Proviamo a pensare al nostro cervello come a un compagno di viaggio: preferiamo averlo attento, spigliato, reattivo, positivo, oppure lo vogliamo goffo, smemorato, che non riesce a parlare? Gli studi più recenti hanno individuato ambiti di influenza e tecniche di specializzazione, la cui conoscenza e applicazione consentono di rendere il cervello e la mente il più possibile brillanti, il più a lungo possibile. Lo dice il professor Giuseppe Iannoccari, presidente dell’Associazione Assomensana e docente all’Università Statale di Milano, che da anni si occupa dello sviluppo e del potenziamento delle attività mentali. Assomensana ha organizzato per il prossimo 20 settembre un convegno scientifico: con un panel di 14 specialisti esplora gli aspetti ritenuti determinanti in questo tema. Nella stessa occasione verrà dato il via alla Settimana di Prevenzione dell’Invecchiamento Mentale in tutta l’Italia festeggiando il suo 20° compleanno e a un Camper Tour contro il declino dell’intelletto.
Il professor Iannoccari è ospite ogni domenica su Firstonline con la proposta di esercizi scientifici per tenere allenate le varie abilità mentali.
Professor Iannoccari, nel convegno organizzato da Assomensana si parlerà di longevità della mente e del cervello attraverso vari aspetti ritenuti determinanti. Quali sono questi aspetti chiave per la buona salute e l’efficienza del nostro cervello?
In un contesto in cui la speranza di vita si allunga progressivamente, il convegno esplorerà il tema della longevità della mente e del cervello attraverso vari aspetti ritenuti determinanti come l’alimentazione, l’attività fisica, il sonno, la socializzazione e la stimolazione cognitiva: tutti fattori che possono svolgere un ruolo protettivo contro il declino cognitivo e le malattie neuro-degenerative. Il convegno avrà 14 relatori che si occuperanno di longevità sostenibile in modo interdisciplinare.
A volte si dà per scontato un ralletamento o una distorsione delle abilità mentali con l’età, come fossero ineluttabili. Si può invece contrastare il declino cognitivo?
E’ proprio l’obiettivo di Assomensana: togliere anni all’età della mente. Abbiamo verificato come le persone si preoccupano e si occupano dell’invecchiamento fisico. Invece trascurano o non sono sufficientemente informate dell’invecchiamento del cervello, rassegnandosi al rallentamento o addirittura alla perdita di funzioni mentali.
Si può quindi agire per migliorare la situazione? In che modo?
Il deterioramento cognitivo si può e si deve prevenire, a qualsiasi età. Nel corso del convegno neuropsicologi ed esperti lo dimostreranno. Solo intervenendo nei tempi e nei modi opportuni, possiamo scongiurare deficit mentali e assicurarci di invecchiare bene. Non bisogna accettare come una fatalità il declino della mente, ma è indispensabile mantenere in buono stato le capacità cerebrali con esercizi mentali, alimentazione adeguata e movimento regolare, che migliorano l’abilità, la flessibilità e le prestazioni del “muscolo cervello“.
In che modo l’alimentazione incide sulle abilità mentali?
Un solo esempio per tutti: i dolci generano un picco glicemico che altera l’equilibrio cerebrale fisico e porta a esprimere impulsi meno controllabili, come ad esempio accessi di ira o comportamenti esagerati.
E la socializzazione? Quanto incide sul benessere della mente?
Intrattenere relazioni interpersonali è fondamentale per mantenere in salute il cervello: chi ha una buona rete sociale è protetto dal deperimentoo cognitivo e, anzi, le facoltà mentali migliorano. Al comtrario la solitudine fa danni incredibili. C’è una grande correlaine tra deficit relazionale e deficit cognitivo. Così come c’è relazione tra pensiero positivo e salute: è stato dimostatto che il pensiero pootivo abbatte del 50% le infezioni, del 39% gli ictus, del 38% le infezioni polmnari e del 16 le patologie tumorali. Inoltre, il prendersi cura della propria mente ha anche una valenza sociale, dal momento che il calo cognitivo compromette la qualità della vita del singolo, ma comporta anche elevati costi per la società.
Nella pratrica, che cosa si può fare per migliorare le prestazioni cerebrali?
In base a molti studi, è emerso che fare esercizi di tipo cognitivo è la strada per manetenere il cervello allenato e in forma. Anche l’autorevole rivista sceintifica Lancet ha detto che il traning cognitivo è utile come prevenzione della demenza. Il cervello è come un qualsiasi muscolo: se non viene esercitato, in tutte le sue parti, anche in quelle meno utilizzate, finisce per indebolirsi ed essere meno performante. A volte si hanno problemi di concentrazione, di linguaggio poco sciolto, di memoria che incespica. Tutti vorremmo prestazioni mentali più efficaci ed efficienti, sempre pronte per supportarci in ogni situazione. Gli esercizi che proponiamo nei corsi di Ginnastica Mentale in collaborazione con FIRSTonline non sono semplici giochi, anche se sono divertenti, ma veri e propri strumenti scientifici per mantenere a un livello ottimale l’agilità, la flessibilità e le prestazioni del cervello.
Bisogna avere un certo livello culturale per poterli eseguire?
Assolitamete no. Sono stati ideati per essere svolti da tutti, senza riferimenti culturali, come invece, per esempio, fanno le parole crociate: se non ricordo il nome di quel pittore non vado avanti. I nostri sono esercizi culture free, tutti li possono fare.
Chi ha eseguito gli esercizi è migliorato?
Assomensana svolge da 20 anni i corsi di Ginnastica Mentale in oltre 60 Comuni italiani e spagnoli. All’inizio facciamo un test e un’altro lo facciamo alla fine di ciascun corso: il miglioramento è incredibile. Soprattutto nelle aree che riguardano il ragionamento, la logica, la fluenza verbale, la concentrazione, ecc. Abbiamo una persona di 73 anni che fa i corsi da noi da 20 anni: le sue abilità mentali sono nettamente migliori a 73 anni rispetto a quelle che aveva a 53 anni.
Venerdì si terrà il convegno di Assomensana. E’ un convegno scientifico? Oppure è aperto anche al pubblico generalista?
E’ un convegno di stampo prettamente scientifico, ma gli argomenti trattati sono di interesse di tutti. Il congresso si avvale tra l’altro inoltre della preziosa partnership scientifica instaurata da Assomensana con AIMF HEALTH -Associazione Italiana di Medicina Funzionale – società scientifica riconosciuta dal Ministero della Salute.
Che cosa studia la medicina funazionale?
La AIMF apporta la sua esperienza con la visione sistemica delle patologie. Ida Ferrara, presidente di AIMF Health la definisce così: “La metodologia della Medicina Funzionale insegna a cercare le cause che sottendono alle patologie considerando l’organismo un sistema complesso simile a una rete web plasmata dalla linea del tempo ed interdipendente con le abitudini, gli stili di vita, l’ambiente, le attitudini e il modo di pensare e confrontarsi con la realtà di ogni giorno di ogni singolo individuo”.
Anche quest’anno organizzerete la settimana della prevenzione. Che cos’è e come funziona?
Dal 23 al 28 settembre, Assomensana ha in programma la XVII edizione della Settimana di Prevenzione dell’Invecchiamento Mentale (SPIM) che consente a ogni italiano di controllare e migliorare gratuitamente le proprie performance cognitive. In varie località d’Italia, previa prenotazione gratuita nel sito di Assomensana , le persone potranno usufruire della consulenza di psicologi, neurologi, geriatri e altri esperti che le sottoporranno a un check-up neuropsicologico per verificarne le capacità intellettive.
In pratica, il check-up dura circa 40 minuti e al partecipante viene somministrata una serie di test composti da esercizi cognitivi. Al termine della prova, il soggetto otterrà il suo profilo neuropsicologico, con le indicazioni per correggere eventuali punti deboli e per rafforzare le facoltà mentali con strategie mirate. Qui per prenotare il check-up
Quali attività cognitive verranno valutate?
Nello specifico, lo specialista valuterà le principali attività cognitive, come memoria, attenzione, concentrazione e linguaggio, eccetera e fornirà informazioni e suggerimenti per mantenerle in forma a lungo, ad esempio con la nostra esclusiva Ginnastica Mentale.
Che cos’è il camper Tour?
La settimana di prevenzioone (la SPIM) si arricchisce del Camper Tour, un viaggio in 10 città con un camper brandizzato per portare simbolicamente il messaggio che si può mantenere la mente in forma a tutte le età.
I progetti di prevenzione di Assomensana hanno ricevuto l’apprezzamento del Professor Silvio Garattini che, per l’occasione, ha rilasciato una video-intervista di supporto alle iniziative di Assomensana.
Per approfondimenti, quale dei suoi libri consiglia per migliorare l’attività cerebrale?
Il più adatto è il mio recente libro “I 10 pilastri per un cervello efficiente”, FrancoAngeli Editore. Ma anche il libro “Strategica-Mente” scritto con Nicoletta Carbone, edizioni Il Sole 24 Ore.
Il Congresso si tiene 20 settembre, a Milano, al Centro Congressi Melià, in via Masaccio 19. Registrazione qui