Il Milan vola agli ottavi, la Juventus perde ancora ma va in Europa League. Eccoli qui gli ultimi verdetti delle italiane in Champions, con i rossoneri di Pioli che battono il Salisburgo e staccano il prezioso pass, mentre i bianconeri di Allegri, pur sconfitti dal Psg, riescono quantomeno a restare nelle coppe, anche e soprattutto grazie al successo del Benfica in Israele. La copertina, per ovvi motivi, spetta al Diavolo, capace di tornare nelle prime 16 d’Europa dopo 8 stagioni di magra assoluta, grazie a una vittoria netta e rotonda, legittimata da un grande secondo tempo nel quale è emersa la maggior qualità rispetto agli austriaci. La Signora invece chiude malissimo la peggior campagna di Champions della sua storia: mai infatti, da quando esiste la formula a gironi, ne aveva chiuso uno con soli 3 punti, cinque sconfitte e 13 gol subiti. L’Europa League è una magra consolazione, ma quantomeno permetterà ad Allegri di continuare a respirare l’aria di coppa, seppur in tono decisamente minore.
Milan – Salisburgo 4-0, Giroud, Krunic e Messias portano il Diavolo agli ottavi
Era dalla stagione 2013/14 che il Milan non superava un girone di Champions e se l’anno scorso, complice il sorteggio in quarta fascia, la missione era difficilissima, questa volta andava portata a termine senza se e senza ma, pena rischiare un ridimensionamento già ai primi di novembre. Pioli ce l’ha fatta grazie a una bella iniezione di autostima che gli ha permesso di vincere, anzi stravincere, le due partite decisive con Dinamo Zagabria e Salisburgo. Gli austriaci, giovani ma strutturati sia tecnicamente che economicamente (la Red Bull, del resto, non lesina investimenti), sono arrivati a San Siro con l’obbligo di prendersi i 3 punti, questo però non ha spaventato il Diavolo, sceso in campo come se il pareggio, che pure l’avrebbe qualificato, non fosse nemmeno contemplato. Questo ha fatto sì che il primo tempo, chiuso in vantaggio grazie a un colpo di testa di Giroud (14’), sia stato molto aperto, tanto da far venire più di un brivido ai 75mila del Meazza, ma nella ripresa, complice un gol di Krunic subito in apertura (46’), non c’è più stata storia. Giroud ha chiuso il match capitalizzando al meglio una sgroppata dell’imprendibile (e a volte un po’ egoista) Leao (57’), dopodiché è stata pura accademia, con il pubblico a fare la ola e Messias a togliersi lo sfizio di segnare pure il definitivo 4-0 (91’).
Maldini lancia la sfida: “Siamo affamati, negli ottavi saremo la mina vagante”
“Siamo molto contenti, il Milan è un club ambizioso – ha esultato il direttore tecnico Maldini -. Siamo partiti tre anni fa, ci siamo posti dei traguardi e questo è l’anno per ritrovare quella dimensione europea che ci è sempre appartenuta. Non è facile perché siamo ancora molto lontani dal punto di vista economico dalle squadre che stanno dominando, ma negli ottavi saremo una mina vagante. Io sono affamato, mi piace vedere questo stesso spirito anche nella squadra. Lo scudetto dello scorso anno è stato vinto perché tutti hanno dato quel qualcosa in più per superare l’Inter, succederà così anche in Champions”.
Pioli esulta: “Siamo campioni d’Italia, dobbiamo andare più avanti possibile”
“Chi incontreremo incontreremo: siamo campioni d’Italia e dobbiamo andare più avanti possibile – il commento felice di Pioli -. Non dobbiamo avere paura, adesso ci ributtiamo nel campionato perché dobbiamo riprendere la corsa dopo la brutta prestazione di Torino. Sabato avremo un avversario difficile come lo Spezia, dobbiamo stare più vicini possibile al Napoli. Il sorteggio sarà duro ma ho dei giocatori forti e chi troveremo dovrà vedersela con un Milan convinto”.
Juventus – Psg 1-2, i bianconeri perdono ancora ma vanno in Europa League
Clima totalmente diverso a Torino, dove non ci si giocava il pass per gli ottavi bensì la porta secondaria dell’Europa League. La Juve è riuscita a entrarci, ma solo grazie alla roboante vittoria del Benfica sul campo del Maccabi Haifa (6-1, ma il Psg mantiene il primo posto per il maggior numero di gol segnati in trasferta nello scontro diretto coi portoghesi), che le ha permesso di chiudere al terzo posto nel girone. Il cammino resta comunque disastroso, perché mai nella sua storia la Signora aveva fatto così male in Champions, perdendo ben cinque partite su sei, subendo 13 gol e terminando la corsa con la miseria di 3 punti. Certo, ieri aveva di fronte un avversario piuttosto proibitivo, inoltre la lista degli infortunati non consentiva particolari soluzioni: basti pensare che Chiesa ha dovuto tamponare l’assenza di Kean, anche se è stata l’occasione per riassaggiare il prato verde dopo 297 giorni in infermeria. Allegri ha provato a pressare alto il Psg, ma alla prima occasione Mbappé ha ridicolizzato il povero Gatti e portato in vantaggio i suoi con una giocata da applausi (13’), rendendo tutto ancor più difficile. La Signora ha abbozzato una reazione e, pochi minuti prima dell’intervallo, trovato il pari con una zampata di Bonucci (39’). Nella ripresa però, complice una panchina molto più ricca, ecco il gol di Mendes (entrato un minuto prima) a certificare il primo posto del Psg, ma soprattutto l’ennesima sconfitta dei bianconeri, salvati solo dallo straripante Benfica.
Allegri, deluso, pensa già all’Inter: “Buttiamo la nostra rabbia sul campionato”
“Abbiamo perso 5 gare su 6, dobbiamo essere solo arrabbiati anche perché non potremo andare a giocare contro le migliori d’Europa – le parole di Allegri -. La rabbia che abbiamo da questa eliminazione dobbiamo portarcela dietro: ora ci sono tre gare di campionato prima della sosta e domenica ci sarà Juventus-Inter, una partita molto delicata sotto ogni punto di vista. Loro sono una squadra fisica, serve recuperare energie e prepararsi al meglio”.
Nedved duro: “Abbiamo avuto troppi infortuni, durante la sosta faremo riflessioni serie”
“Noi a livello di infortuni stiamo combattendo dall’inizio dell’anno, complessivamente ne abbiamo dodici o tredici e così è difficile, ci dobbiamo fare delle domande serie – l’analisi di Nedved -. Per fortuna il 13 novembre si fermerà il campionato e dobbiamo fare delle valutazioni serie su tutto. In Champions abbiamo perso quasi tutte le partite, è normale uscire, e anche in campionato siamo in ritardo. Valuteremo visto che il campionato si ferma e ripartiremo diversamente, non sto parlando nello specifico di allenatore, società e giocatori, ma qualcosa si è sbagliato di sicuro”.