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Champions e retrocessioni: giochi fatti. L’Atalanta delude la Roma. Frosinone in B. Conte verso Napoli

FC Inter

Verdetti definitivi. Il campionato ha chiuso ogni discorso relativo a Europa e salvezza, le uniche due corse ancora aperte, anche se l’ultimo tassello (il Torino nono in Conference) è legato alla finale della Fiorentina contro l’Olympiacos. Mercoledì avremo il quadro definitivo, ma il grosso è tracciato: la Roma andrà in Europa League e la terza a retrocedere è il Frosinone, beffato clamorosamente in pieno recupero. Niente coppe invece per il Napoli, pronto però a ripartire con il colpo Conte, mentre poco da segnalare da Verona-Inter (2-2, Noslin e Suslov per i veneti, doppietta di Arnautovic per i nerazzurri) e Lazio-Sassuolo (1-1, Zaccagni e Viti), se non gol e spettacolo tipici delle sfide di fine stagione.

Corsa Europa: l’Atalanta spegne i sogni della Roma, il Torino si aggrappa alla Fiorentina

Roma e Torino speravano di trovare un’Atalanta con la testa a Dublino e in effetti è stato così, ma non nel senso sperato. La Dea, infatti, ha offerto una prova sulla falsariga della finale di mercoledì, chiudendo la pratica granata in meno di un tempo e, soprattutto, le porte della Champions a De Rossi. Con il 3-0 di ieri i bergamaschi sono balzati al quarto posto e domenica prossima, nel recupero con la Fiorentina, potrebbero addirittura scavalcare la Juve e prendersi il terzo. Ciò significa che la Roma sesta dovrà accontentarsi dell’Europa League proprio come la Lazio, anch’essa qualificata grazie al pari col Sassuolo. La squadra di Gasperini è scesa in campo tonica e fresca, forse perfino stimolata dall’ormai certa permanenza del tecnico fino al 2026, mentre il Toro è parso bloccato e timoroso, per nulla caricato dalla possibilità di andare in Conference. Ne è uscito un 3-0 che sta addirittura stretto alla Dea, visto che oltre ai gol di Scamacca (26’), Lookman (43’) e Pasalic (71’ su rigore), si contano parecchie occasioni e altre due reti annullate al solito scatenato nigeriano. Juric saluta con una sconfitta, ma l’Europa resta possibile: se la Fiorentina vincerà la finale di mercoledì con l’Olympiacos, infatti, il pass per la prossima Conference sarà suo.

Gasperini conferma: “Il Napoli mi ha cercato, ma sono legato all’Atalanta”

“Sono sempre stato molto concentrato sulle partite che doveva fare l’Atalanta, sull’Europa League, sulla Coppa Italia e sul campionato per raggiungere la Champions – ha rivelato Gasperini -. De Laurentiis è tanti anni che fa degli apprezzamenti molto positivi su di me e questo non lo nego, mi fa molto piacere, però credo che alla fine fossi nei suoi pensieri come tanti altri allenatori, poi dopo farà la sua scelta. Io chiaramente sono un allenatore legato all’Atalanta e quindi lo sarò ancora, il Napoli sicuramente farà una grande squadra, di questo sono molto convinto, perché ha già una grossa base e farà anche un bel mercato”.

Napoli fuori dall’Europa dopo 14 anni, ma ADL prepara il colpo Conte

Tutto grazie al Napoli, incapace di battere il Lecce e compiere il sorpasso in classifica: gli azzurri chiudono nel peggiore dei modi una stagione terribile, spezzando la linea con l’Europa che durava da ben 14 anni. Lo 0-0 finale è figlio di una buona dose di sfortuna, alla luce di tre legni (due con Ngonge, uno con Cajuste) e diverse occasioni fallite di poco, anche se va detto che pure i pugliesi ne hanno colpito uno in apertura con Dorgu. I fischi del Maradona certificano un flop che sarebbe rimasto tale a prescindere, ma il popolo azzurro può consolarsi con i rumors di mercato che vedono Conte sempre più vicino. De Laurentiis, sfumata la pista Gasperini, è tornato alla carica sull’ex tecnico del Tottenham, trovando (anche per mancanza di alternative) una certa disponibilità. Le parti non hanno ancora raggiunto un accordo (ballano alcuni bonus sul contratto), ma la sensazione è che lo faranno presto. Il matrimonio converrebbe a tutti: al presidente azzurro, deciso a ripartire con un colpo dei suoi e a Conte, a cui un altro anno fermo non farebbe certo bene. Poi ci sarà da ricostruire una squadra sia negli uomini (Osimhen andrà via e anche Kvaratskhelia e Di Lorenzo sono in bilico) che nel morale, ma l’arrivo di Antonio metterebbe una bella pezza, ridando entusiasmo a una piazza ancora incredula per quanto visto in questa stagione.

Corsa salvezza: Udinese ed Empoli restano in A, il Frosinone retrocede in B

Decisamente più emozionante la serata dedicata alla salvezza, con due partite che hanno regalato colpi di scena fino alla fine. L’ultimo, il più importante, è arrivato da Empoli al minuto 93: il gol di Niang è valso il 2-1 sulla Roma, dunque il sorpasso sul Frosinone, a sua volta sconfitto dall’Udinese nello “spareggio” dello Stirpe. La rete di Davis (76’) aveva già incrinato le certezze di Di Francesco, a quel punto aggrappato solo ed esclusivamente al risultato del Castellani; la Roma sembrava tener botta, anzi in un paio di occasioni è andata vicina alla vittoria, poi però è arrivata la zampata di Niang e il conseguente ribaltone di classifica. Nicola porta così a termine l’ennesima impresa della carriera, mentre Cannavaro tira un bel sospiro di sollievo: salvare l’Udinese è il primo tassello della sua seconda vita calcistica, il contrario di Di Francesco, costretto a fare i conti con un altro flop.

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