipotesi è tramontata. La tecnologia, che dopo la Serie A e i Mondiali ha esordito anche nella Liga spagnola, continua ad essere un tabù per la Premier League e le competizioni europee.
Fase a gironi UEFA Champions League 2018/19
Gruppo A: Atlético Madrid, Borussia Dortmund, Monaco, Club Brugge
Gruppo B: Barcelona, Tottenham Hotspur, PSV Eindhoven, Internazionale Milano
Gruppo C: Paris Saint-Germain, Napoli, Liverpool, Crvena zvezda
Gruppo D: Lokomotiv Moskva, Porto, Schalke, Galatasaray
Gruppo E: Bayern München, Benfica, Ajax, AEK Athens
Gruppo F: Manchester City, Shakhtar Donetsk, Lyon, Hoffenheim
Gruppo G: Real Madrid, Roma, CSKA Moskva, Viktoria Plzeň
Gruppo H: Juventus, Manchester United, Valencia, Young Boys