E adesso è vera bagarre! Il ko della Roma contro la Fiorentina rischia di allargare non poco la corsa Champions, ora davvero priva di certezze. Quest’oggi infatti Inter e Lazio potrebbero rispettivamente scavalcare e agguantare i giallorossi, il tutto con il derby della Capitale alle porte (domenica prossima) e un Milan pronto a dire di nuovo la sua. Merito anzitutto della squadra di Pioli, capace di imporsi all’Olimpico con un secco 2-0 (7’ Benassi, 39’ Simeone) che la porta in piena zona Europa League e che crea diversi problemi a quella di Di Francesco, costretta a leccarsi nuovamente le ferite dopo la batosta di Barcellona. “Non è girato niente, loro hanno fatto 3 tiri e 2 gol – ha sospirato il tecnico giallorosso. – Sono arrabbiato perché abbiamo speso tanto senza portare a casa niente, in questi momenti serve maggior cattiveria a livello mentale, bisogna tenere duro e reagire”.
Il risultato dell’Olimpico regala dunque diverse possibilità alle aspiranti inseguitrici, Inter su tutte. Saranno proprio i nerazzurri i primi a scendere in campo nel lunch match contro il Torino (ore 12.30), in una trasferta che, a questo punto, può rappresentare la svolta della stagione. “Contro di loro ho sempre avuto difficoltà, sono abituati a lottare per tradizione e dunque non sarà facile – l’analisi di Spalletti. – In questo momento però ci siamo ritrovati, mi piace di più allenare l’Inter. Siamo una squadra totale, è una cosa che mi dà gioia”. La voglia di tornare a vincere dopo il pari nel derby è tanta e il tecnico nerazzurro proverà a soddisfarla confermando il solito 4-2-3-1, dunque Handanovic in porta, Cancelo, Miranda, Skriniar e D’Ambrosio in difesa, Gagliardini e Brozovic a centrocampo, Candreva, Rafinha e Perisic alle spalle dell’unica punta Icardi. Tanta voglia di vincere anche per Mazzarri, ex col dente avvelenato: ma il tecnico, oltre alle questioni personali, ha anche motivi di classifica per provare a fermare i nerazzurri (questa, di fatto, è l’ultima chiamata per l’Europa League).
I granata ci proveranno con il 3-4-1-2 già visto con Cagliari e Crotone: Sirigu tra i pali, Burdisso, N’Kolou e Moretti nel reparto arretrato, De Silvestri, Baselli, Obi e Ansaldi in mediana, Ljajic a supporto della coppia d’attacco Iago Falque-Belotti. In serata, a risultati conclusi (Lazio compresa, impegnata alle 18 a Udine), toccherà al Milan, chiamato a battere il Sassuolo a San Siro (ore 20.45) per ritrovare il filo con la vittoria. Se poi questo possa servire a sperare addirittura nella Champions dipenderà anche dagli altri, di certo però i rossoneri non possono sbagliare altrimenti anche l’Europa League tornerebbe a rischio. E poi c’è il contratto di Gattuso da festeggiare, motivo in più per non fallire l’appuntamento di questa sera. “Adesso sento più pressione di prima – le parole del tecnico rossonero. – Fino a quando la matematica non ci condannerà scenderemo sempre in campo per crederci, guai a mollare. Dobbiamo rispettare il Sassuolo, può metterci in difficoltà”.
Il Milan dovrà provarci senza Cahlanoglu (convocato ma non al meglio), il sistema comunque sarà ancora il 4-3-3 con Donnarumma in porta, Calabria, Bonucci, Romagnoli e Rodriguez in difesa, Kessié, Biglia e Bonaventura a centrocampo, Suso, André Silva e Borini in attacco. Consueto 3-5-2 per Iachini, che tenterà il colpaccio con Consigli tra i pali, Dell’Orco, Acerbi e Peluso nel reparto arretrato, Lirola, Missiroli, Sensi, Mazzitelli e Rogerio in mediana a supporto della coppia offensiva Babacar-Politano.