Salgono ricavi ed ebitda, si riducono perdite. Questo il 2019 di Cellnex, società spagnola delle torri guidata da Tobias Martinez e presieduta da Franco Bernabé.
La società ha registrato ricavi in crescita del 15% da 901 a 1,035 miliardi di euro grazie soprattutto al contributo derivante dai servizi di infrastrutture per operatori di Tlc mobili che contano per il 67,5% sui ricavi totali con 699 milioni. L’ebitda è aumentato del 16% a 686 milioni da 591 milioni. Dal punto di vista geografico, Cellnex sottolinea che il 51% dei ricavi e il 60% dell’ebitda sono generati fuori dal mercato spagnolo e che l’Italia è il secondo mercato più importante con il 26% dei ricavi del gruppo.
La perdita netta è diminuita dai 15 milioni del 2018 ai 9 milioni del 2019 e include “l’effetto dei principali ammortamenti (+24,3% sul 2018) e dei costi finanziari (+32,2%) associati alla crescita del gruppo e il conseguente aumento del perimetro”, spiega Cellnex in una nota in cui specifica anche che lo stato dell’arte è “coerente con il momento di forte crescita che il gruppo sta vivendo, e pertanto, ci si aspetta che il gruppo continui a riportare un risultato contabile negativo nei prossimi trimestri”, indica la nota.
Il debito netto al 31 dicembre è stato di 3,938 miliardi di euro dai 3,1 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente, mentre gli investimenti sono arrivati a quota 4 miliardi di euro, gran parte dei quali destinati alla generazione di nuovi ricavi, come l’introduzione di nuovi asset in Francia, Italia, Svizzera, Spagna, Regno Unito e Irlanda. A febbraio 2020 Cellnex conta con una liquidità disponibile (tesoreria e debito non stanziato) di 6,100 miliardi di euro. Il cash flow libero ricorrente è salito a 350 milioni di euro da 305 milioni.
Cellnex migliorato le sue previsioni per l’esercizio 2020 con un ebitda che si attesterebbe tra i 1,065 e 1,085 miliardi e una crescita del flusso di cassa libera ricorrente superiore al 50%. Il cda ha inoltre approvato la politica dei dividendi per il periodo 2020-2022, che viene mantenuta ad un aumento annuo del 10%.
Soddisfatto il presidente Franco Bernabé che sottolinea come il 2019 sia stato un anno di trasformazioni che ha marcato un enorme progresso in termini di dimensione e un salto qualitativo per il consolidamento della posizione del gruppo sui suoi mercati chiave. Inoltre, abbiamo ulteriormente ampliato la nostra presenza geografica in Europa con l’incorporazione di due nuovi paesi, Irlanda e Portogallo”.
Il ceo di Cellnex Tobias Martinez ha sottolineato come “la società abbia superato gli obiettivi stabiliti all’inizio dell’anno come indicano tutti i principali dati e indicatori chiave”. Il 2019 – ha continuato – ha registrato “due aumenti di capitale per un ammontare di 3,7 miliardi di euro, impegni di investimenti per circa 8 miliardi per una azienda di 1 miliardo di ricavi, una rivalutazione del 95% in Borsa”.
Le parole di Bernabé vengono confermate dai dati. Al 31 dicembre Cellnex contava su un totale di 36.471 siti operativi (9.794 in Spagna, 10.121 in Italia, 9.192 in Francia, 921 nei Paesi Bassi, 608 nel Regno Unito, 565 in Irlanda e 5.270 in Svizzera), a cui si aggiungono 1.995 nodi (DAS e Small Cells, +25% sul 2018).
Cellnex ha annunciato infine di aver firmato un accordo con Bouygues Telecom per realizzare e operare una rete di fibra ottica in Francia con l’obiettivo di accelerare la diffusione del 5G. L’investimento previsto al 2027 raggiunge 1 miliardo di euro, per implementare una rete di 31.500 km che collegherà “torri di telecomunicazioni, di cui 5.000 di Cellnex, con la rete di ‘Central’ e ‘Metropolitan offices’ destinati a ospitare i centri di elaborazione dei dati”. L’accordo prevede anche la creazione di circa 90 nuovi “metropolitan offices”, che si aggiungono ai 150 centri stabiliti con Bouygues Telecom nel dicembre 2018 (88) e nel febbraio 2019 (62). Dopo aver installato la rete e i “metropolitan offices”, l’ebitda generato dalla società congiunta, creata dalle due società, si attesterà a 80 milioni di euro.
“La nostra principale priorità è crescere negli otto Paesi in cui siamo già presenti”, ha detto Martinez nel corso della conferenza stampa sui conti in merito ai progetti di espansione del gruppo. “Abbiamo l’ambizione di essere in tutti i paesi europei. Mi piacerebbe certo stare in Germania come mi piacerebbe avere opportunità nei Paesi nordici. Ma prima di tutto questo, vogliamo continuare a crescere nei Paesi dove già siamo presenti: Portogallo, Irlanda, Spagna, Italia, Francia Svizzera. Olanda e Regno Unito”, ha aggiunto il ceo,