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Champions: Inter e Napoli, doppio match point

FISTonline

Un ultimo sforzo per completare il poker. Dopo le qualificazioni di Juventus e Roma, tocca a Inter e Napoli provare a strappare il pass per gli ottavi con un turno d’anticipo, per quello che sarebbe uno straordinario en plein europeo. Va detto che la missione non è semplice ma provarci, a questo punto, è addirittura un dovere.

La partita clou è senza dubbio quella dell’Inter, attesa dall’insidiosissima trasferta di Londra contro il Tottenham. A Wembley sarà una serata per cuori forti: i nerazzurri possono giocare con due risultati su tre a disposizione mentre gli Spurs devono vincere a tutti i costi. E’ lecito dunque attendersi un assalto all’arma bianca dei Pochettino’s, con gli Spalletti’s chiamati a un vero e proprio esame di maturità.

“Giochiamo contro una squadra molto forte, come si è visto sabato col Chelsea – l’analisi del tecnico nerazzurro – Noi però siamo l’Inter e proveremo a giocarcela con una gara attenta e ordinata, consapevoli che l’eventuale qualificazione ci darebbe un entusiasmo enorme, che poi ci porteremmo dietro nel tempo”.

Al prestigioso obiettivo-ottavi manca solo un punto, eppure i giochi sono tutt’altro che fatti. Spalletti inoltre sa che da questa partita passano anche le prossime due di campionato: un conto è affrontare le trasferte di Roma e Torino con la testa libera, un altro è farlo sapendo che poi arriverebbe la “finale” col Psv.

Qualificarsi con un turno d’anticipo dunque è una priorità, ragion per cui Spalletti schiererà la miglior Inter possibile con un 4-2-3-1 che vedrà Handanovic in porta, D’Ambrosio, De Vrij, Skriniar e Asamoah in difesa, Brozovic e Vecino a centrocampo, Politano, Nainggolan e Perisic sulla trequarti, Icardi in attacco. Stesso sistema di gioco anche per il Tottenham, deciso a giocarsi il tutto per tutto con Lloris tra i pali, Aurier, Foyth, Alderweireld e Davies nel reparto arretrato, Dier e Sissoko in mediana, Eriksen, Alli e Son a supporto dell’unica punta Kane.

Tanta attesa anche in casa Napoli, dove si tocca con mano la sensazione del match point. Battere la Stella Rossa vorrebbe dire chiudere i giochi per la qualificazione, addirittura matematicamente se il Psg non riuscisse a battere il Liverpool.

Scenario ottimale per chi, il giorno del sorteggio, veniva dato per spacciato e che invece, alla luce del cammino percorso sin qui, può agguantare gli ottavi con un turno d’anticipo, per giunta da primo nel girone. Tutto questo però passa dalla vittoria con la Stella Rossa: fattibile, ci mancherebbe, eppure lo spettro del Chievo (e dello 0-0 di Belgrado) aleggia ancora nell’aria.

“A questo punto se non passiamo il turno siamo dei c…. – ha tuonato Ancelotti – Credo che in molti siano sorpresi dal fatto che stiamo competendo con squadre di altissimo livello, fino a questo punto siamo stati una sorpresa e lo saremmo ancora di più se non riuscissimo a qualificarci”.

Concetto che non ammette repliche quello espresso dal tecnico azzurro, deciso a cancellare il pari col Chievo con 3 punti che regalerebbero gli ottavi di Champions. Contro la Stella Rossa sarà 4-4-2 con Ospina in porta, Hysaj, Albiol, Koulibaly e Mario Rui in difesa, Callejon, Allan, Hamsik e Fabian Ruiz a centrocampo, Mertens e Insigne in attacco.

Un 4-2-3-1 d’ordinanza per Milojevic, che tenterà di tenere aperto il girone con Borjan tra i pali, Stojkovic, Degenek, Savic e Rodic nel reparto arretrato, Jovancic e Krsticic in mediana, Srnic, Simic e Marin alle spalle dell’unica punta Ben Nabouhane.

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