Il tira e molla sul Ceta, l’importante accordo commerciale tra l’Unione europea e il Canada, è avviato ad un lieto fine che stamattina, quando il premier Trudeau aveva cancellato il suo viaggio a Bruxelles, sembrava lontanissimo. La regione belga della Vallonia, che con il suo “no” stava bloccando un’intesa da 12 miliardi di scambi, ha dato finalmente il suo via libera all’intesa, che comunque non potrà essere firmata oggi, anche se un nuovo summit verrà con tutta probabilità organizzato nei prossimi giorni.
Ad annunciare l’accordo raggiunto è stato il premier belga Michel. L’intesa dovrà, poi, essere inviata all’Ue e ai Parlamenti delle diverse ragioni belghe, che si esprimeranno entro venerdì a mezzanotte. Affinchè il governo belga possa firmare è, infatti, necessaria l’approvazione da parte di tutte le regioni.
Anche se non può ancora essere considerato cosa fatta, visto che l’intesa deve essere approvata dai paesi Ue, l’accordo sembra essere instradato verso il successo. Sembrano risolti i nodi da sciogliere con la Vallonia, relativi ai timori della Regione sulla corte di arbitrato, chiamata a risolvere le controversie tra Stato e imprese e sulla riduzione della sovranità nazionale, di fronte ad un trattato internazionale di tale importanza.
Nonostante la vicenda sia, dunque, avviata verso il lieto fine, sembra comunque destinata ad alimentare discussioni e ragionamenti sui meccanismi della politica commerciale dell’Unione che, a quanto pare, può essere bloccata e indebolita dal “no” di una regione abitata da 3,5 milioni di persone.