Gol, emozioni e tanti, tantissimi brividi. La serata di Champions con Inter e Napoli protagoniste non ha certo tradito le aspettative, regalando due partite ricche di colpi di scena e capovolgimenti di fronte, ma soprattutto una vittoria (2-1 degli azzurri a Braga) e un pareggio (1-1 dei nerazzurri con la Real Sociedad) che valgono oro in chiave qualificazione. Inzaghi e Garcia possono sorridere per i risultati, molto meno per le prestazioni, anche se i punti restano di gran lunga la cosa più importante.
Real Sociedad – Inter 1-1: nerazzurri in grande sofferenza, poi ci pensa Lautaro
Serata complicatissima per l’Inter, il che rende l’1-1 finale di San Sebastiàn decisamente positivo. Per lunghi tratti della gara abbiamo assistito al dominio spagnolo, basato su ritmo, pressing alto e giocate individuali, complice una prestazione sottotono di molti nerazzurri, anche per via delle scelte di Inzaghi. Il tecnico, evidentemente, ha scelto (almeno in questa fase) di privilegiare il campionato, cambiando ben cinque elementi rispetto al derby. Tanti, forse troppi, almeno alla luce di ciò che si è visto per quasi un’ora di gioco, nella quale l’Inter è stata letteralmente surclassata dalla Real Sociedad. Il giovane Asllani ha fatto rimpiangere l’infortunato Calhanoglu più di quanto fosse lecito aspettarsi e lo stesso discorso vale per Arnautovic, molto meno incisivo di Thuram. Va anche detto che a spianare la strada ai baschi è stato un titolarissimo come Bastoni, sciagurato nel perdere palla al limite della propria area e consegnare a Mendez il pass per l’1-0 dopo appena 4’. Il primo tempo nerazzurro è stato brutto e la ripresa è cominciata nella stessa maniera, tanto che solo un miracolo di Sommer ha impedito a Oyarzabal di raddoppiare e, probabilmente, chiudere i giochi. A quel punto Inzaghi è intervenuto inserendo Thuram, Frattesi e Dimarco e l’Inter ha ricominciato a girare, pur senza creare particolari pericoli alla porta di Remiro. Che si è però dovuto arrendere a Lautaro Martinez, bravo e fortunato nel trovarsi al posto giusto per deviare in porta un tiro sbilenco di Frattesi e segnare il preziosissimo 1-1.
Inzaghi: “Buon risultato dopo un’ora di sofferenza. Troppi cambi? Ho bisogno di tutti”
“Avevo previsto le difficoltà contro un avversario di valore – l’analisi di Inzaghi -. Siamo stati bravi perché per un’ora abbiamo sofferto, ma siamo rimasti in partita e nel finale, dopo aver pareggiato, volevamo addirittura vincerla: comunque abbiamo toccato con mano quello che avevo detto alla vigilia sulla Real Sociedad. Se ho fatto troppi cambi? Dopo è sempre facile parlare, sinceramente avrei voluto farne anche qualcuno in più. I ragazzi hanno giocato tanto e ci sono state anche le nazionali, le energie vengono meno e farò sempre così, ho una rosa lunga e devo sfruttarla a dovere”.
Braga – Napoli 1-2: gli azzurri vincono (su autogol), ma che sofferenza nel finale!
Bottino pieno invece per il Napoli, tornato da Braga con 3 punti pesantissimi in chiave qualificazione. Ma la vittoria, l’unica italiana in questi due giorni di Champions, non basta per cancellare le perplessità sugli azzurri, apparsi nuovamente lontani parenti dell’armata tricolore dello scorso anno. A colpire in negativo, oltre a un gioco troppo legato alle individualità, è la tenuta fisica, visto l’ennesimo calo nella ripresa, a fronte di un primo tempo giocato invece piuttosto bene. La squadra di Garcia ha avuto il torto di non andare oltre alla rete di Di Lorenzo, peraltro arrivata in pieno recupero, nonostante le tantissime occasioni avute da Osimhen (un palo e una traversa) e dallo stesso capitano azzurro (palo pure per lui). Un paio di gol avrebbero indirizzato la partita, rimasta invece in bilico per la gioia del Braga, capace di crescere alla distanza e guadagnare metri preziosi verso la porta di Meret. E così, dopo altri errori sotto porta (Zielinski su tutti), è arrivato il colpo di testa di Bruma (84’) a far esplodere l’Estadio Municipal, per un beffardo 1-1 che avrebbe lasciato un bel segno su Garcia: il tecnico, infatti, aveva nuovamente sostituito Kvaratskhelia, confermando lo scarso feeling tra i due. All’88’ però ecco l’episodio fortunato, vale a dire la clamorosa autorete di Niakaté per il nuovo vantaggio azzurro. Tutto finito? Nemmeno per sogno. Il Braga s’è messo a caricare come un toro e il Napoli, tutt’altro che ermetico là dietro, ha ballato neanche fosse una barca in mezzo all’oceano, salvando i 3 punti solo grazie al palo colpito da Pizzi in pieno recupero (94’). Vittoria importante, ci mancherebbe, ma la sensazione di solidità della scorsa stagione è solo un lontano ricordo.
Garcia: “Dovevamo chiuderla prima, ma vincere in trasferta è difficile e noi ci siamo riusciti”
“È difficile vincere in Champions fuori casa e noi l’abbiamo fatto – ha puntualizzato Garcia -. Diciamo che abbiamo fatto un gol e mezzo, però questi cross forti dal fondo sono qualcosa su cui lavoriamo molto. Lo spirito è stato buono, sicuramente l’aspetto negativo è che non siamo stati in grado di metterci al riparo prima: con il secondo gol saremmo stati tranquilli, senza essere a portata dell’avversario, ad ogni modo siamo in testa alla classifica e siamo contenti. Kvaratskhelia? Ha bisogno di giocare e ritrovare il ritmo partita, ma ha anche fatto il cross da cui è nato il primo gol”.