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Champions, il Napoli vince e incanta anche in Germania e stasera tocca all’Inter affrontare il temibile Porto

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Esame superato. Il Napoli sbanca Francoforte con uno 0-2 che gli sta persino stretto e manda un messaggio a tutta l’Europa: nel gruppo delle grandi c’è anche lui e potrà giocarsela fino in fondo. In molti, non solo in Italia, si chiedevano quale fosse la reale dimensione degli azzurri e aspettavano questa partita per capirlo, consci che la Champions non ammette bluff di nessun tipo. Ebbene la risposta è stata di quelle pesanti, perché se è vero che l’Eintracht non è certo una delle favorite, lo è anche che imporre il proprio gioco in Germania non è facile per nessuno: chi lo fa, insomma, ha necessariamente dei valori importanti, a prescindere dai singoli.

Eintracht Francoforte – Napoli 0-2, Spalletti: “Grande partita, ma c’è ancora il ritorno”

Non a caso gli azzurri hanno espugnato Francoforte nonostante una serata “un po’ così” di Kvaratskhelia, sin qui imprendibile per tutti. Ieri però il georgiano ha sbagliato molto, a cominciare dal rigore che avrebbe potuto pesare molto sull’economia del match. Avrebbe, appunto, perché un attimo dopo ci hanno pensato Lozano e il solito Osimhen a rimediare, trovando l’1-0 che ha rotto gli equilibri. Nella ripresa non c’è più stata partita e non solo perché l’Eintracht è rimasto in 10 per l’espulsione di Kolo Muani: il dominio del Napoli, infatti, era iniziato molto prima e se il 2-0 è arrivato solo al 65’ è perché Kvara lo aveva fallito in precedenza a tu per tu con Trapp. Il georgiano comunque è entrato alla grande nell’azione che ha portato al raddoppio di Di Lorenzo, con un colpo di tacco geniale, da vedere e rivedere, proprio come ogni partita degli azzurri in questa incredibile stagione. “Sono molto soddisfatto della prestazione perché abbiamo giocato con personalità fin dall’inizio, gestendo la sfida e portandola dove volevamo – il commento soddisfatto di Spalletti -. Abbiamo fatto una grande partita anche se potevamo fare un gol in più, ma va bene così perché da squadra matura abbiamo ragionato senza rischiare di subire niente. Per me la qualificazione sta sempre al 50% perché comunque il ritorno va giocato, ci vuole il massimo dell’umiltà perché la presunzione diventa un nemico e le partite possono cambiare per un episodio in qualunque momento”.

Inter – Porto (ore 21, Amazon Prime)

A completare il quadro delle italiane sarà l’Inter di Inzaghi, chiamata ad affrontare il Porto dell’ex Conceiçao. Avversario insidioso, come dimostra una statistica a dir poco inquietante, che vede i Dragoes capaci di eliminare Roma (2018/19), Juventus (2020/21) e Milan (2021/22) in Champions e la Lazio in Europa League (2021/22). Vista così la missione appare piuttosto complicata, ma il discorso cambia se si prendono in considerazione solo le quattro sfide tra Inter e Porto, risalenti alle stagioni 2004/05 e 2005/06: due successi nerazzurri (indimenticabile la tripletta di Adriano), un pareggio e una vittoria portoghese. Al di là dei numeri questo sarà sicuramente un confronto equilibrato, perché se è vero che la squadra di Conceiçao, un passato all’Inter nel biennio 2001-2003, non ha il blasone dell’Inter, lo è anche che negli ultimi anni ha avuto un rendimento europeo superiore, riuscendo quasi sempre a raggiungere almeno gli ottavi di finale. Inoltre attraversa un momento di forma particolarmente positivo, come si evince dalle undici vittorie di fila conquistate da inizio gennaio a oggi, l’ultima contro il Rio Ave. Inzaghi, compagno del portoghese ai tempi della Lazio (1999-2001, assieme hanno vinto Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa), farà bene a stare attento, perché la sfida si preannuncia tutt’altro che semplice.

Inzaghi avverte i suoi: “Il Porto è fortissimo, dovremo usare la testa”

“Sappiamo che importanza hanno questi ottavi di finale, mi vengono in mente le due partite dell’anno scorso col Real e col Liverpool o quelle con Bayern e Barcellona di quest’anno – ha spiegato il tecnico nerazzurro -. Sono gare internazionali molto impegnative, in appuntamenti di questo livello servirà la testa, dovremo uscire da squadra dalle difficoltà. Sergio lo rivedo con molto piacere, è stato un ottimo compagno di squadra con cui ho condiviso vittorie alla Lazio, inoltre è un ottimo allenatore, sta facendo grandissime cose. Gioca un calcio fisico e tecnico, il Porto è una squadra fortissima che viene da 10 vittorie di fila. Conosciamo le difficoltà oggettive che troveremo, l’avversario è abituato a fare queste partite, due anni fa è riuscito a battere il Chelsea che avrebbe poi vinto la coppa”.

Conceiçao: “L’Inter è una grande squadra, ma noi siamo abituati a certi palcoscenici…”

“La sfida non è tra me e Inzaghi, ma tra due squadre che hanno tanta storia – ha ribattuto Conceiçao -. Mi fa piacere rivedere Simone, siamo stati insieme a Roma e abbiamo vinto dei titoli importanti. Mi aspetto una gara difficile, l’Inter è una squadra con tanti giocatori di valore, un gioco chiaro e variabili interessanti. Sono forti e pieni di grandissimi giocatori, abituati ad avere test settimanali di livello molto alto visto che giocano in uno dei campionati più competitivi del mondo. Sappiamo le qualità che hanno, ma siamo abituati a certi palcoscenici, siamo un club storico e ci dobbiamo presentare come tale: guardando a livello storico, infatti, dal 2004 in avanti il Porto ha raccolto un gran numero di titoli nazionali e internazionali”.

Inter – Porto, le formazioni: Dzeko-Lukaku e Mkhitaryan-Brozovic i dubbi di Inzaghi

L’Inter si presenta alla sfida con tutta la rosa a disposizione, eccezion fatta per Correa. Ciò comporta qualche ballottaggio importante in tutti i reparti, anche se la sensazione è che Inzaghi abbia già fatto le sue scelte. I dubbi più grossi sono a centrocampo, dove deve scegliere se confermare Calhanoglu regista con Mkhitaryan al suo fianco o puntare su Brozovic (in quel caso il turco tornerebbe a fare la mezzala) e in attacco, dove si ripropone il duello tra Lukaku e Dzeko per affiancare Lautaro. Al momento in cui scriviamo le opzioni più probabili sono le prime, per un 3-5-2 che vedrà Onana in porta, Skriniar, Acerbi e Bastoni in difesa, Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan e Dimarco a centrocampo, Lukaku e Lautaro in attacco. Conceiçao invece ha qualche problema in più, viste le assenze di Otavio, Meixedo, Cardoso, Gabriel Veron ed Evanilson, oltre agli acciacchi di Galeno e Uribe (che però giocheranno): il suo 4-4-2 sarà composto da Diogo Costa tra i pali, Joao Mario, Pepe, Marcano e Zaidu nel reparto arretrato, Pepé, Uribe, Eustaquio e Galeno in mediana, Toni Martinez e Taremi coppia offensiva.

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