Ancora un anno nero per le imprese italiane. La crisi continua a mietere vittime: il 2013, infatti, ha registrato il record negativo di chiusure con oltre 110mila aziende, il 7,3% in più rispetto al 2012. A comunicarlo è il report trimestrale di Cerved sul fenomeno dei fallimenti, delle procedure concorsuali non fallimentari e delle chiusure volontarie.
Rispetto al 2012, i concordati preventivi sono aumentati del 103% e tutte le procedure in questione hanno toccato i loro livelli massimi dal 2001: fallimenti, procedure non fallimentari e liquidazioni volontarie.
“Nel corso dell’ultimo trimestre – ha commentato l’ad di Cerved Gianandrea De Bernardis -sono entrate in procedura fallimentare oltre 4mila aziende: il 10,4% in più rispetto allo stesso trimestre dell´anno precedente, portando così il dato complessivo dell´intero anno a quota 14mila e superando abbondantemente il record negativo registrato nel 2013 (+12%). Dobbiamo purtroppo constatare che l´anno appena conclusosi si distingue per il più alto numero di fallimenti dall´inizio della serie storica osservata, ossia 2001”.
