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Cellulari, importanti riduzioni alle tariffe per chiamate da fisso a mobile

L’Agcom ha accolto le richieste che da mesi arrivavano da parte della Commissione Europea. Un forte riduzione delle tariffe per le chiamate verso i cellulari da operatore fisso, che vedrà per il 2013 scendere queste entro la soglia dei 98 cent per minuto – Ottimista Telecom Italia – Vodafone e Wind: “A trarne vantaggio saranno solo gli operatori fissi”

Cellulari, importanti riduzioni alle tariffe per chiamate da fisso a mobile

Ieri l’Autorità garante delle Comunicazioni (Agcom) ha preso la decisione di ridurre le tariffe di terminazione mobile. In breve, si tratta di quanto un operatore di rete fissa paga ogni qualvolta un proprio utente chiama un numero di cellulare. E’ un pedaggio versato all’operatore di rete mobile e in parte ribaltato sul costo della chiamata.
Da mesi la Commissione Europea faceva pressione affinché fosse presa questa decisione, che secondo loro porterebbe a un vantaggio per gli utenti e migliorerebbe la concorrenza.

L’obiettivo è una soglia massima di 98 centesimi al minuto, inizialmente prevista per il 2015 ma la Commissione ha chiesto di accelerare. Così la terminazione incassata da Telecom Italia, Vodafone e Wind scenderà a 2,50 cent al minuto dal primo luglio 2012 (dagli attuali 5,30); a 1,50 dal primo gennaio 2013 e a 98 cent dal primo luglio 2013. H3G (3 Italia) scenderà rispettivamente a 3,50, 1,70 e 98 cent. Si è associato a questa richiesta anche l’Antitrust italiano.

Sono favorevoli ma ritengono che ci si sia mossi troppo tardi Marco Pierani, responsabile dei rapporti istituzionali per Altroconsumo e il commissario Nicola D’Angelo, uno dei componenti di Agcom, che di conseguenza si è astenuto dalla votazione in merito a tale decisione, che ieri è passata con sei voti su nove.

Si dibatte su chi sarà realmente a trarre vantaggio da questa riduzione delle tariffe. Gli operatori mobili Vodafone e Wind, ritengono che a beneficiarne saranno solo gli operatori fissi e non gli utenti e che questa riduzione di entrate comprometterà i loro progetti d’investimento nell’innovazione. Opposto il parere di Telecom Italia che guarda positivamente a questa decisione, promettendo di mantenere costanti i propri investimenti nella ricerca e assicura importanti sgravi nella bolletta.

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