Le tensioni geo politiche che riguardano la Crimea potrebbero incidere globalmente sulla fiducia dei consumatori e delle imprese e sugli scambi commerciali con ripercussioni più importanti per il settore del Made in Italy. A sostenerlo è il Centro Studi di Confindustria, nell’analisi mensile diffusa oggi.
Gli industriali segnalano che Mosca è diventata un partner commerciale e strategico con 111 miliardi di importazioni dalla Ue nel 2013 di cui 11 dall’Italia. Un terzo dell’import russo dal nostro Paese, si legge in “Congiuntura Flash”, è riconducibile a beni di consumo come calzature, mobili e abiti da donna: tutti i settori del Made in Italy più esposti a eventuali escalation delle sanzioni che l’Unione europea potrebbe assumere nei confronti della Russia.