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Champions, Insigne non basta al Napoli: vince il Real 3-1

Dal sogno al…risveglio. Non è ancora il caso di parlare di incubo, per quello, eventualmente, bisognerà attendere il 7 marzo, giorno della gara di ritorno al San Paolo. Di certo però il Napoli torna da Madrid con una brutta sconfitta sulle spalle, acuita dallo sfogo di De Laurentiis contro tecnico e giocatori.

“Credo che ai ragazzi sia mancata la ‘cazzimma’ napoletana, l’unico che l’ha avuta è stato Insigne – ha tuonato il presidente – Gli altri non sono esistiti, è come se si fossero bloccati di fronte a un mostro sacro che non ha giocato in modo straordinario ma che, vista la nostra inadeguatezza, avrebbe potuto vincere 5-0. Non voglio entrare nel merito delle scelte e non mi permetto di dare consigli, però posso non condividere alcune cose anche se me le tengo per me. Mi piacerebbe vedere soluzioni alternative, sperimentare un po’ tutta la rosa, invece alcuni non giocano mai e io non posso sapere se ho fatto bene o no a investire certe cifre”.

Bordate vere e proprie, che ovviamente non hanno fatto piacere a Maurizio Sarri, principale obiettivo di ADL. “Non sono d’accordo con lui – ha replicato il tecnico. – Abbiamo fatto una buona partita contro un avversario fortissimo, inoltre, anche se sarà difficilissimo, possiamo ancora qualificarci. Non ho capito bene a cosa si riferisse il presidente, se ha qualcosa da dirmi mi chiamerà ma io preferirei che certe cose le dicesse direttamente a me”.

Parlare di rottura, anche alla luce dei personaggi in questione, è forse eccessivo, di certo però il rapporto ha subito uno strappo bello forte e ci vorrà del tempo per ricucirlo a dovere. La qualificazione ai quarti di Champions aiuterebbe, ad oggi però è giusto dire che servirà una vera e propria impresa per agguantarla.

Di certo ci vorrà un Napoli molto superiore a quello visto ieri al Bernabeu: Sarri aveva chiesto coraggio e faccia tosta, ha avuto poco di entrambi. Non è questione di occasioni perché quelle, a conti fatti, sono arrivate ma di mentalità: gli azzurri aggressivi e verticali del campionato sono rimasti in Italia.

E dire che l’inizio era stato più che promettente, con Insigne a trovare un gol bello e furbo (decisivo però il piazzamento sbagliato di Keylor Navas) dopo appena 8’. Sembrava il preludio a una serata ideale, con il Madrid costretto ad attaccare a strombattuto e il Napoli a giocare negli spazi, invece la squadra di Zidane ha incassato lo 0-1 senza patemi e anzi s’è messa a fare la partita.

Al 18’ Benzema ha trovato l’1-1 con un colpo di testa su splendido assist di Carvajal, poi, in chiusura di tempo, ha sfiorato il vantaggio con un tap-in ravvicinato che s’è però stampato sul palo. Ma il sorpasso blanco era solo questione di tempo e infatti, a inizio ripresa, ecco i 5’ che hanno cambiato tutto. Prima Kroos con un colpo da biliardo dal limite dell’area (49’), poi Casemiro con un destro al volo da applausi (54’) hanno dato al Real un doppio vantaggio che potrebbe pesare enormemente sulla qualificazione.

Il Napoli avrebbe anche avuto le occasioni per accorciare le distanze ma Mertens, questa volta, non ha trovato la consueta freddezza sotto porta mostrata in altre circostanze. Gli azzurri tornano così a casa con una dura lezione, acuita dalla rabbia di un presidente che ora sembra aver perso la pazienza. Perché gli elogi per il gioco fanno sempre piacere ma poi, alla fine, è il risultato che conta. E quello, ieri sera, ha decisamente strizzato l’occhio al Real Madrid.

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