Cementir vende le attività italiane a HeidelbergCement, del gruppo Italcementi, per 315 milioni. L’annuncio è di questa mattina, mercoledì 19 settembre, ma i rumors della notizia circolavano in Borsa tanto che il titolo Cementir ha realizzato grossi rialzi al listino sin da lunedì quando le azioni Cementir sono balzate del 7%, un rally proseguito martedì con + 6,9% ai massimi da inizio d’anno a 6,7 euro. Dopo l’aprtura in Piazza Affari il titolo è fra i più acquistati, sopra 7,2 euro in rialzo del 6,74%. Sale anche Buzzi-Unicem che, il +5,3%, guida i rialzi delle Blue Chips.
Cementir cede tutte le attività italiane a Italcementi (gruppo HeidelbergCement) per 315 milioni. L’annuncio, a sorpresa, della società del gruppo Caltagirone spiega che la vendita riguarda il 100% di Cementir Italia incluse le controllate Cementir Sacci e Betontir.
“A seguito di questa operazione – spiega Francesco Caltagirone jr, presidente e amministratore delegato di Cementir Holding – l’indebitamento finanziario netto del gruppo a fine 2018 sarà prossimo a 0,5 volte il margine operativo lordo. Questo ci darà la possibilità di cogliere altre opportunità che si dovessero presentare in futuro, così come accaduto negli ultimi dodici mesi”. L’intenzione dunque sembra essere quella di procedere con nuove acquisizioni.
L’attività di Cementir Italia comprende 5 impianti di cemento a ciclo completo e 2 centri di macinazione di cemento, così come il network di terminali e le centrali di calcestruzzo in Italia. Il controvalore della transazione (enterprise value), aggiunge la nota, è di 315 milioni su base “cash and debt-free”. L’operazione, si aggiunge, è condizionata all’autorizzazione da parte dell’Antitrust e il closing è previsto per l’inizio del 2018. Nel 2016 i ricavi pro-forma delle vendite del gruppo Cementir Italia sono stati pari a 136 milioni (considerando Cementir Sacci per 12 mesi in realta’ acquisita a fine luglio 2016)
L’idea di vendere tutte le attività italiane, osserva Radiocor, forse era già in maturazione in aprile, quando in occasione dell’assemblea di bilancio Cementir, Caltagirone jr lamentò la lentezza del processo di concentrazione in Italia, un mercato “con una capacità produttiva di 40 milioni di tonnellate e una domanda stabile di 19 milioni” disse. ‘La parola d’ordine in Italia per il cemento – aggiunse Caltagirone parlando con i cronisti in quell’occasione – è oggi diversificare all’estero e il tempo non sarà breve”. Le attività italiane pesano per circa il 12% sui ricavi del gruppo.