Un altro passo verso il sogno. La Juventus va a caccia della semifinale di Champions, risultato che, se raggiunto, la avvicinerebbe ulteriormente al vero obiettivo stagionale. Di mezzo però ci sono i ragazzini terribili dell’Ajax, che già all’andata hanno dimostrato di poter creare diversi problemi alla più quotata Signora.
L’1-1 di Amsterdam è una base di partenza insidiosa: l’unico pareggio che varrebbe la qualificazione, infatti, è lo 0-0, non il massimo da impostare per allenatori e giocatori. “Dovremo fare meglio rispetto all’andata, loro sono molto bravi e lo hanno già dimostrato – ha spiegato Allegri. – In trasferta non hanno ancora perso, speriamo che questa sia la volta buona ma sarà fondamentale avere grande attenzione e migliorare nella costruzione di gioco”.
La testa di tutti, in casa Juve, è proiettata su questa sfida da mercoledì scorso, come si è visto nella trasferta di Ferrara di sabato. Un intermezzo che il tecnico bianconero ha chiaramente (e ragionevolmente) snobbato e che gli è valso le critiche di chi lotta per non retrocedere (Mihajlovic in testa), stizzito dalla formazione piena di riserve e da un atteggiamento non proprio all’arma bianca. Polemiche che hanno fatto sorridere (in modo amaro, s’intende) Allegri, giustamente focalizzato sulla Champions e non su uno scudetto che arriverà comunque. “Non devo polemizzare, non ne vale la pena – ha ribattuto il tecnico bianconero. – Tutto quello che ho sentito rappresenta una mancanza di rispetto per chi è sceso in campo, avevamo nove nazionali in formazione…”.
Questa sera, ovviamente, tornerà in campo la Juve-tipo. Allegri, al netto della pesantissime assenze di Chiellini e Mandzukic, schiererà il miglior 4-3-3 possibile con Szczesny in porta, Cancelo, Bonucci, Rugani e Alex Sandro in difesa, Emre Can, Pjanic e Matuidi a centrocampo, Bernardeschi, Ronaldo e Dybala (leggermente favorito su Kean) in attacco.
“I sentimenti e la voglia per una gara così arrivano da soli, vogliamo un’altra serata indimenticabile – ha ringhiato Ten Hag. – La tensione sarà sempre più grande, loro sono i favoriti ma noi abbiamo acquisito più consapevolezza e mentalità”. Il tecnico dell’Ajax sa di non partire favorito ma a Madrid, del resto, fu la stessa cosa e tutti sappiamo com’è andata a finire. La spensieratezza può rivelarsi un’arma a doppio taglio ma gli olandesi, arrivati a questo punto, vogliono quantomeno provarci. Ten Hag si affiderà al consueto 4-2-3-1 tutto palleggio e pressing alto con Onana tra i pali, Mazraoui, De Ligt, Blind e Veltman nel reparto arretrato, Schoene e De Jong in mediana, Neres, Van de Beek e Ziyech alle spalle dell’unica punta Tadic.