Per un leader politico come Giuseppe Conte che, quand’era premier, introdusse due riforme a dir poco controverse come il Superbonus e il Reddito di cittadinanza non è facile sedurre gli imprenditori. E difatti domenica la diffidenza della platea del Forum Ambrosetti a Cernobbio verso l’intervento a distanza del capo del Movimento Cinque Stelle si toccava con mano. Molto meglio è andata agli altri due politici che si sono direttamente presentati a Villa d’Este come la segretaria del Pd, Elly Schlein, e il leaded di Azione, Carlo Calenda.
Ma cosa c’è in Conte che non piace agli imprenditori e agli uomini di finanza presenti al Forum Ambrosetti? In primo luogo la sua linea, a dir poco, ambigua e per certi aspetti filo-Putin sull’Ucraina al quale il leader dei Cinque Stelle vorrebbe impedire l’uso di armi a lungo raggio in territorio russo per contrastare l’offensiva di missili e droni di Mosca che sta distruggendo Kiev e l’Ucraina. Poi c’è la politica economica immaginata da Conte con un’estensione dl congedo parentale, il No al nucleare e il rilancio della tassa extraprofitti. “Se il Governo desse retta a Conte – è la confessione di un imprenditore presente a Cernobbio raccolta da “la Repubblica” – l’Italia si troverebbe d’incanto con un deficit pubblico superiore al 10% del Pil”. Insomma, se incontri Conte, lo eviti. Ecco perché lui a Cernobbio non va e al Forum Ambrosetti preferisce parlare da remoto,