La Juve si prende i playoff, ma dice addio agli ottavi “diretti”. Il pareggio di Bruges, uno 0-0 con poche emozioni, certifica la presenza della Signora nelle top 24, costringendola però a passare dalle forche caudine degli spareggi. Nulla di drammatico, ci mancherebbe, però si tratta di un pari dolce-amaro: una vittoria, considerando i risultati altrui (in particolare le sconfitte di Leverkusen, Lille e Borussia Dortmund), avrebbe riaperto le porte degli ottavi di finale, garantendo 15 milioni cash e un febbraio sgombro da impegni europei.
Scenario che riguarda l’Atalanta, vincitrice sullo Sturm Graz con un roboante 5-0 (Retegui, Pasalic, De Ketelaere, Lookman e Brescianini), che dovrà però battere il Barcellona all’ultima giornata, per giunta in casa sua. Anche Inter e Milan, impegnate stasera contro Sparta Praga e Girone (entrambe alle 21), hanno il destino nelle loro mani, mentre esce a testa altissima il Bologna, vittorioso sul Dortmund (2-1, gol di Dallinga e Iling Jr a ribaltare l’iniziale rigore di Guirassy) in una notte storica (l’altro successo, nell’allora Coppa dei Campioni, risaliva al 1964 contro l’Anderlecht), ma eliminato in virtù di una differenza reti che lo vede lontano anni luce dal Manchester City, unica squadra ancora raggiungibile (almeno fino a stasera, quando se la vedrà con il Psg) a quota 8 punti.
Club Brugge – Juventus 0-0: Thiago Motta non sfonda e finisce ai playoff
Serata agrodolce, dicevamo, per la Juventus di Thiago Motta, uscita da Bruges con un pareggio che vale i playoff, ma anche l’addio al sogno della qualificazione diretta. Anche vincendo col Benfica, infatti, la Signora chiuderebbe con 15 punti, troppo pochi (salvo clamorosi colpi di scena) per entrare nelle prime otto. Tutto sommato è giusto così, perché se è vero che i bianconeri hanno perso solo con lo Stoccarda, lo è anche che hanno vinto solamente tre partite (Psv, Lipsia e Manchester City), a fronte di altrettanti pareggi. Il segno X torna a condizionare il progetto Motta, confermando che a questa squadra servono anzitutto gol. Ancora una volta la Juve s’è dimostrata piuttosto ermetica, chiudendo il match senza concedere neanche un tiro in porta ai belgi, ma nello stesso tempo ha ribadito le enormi difficoltà a creare occasioni, tanto che Mignolet s’è limitato a una sola parata su Locatelli. Insomma, lo 0-0 fotografa alla perfezione una sfida vissuta su ritmi bassi e tanto tatticismo, specialmente nel primo tempo. Nel secondo, complice l’inevitabile stanchezza, si è visto qualcosa in più, ma la sostanza non è cambiata nemmeno con le sostituzioni. Thiago Motta ha provato a ravvivare le cose inserendo Conceiçao e Yildiz per Mbangula e Weah, dopodiché ha aumentato il carico con Vlahovic al posto di Nico Gonzalez, senza però trovare il modo di scardinare il Club Brugge. Ora testa al big match di Napoli, nella speranza che le polveri bianconere (compreso Kolo Muani, il cui transfer dovrebbe arrivare tra oggi e domani) si rivelino meno bagnate di ieri sera.
Thiago Motta: “Non abbiamo creato abbastanza, voglio di più dagli attaccanti”
“Tutte le squadre che hanno giocato qui hanno avuto difficoltà, loro si difendono molto bene e lasciano sempre uno in più dietro – l’analisi di Thiago Motta -. Abbiamo avuto difficoltà, senza soffrire ma non creando abbastanza per vincere. Potevamo fare meglio, rispettando l’avversario e non togliendo loro il merito perché hanno messo in difficoltà tanti. Abbiamo sofferto molto poco, ma creato non sufficientemente per vincere. Dopo tanto tempo avevamo numerosi giocatori a disposizione, in particolare in attacco. Abbiamo iniziato con Weah, Nico e Mbangula, poi sono entrati Conceicao, Vlahovic e Yildiz. Aggiungo a questi anche Kolo Muani, sono giocatori che voglio vedere di più e che devono contribuire maggiormente”.
Sparta Praga – Inter (ore 21, Sky e Now)
Archiviate le gare del martedì è tempo di concentrarsi su quelle odierne, a cominciare dalla trasferta dell’Inter in Repubblica Ceca. La sfida con lo Sparta Praga vale un pezzo di qualificazione diretta, perché i nerazzurri, in caso di vittoria, andrebbero a 16 punti, avvicinandosi a grandi passi all’obiettivo. La missione è alla portata visto che i cechi, 28esimi a quota 4, hanno giocato l’ultima partita ufficiale dal 15 dicembre scorso, prima della lunga pausa invernale del loro campionato. Inzaghi si troverà davanti un avversario certamente riposato, ma anche arrugginito dal letargo; molto, comunque, dipenderà dalla sua Inter e dal tipo di approccio che riuscirà ad avere. La posta in palio è altissima, non a caso il tecnico, a differenza delle altre volte, si affiderà alla miglior formazione possibile, al netto delle assenze di Calhanoglu, Acerbi e Bisseck. I nerazzurri sono assolutamente intenzionati a chiudere il discorso il prima possibile, per evitare che l’incontro col Monaco diventi decisivo per il loro futuro. Lo Sparta Praga poi, oltre a un cammino sottotono in Champions, non sta disputando nemmeno un campionato indimenticabile, visto il terzo posto alle spalle anche del Viktoria Plzen e a ben tredici punti dallo Slavia Praga primo in classifica. L’opportunità è ghiotta e va raccolta a tutti i costi, altrimenti il cammino europeo, sin qui elogiato da tutti, rischierebbe di complicarsi clamorosamente.
Inzaghi: “Sarà una sfida difficile, ma vogliamo andare avanti in Champions”
“Sappiamo dell’importanza della gara che affronteremo – ha sottolineato Inzaghi -. Sulla formazione ho ancora qualche dubbio, veniamo dalla partita con l’Empoli, meno di 48 ore fa, dovrò cercare di scegliere al meglio. Ho un paio di dubbi da sciogliere domattina: giochiamo contro un avversario che non affronta gare ufficiali dal 15 dicembre, anche se ha fatto bene nell’ultima amichevole. È una squadra fisica, su questo campo ho giocato da calciatore e non è stato facile: servirà la vera Inter, aggressiva e determinata. In Champions vogliamo essere protagonisti come lo siamo stati negli ultimi anni, è il DNA dell’Inter non tralasciare nulla, cercando di fare più partite possibili, senza crearci alibi. Sappiamo che ci sono tantissime gare: da allenatore mi piace giocarle e spero che tutti i miei calciatori mi possano aiutare da qui alla fine. Qualsiasi giocatore metta in campo mi dà una mano, qualcuno ce l’abbiamo fuori e speriamo che rientri al più presto: giocando ogni 48/72 ore ho bisogno di tutti, non è semplice ma come noi lo fanno tante altre squadre”.
Sparta Praga – Inter, le probabili formazioni
Sparta Praga (3-4-2-1): Vindhal; Vitik, Panak, Sorensen; Wiesner, Laci, Kairinen, Ryenes; Birmancevic, Haraslin; Olatunji
In panchina: Vorel, Surovcik, Suchomel, Zeleny, Pavelka, Danek, Sadilek, Pesek, Rrahmani, Solbakken, Krasniqi
Allenatore: Friis
Indisponibili: Cobbaut, Garcia, Preciado, Ross, Tuci
Squalificati: Nessuno
Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Asllani, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro
In panchina: Martinez, Calligaris, Buchanan, Darmian, Frattesi, Zielinski, Carlos Augusto, Taremi, Arnautovic
Allenatore: Inzaghi
Indisponibili: Correa e Palacios (non in lista), Di Gennaro, Bisseck, Acerbi, Calhanoglu
Squalificati: Nessuno
Milan – Girona (ore 21, Prime Video)
Notte delicatissima anche per il Milan, che riceverà il Girona a San Siro con l’imperativo assoluto di vincere. In palio ci sono tre punti che possono valere tanto in chiave qualificazione diretta, ma anche l’orgoglio di rialzarsi dopo la figuraccia di Torino. L’effetto Conceiçao, dopo i fuochi d’artificio della Supercoppa, sembra essere già svanito, ulteriore motivo per conquistare il successo e ridare un po’ di verve a un ambiente sull’orlo di una crisi di nervi. Lo stesso allenatore, come vedremo tra poco, ha invocato l’unità tra le varie parti (tifosi, società, squadra), nel tentativo di scuotere il mondo rossonero, ancora sotto shock per quanto accaduto sabato. Battere il Girona consentirebbe al Diavolo di restare in corsa per la qualificazione diretta agli ottavi, mettendo in cassaforte 15 milioni utili da spendere sul mercato e garantendo un febbraio libero da impegni europei. Va da sé che una vittoria odierna non basterebbe, ma sarebbe comunque il primo passo per migliorare la situazione, ancora troppo instabile visti i saliscendi continui della squadra. Quello di stasera sarà un inedito assoluto in Europa: mai prima d’ora, infatti, Milan e Girona hanno incrociato i guantoni, anche perché gli spagnoli solo al debutto nelle coppe. La stagione degli uomini di Michel, inoltre, è molto al di sotto degli standard del recente passato, come dimostrano l’ottavo posto in Liga e il 30esimo in Champions, con soli 3 punti raccolti contro lo Slovan fanalino di coda. Conceiçao, al debutto europeo sulla panchina rossonera, ha dunque una bella chance per vincere, sempre che il suo Milan ritrovi lo spirito di Riad, che aveva illuso tutti su un’inversione di tendenza sia nel gioco che nei risultati.
Conceiçao, appello ai tifosi: “Vedo un ambiente diviso, abbiamo bisogno di voi”
“Sarà una partita importantissima ma saremo in piena emergenza, con soltanto 12-13 giocatori della prima squadra, 3 portieri e 3 ragazzini – l’arringa di Conceiçao -. Mando un messaggio ai nostri tifosi, l’anima del club: in questo momento devono appoggiarci, essere il dodicesimo uomo, anzi il primo, perché senza di loro il club non esiste. Io farò di tutto, i giocatori anche, ma c’è bisogno del loro supporto. Non sono bello, non sono simpatico, ma ora ci sono qua io: i giocatori avvertono l’atmosfera e l’ambiente, dovevo dirlo perché lo sento anche io. Vedo troppe divisioni in un club storico, ma è il Milan che ci perde, non io o i giocatori. Sappiamo che ci sono dei problemi e lo hanno capito anche i ragazzi, stiamo cercando di risolverli, devono capire come fare per essere continui. Il bello del calcio è che si può ricominciare subito, dopo una bella partita si comincia già a preparare quella successiva, ed è lo stesso dopo una brutta. Questo ricominciare è un’opportunità per migliorare, ma bisogna ricordarsi che ci sono sempre gli avversari e ci sono dei momenti in cui le altre squadre ci possono essere superiori. L’importante è la base, che non deve essere negoziabile: se c’è da soffrire, si soffre, se c’è da difendere, si difende”.
Milan – Girona, le probabili formazioni
Milan (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal, Pavlovic, Gabbia, Hernandez; Bennacer, Fofana; Musah, Reijnders, Leao; Morata
In panchina: Sportiello, Torriani, Calabria, Terracciano, Camarda, Pulisic, Zeroli, Abraham, Traoré, Sia
Allenatore: Conceiçao
Indisponibili: Jovic, Jimenez e Vos (non in lista), Florenzi, Okafor, Chukwueze, Thiaw, Loftus-Cheek
Squalificati: Tomori
Girona (4-3-2-1): Gazzaniga; Francés, Juanpe, Krejcì, Blind; Van de Beek, Romeu, Gutierrez; Asprilla, Bryan Gil; Danjuma
In panchina: Juan Carlos, Pau Lopez, Clua Oya, Martinez, Misehouy, Portu, Solis Romero, Stuani, Herrera
Allenatore: Michel
Indisponibili: Miovski
Squalificati: Nessuno