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Champions: disastro Juve anche col Benfica. Sorridono Milan e Napoli che domenica si incontrano in campionato

SL Benfica on Twitter

Disastro Juve, questa volta senza giustificazioni. Se la brutta prestazione con la Salernitana, infatti, era stata superata dall’errore del Var, quella contro il Benfica va in archivio senza ombre extra-campo, con una netta sconfitta che compromette il cammino in Champions, oltre che una bella fetta della credibilità di Allegri. La Juventus doveva vincere questo match, o quantomeno non perderlo, invece ha rimediato un 1-2 che sta perfino stretto ai portoghesi, capaci di ribaltare l’iniziale gol di Milik (4’) con un rigore dell’ex interista Joao Mario (43’) e una zampata sotto porta di Neres (55’).

Risultato pesantissimo ai fini della qualificazione visto che il gruppo H è letteralmente spaccato in due: da una parte Psg e Benfica a quota 6 punti, dall’altra Juventus e Maccabi Haifa a zero. Ora la parola crisi, già sul procinto di venir fuori domenica scorsa, è ufficialmente sul tavolo e sotto accusa, oltre al rendimento di alcuni giocatori (Vlahovic su tutti), c’è Massimiliano Allegri, incapace di dare un gioco che vada al di là di qualche scossa nervosa, ma anche una preparazione atletica adeguata al livello.

Lo Stadium ha espresso il suo disappunto con una bordata di fischi, la società per ora tace ma la battuta di Arrivabene in centro a Torino (“lo paghi tu il suo successore?” ha risposto a un tifoso che gli chiedeva la testa del mister) denota un’insoddisfazione sempre più forte.

Allegri: “Non mi sento a rischio, ma è il momento di reagire”

“Non è semplice spiegare quanto è accaduto, ma dopo il 2-1 la gara è finita. e comunque la prestazione sarebbe rimasta brutta anche in caso di pareggio – il pensiero del tecnico livornese -. Non mi sento a rischio, questi momenti fanno parte del calcio, credo sia la prima volta che questa squadra perde due partite di fila in Champions League. Adesso non serve parlare, ma solo lavorare e pensare al campo, alla squadra ho detto che nel calcio questi momenti capitano e bisogna uscirne da collettivo. Se sono preoccupato? Non è il momento di pensare alle preoccupazioni, ma solo a fare i fatti”.

Parole che denotano una discreta dose di autostima, ma che non bastano a placare la rabbia del popolo bianconero, scatenato sia sugli spalti (i fischi a fine partita sono stati assordanti) che sui social, dove #Allegriout è diventato addirittura virale.

Milan e Napoli sorridono con vittoria e primo posto: e domenica c’è lo scontro diretto

Serata decisamente diversa per Milan e Napoli, che conquistano i 3 punti e il primo posto nei rispettivi gironi. I rossoneri hanno battuto a San Siro la Dinamo Zagabria con un bel 3-1, offrendo una prestazione convincente e sfruttando al meglio il passo falso del Chelsea, fermato sul pareggio dal sorprendente Salisburgo. Pioli sale così al comando del gruppo E con 3 punti di vantaggio sugli inglesi, prossimi avversari nel doppio confronto di Stamford Bridge e San Siro, inoltre può preparare con maggior serenità la sfida di domenica contro il Napoli, confortato dall’ennesimo gol di Giroud (45’ su rigore) e da quelli di Saelemaekers (47’) e Pobega (77’).

Pioli: “Se giochiamo così possiamo vincere ovunque”

“È l’ennesimo step positivo di questa squadra, sono soddisfatto, ma credo che si potesse fare meglio giocando con più precisione e non subire gol – il pensiero del tecnico rossonero -. Comunque stiamo lavorando tanto, possiamo crescere e qualcosa posso anche concedere ai miei giocatori. Le prestazioni non sono molto diverse in Italia e in Europa, se giochiamo ad alto livello possiamo vincere ovunque, non dobbiamo fare qualcosa di eccezionale in Champions. Sappiamo fare certe cose e dobbiamo farle bene, poi è chiaro che il livello e l’intensità devono restare sempre alti”.

Spalletti: “Grandissimo risultato, ma guai a esaltarsi”

Grande festa anche per il Napoli, che torna a casa da Ibrox Park con uno 0-3 da stropicciarsi gli occhi. Partita splendida degli azzurri, capaci di segnare 3 gol (Politano, Raspadori e Ndombele) permettendosi addirittura il lusso di fallire un rigore…due volte. Già, perché Zielinski s’è fatto ipnotizzare da McGregor sia sulla prima che sulla seconda trasformazione, decretata dall’arbitro per l’ingresso in area anticipato di Politano. Un brutto colpo, ma non per il Napoli di ieri, troppo superiore ai Rangers per non trovare il modo di sfondare il muro e prendersi il comando del gruppo A.

“Questo è un risultato importantissimo per noi, i ragazzi hanno giocato una grandissima partita – ha esultato Spalletti -. Non dobbiamo esaltarci, ma avevamo ben chiaro dove volevamo portare la partita e non ci siamo distratti. Possiamo parlare della crescita che questa squadra deve fare, in questo senso la reazione dopo il doppio rigore sbagliato è stata importantissima, perché abbiamo continuato a martellare, il che vuol dire che c’è spessore”.

Queste sue belle vittorie fanno da viatico perfetto per domenica, quando Milan e Napoli si sfideranno a San Siro per un faccia a faccia che potrebbe significare primo posto. La Juventus invece deve raccogliere in fretta i cocci: visto lo stato di forma attuale, infatti, anche la trasferta di Monza (ultimo in classifica, ma con il cambio di allenatore appena fatto) fa parecchia paura.

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