Una vittoria da sogno. Quanto grande lo sapremo solo tra una settimana, ma di certo espugnare Monaco non è cosa che capita spesso, tanto più in una stagione come questa, con la finale di Champions prevista proprio in questo stadio. L’Inter si è presa il primo round con le sue armi, un mix di attenzione, organizzazione, qualità e pure un pizzico di fortuna che non guasta mai. La squadra di Inzaghi ha saputo soffrire senza perdere la testa, anche quando l’inerzia sembrava spingere verso il Bayern: e cosi, a smarrire la lucidità, sono stati i tedeschi, puniti proprio mentre pregustavano la rimonta.
Bayern Monaco – Inter 1-2: Inzaghi espugna l’Allianz con Lautaro e Frattesi
L’Inter ha cominciato la partita palleggiando con grande personalità, ma la prima grande occasione è stata per i padroni di casa. Al termine di una manovra avvolgente, Olise si è liberato per il tiro, il cui sinistro, deviato, ha sfiorato il palo. Al 14’, è stato ancora Olise a servire un ottimo cross per Kane, ma il colpo di testa dell’attaccante è stato troppo debole e Sommer lo ha controllato senza problemi. Ad ogni affondo il Bayern dava la sensazione di poter fare male e al 26’ ha avuto l’opportunità per sbloccarla con Kane, sciagurato nel divorarsi l’1-0 colpendo il palo a tu per tu col portiere svizzero. L’errore ha affievolito la spinta tedesca e l’Inter, da squadra cinica e matura, ha subito fiutato la chance. I nerazzurri hanno mandato un paio di squilli al Bayern con Carlos Augusto (tiro sull’esterno della rete) e Lautaro (rimontato da Kim al momento decisivo), per poi colpirlo a ridosso dell’intervallo proprio con il capitano: Carlos Augusto ha servito Thuram al centro dell’area, assist di tacco geniale per il Toro che, con uno splendido esterno destro, ha segnato il gol del 0-1 (38’).
Nella ripresa il Bayern ha ripreso con grande intensità e voglia di aggredire, ma l’Inter non si è scomposta e al 56’ ha avuto una grande occasione per raddoppiare, ma questa volta l’argentino ha dovuto fare i conti con Urbig. Lì è nata la fase più dura per la squadra di Inzaghi, che ha iniziato a calare fisicamente e a soffrire l’assalto del Bayern, vicino al gol con Stanisic, Guerreiro, Kane e, soprattutto, Muller, murato da Bastoni a botta sicura. Pareggio nell’aria e concretizzatosi poco dopo proprio grazie alla bandiera bavarese, subentrato poco prima tra i peana dell’Allianz. L’attaccante, qualche giorno dopo aver annunciato l’addio a fine stagione, ha firmato l’1-1 con un tap-in ravvicinato su assist di Laimer, ridando fiato alle ambizioni dei suoi. Il Bayern, galvanizzato dal gol, non si è accontentato del pari, ma ha continuato a spingere per il sorpasso, finendo però per sbilanciarsi pericolosamente. E così l’Inter ha nuovamente colpito: rinvio “ragionato” di Sommer, cross dalla sinistra di Carlos Augusto e zampata vincente di Frattesi (88’), felicissimo di poter dedicare un gol tanto prezioso all’amata nonna scomparsa qualche giorno fa. Il sogno, come detto in apertura, è ancora a metà, intanto però l’opera è ben avviata e l’Inter ha tutte le carte in regola per completarla.
Inzaghi: “Orgoglioso dei ragazzi, ora manca l’ultimo passo per andare in semifinale”
“Ai ragazzi bisogna fare tanti complimenti, più per la prestazione che per il risultato – il commento entusiasta di Inzaghi -. Sappiamo che è solo il primo match, ma abbiamo tenuto testa a una squadra fortissima con aggressività e coraggio. Abbiamo fatto una partita di grandissimo spessore, ora però dovremo dare seguito a questa prestazione anche a San Siro. Il Bayern ha provato a pressarci con più intensità, ma ha trovato una squadra che ha saputo uscire bene palla al piede con coraggio, giocando la palla e trovando poi il gol vittoria nello stesso modo. Ci eravamo detti che avremmo dovuto giocare con personalità per tenere la palla e toglierla al Bayern, la squadra è rimasta concentrata e lucida e il gol fatto in quel modo al 91′ lo dimostra. Manca ancora il ritorno a San Siro, ma chiaramente c’è soddisfazione. Siamo stati bravissimi dall’inizio alla fine, ci abbiamo sempre creduto anche sull’1-1. Senz’altro è una delle mie vittorie più belle, ma ci manca ancora l’ultimo passetto per arrivare in semifinale. Sono contento per Frattesi, non ha mai mollato. Sono stato fortunato a trovare questi ragazzi: sono attaccati alla maglia e si stanno superando”.