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Champions: il Chelsea travolge la Juve, l’Atalanta spera ancora

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Una disfatta totale e un pareggio salva-vita. Il martedì di Champions ha visto il tracollo della Juventus, massacrata dai campioni d’Europa del Chelsea con un netto 4-0 e un punto interlocutorio, ma preziosissimo, dell’Atalanta, che grazie al 3-3 di Berna mantiene lo Young Boys alle spalle e mette nel mirino il Villarreal, a sua volta sconfitto dal Manchester United. Serata vibrante e ricca di gol, insomma, peccato però che il calcio italiano ne esca molto ridimensionato: se la differenza tra due top team europei, almeno a livello di nome, come Chelsea e Juve è questa, forse sarebbe il caso di rivedere sogni e ambizioni.

I bianconeri erano volati a Londra forti della qualificazione già in cassaforte, oltre della possibilità di potersi accontentare anche del pareggio, il tutto per giocarsi un primo posto che, teoricamente, può valere dei vantaggi in vista degli ottavi. A Stamford Bridge però la Signora s’è sciolta come neve al sole sotto i colpi dei Blues di Tuchel, balzati così meritatamente in testa al Gruppo H con un 4-0 quasi impossibile da ribaltare: a meno che lo Zenit, nel prossimo turno, non fermi i campioni d’Europa, Allegri dovrà accontentarsi del secondo posto. Risultato che, sulla carta, ci può anche stare, ma non così: la Juventus non può e non deve considerare normale uno 0-4 in Champions, nemmeno se di fronte c’è una grande come il Chelsea.

Eppure il tonfo è meritato, perché se si esclude un’occasione di Morata stoppata da Thiago Silva i bianconeri sono stati annichiliti, sia dal punto di vista tecnico che fisico. E dire che il primo tempo, tutto sommato, era stato abbastanza equilibrato, con gli inglesi davanti grazie a un gol (contestato per un tocco di mano di Rudiger, ritenuto involontario) di Chalobah (25’) e la Juve a tentare di fare la sua gara, ovviamente in stile Allegri. Nella ripresa però il Chelsea ha dilagato e la Signora non è stata in grado né di fermarlo né di rispondere. In due minuti gli uomini di Tuchel hanno segnato prima il 2-0 con James (56’), poi il 3 con Hudson-Hodoi (58’) e in pieno recupero si sono tolti pure lo sfizio di servire il poker con Werner (95’), oltre che di rimandare il rientro in campo di Lukaku, risparmiato in vista di sfide più probanti.

“Il Chelsea è una squadra di livello europeo, è campione d’Europa – ha sospirato Allegri – Abbiamo fatto una grande gara all’andata, qui invece abbiamo fatto un buon primo tempo, poi siamo stati puniti nella ripresa. Comunque non sono arrabbiato, però nel secondo tempo dovevamo giocare molto meglio”.

Gara decisamente più combattuta invece a Berna, dove Young Boys e Atalanta se le sono date di santa ragione, regalando(si) una serata al cardiopalma. Considerando la vittoria del Manchester United nell’anticipo col Villarreal (0-2 firmato Ronaldo e Sancho) e, soprattutto, il punteggio di 1-2 fino all’80’ si potrebbe dire che il 3-3 finale stia stretto alla Dea, se non fosse che gli svizzeri sono andati vicini addirittura a vincerla, trasformando così il pari finale in un mezzo successo nerazzurro.

Già, perché arrivati alla penultima giornata conta solo la classifica e quella vede lo United primo e matematicamente qualificato a quota 10, gli spagnoli secondi a 7, i nerazzurri terzi a 6 e lo Young Boys ultimo a 4, il che significa una sola cosa: se Gasperini batte il Villarreal nella sfida di Bergamo vola agli ottavi per il terzo anno consecutivo, in barba al risultato di Old Trafford. Senza la punizione di Muriel all’88’ staremmo facendo discorsi completamente diversi, ragion per cui questo 3-3 ricco di emozioni e colpi di scena dev’essere visto in modo positivo, senza pensare al doppio vantaggio firmato da Zapata (10’) e Palomino (51’) e alla rimonta svizzera con Siebatcheu (39’), Sierro (80’) e Hefti (84’).

“La partita ha vissuto tantissimi episodi, vincerla avrebbe voluto dire avere due risultati utili nell’ultimo scontro, però insomma, dobbiamo accettare questo pareggio – ha ammesso Gasperini – La stavamo anche perdendo, va bene così. Adesso abbiamo grandi possibilità di essere ancora in Europa, ci giocheremo la possibilità di passare il turno sul nostro campo, con il nostro pubblico. Avremmo firmato per arrivare in queste condizioni”.

Ora Juventus e Atalanta archivieranno la Champions in attesa dell’ultima giornata, pronte a sfidarsi nello scontro diretto in campionato di sabato prossimo, questa volta a parti invertite. Sarà la Dea, infatti, a partire avvantaggiata dai 4 punti in più in classifica, il che costringerà i bianconeri a vincere a tutti i costi: di certo però servirà una prestazione molto diversa da ieri sera, altrimenti per Allegri saranno guai grossi.

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