Il Cda di Cassa Depositi e Prestiti ha approvato il piano industriale 2016-2020 nell’ambito del quale verranno stanziati 160 miliardi di risorse per supportare la crescita dell’Italia.
“Non ho mai visto come in questo momento interesse per la ‘carta’ italiana da parte degli investitori, quindi dobbiamo approfittarne”, ha sottolineato il presidente di Cdp Claudio Costamagna nel presentare il nuvo piano. In aggiunta al suo pacchetto di finanziamenti, grazie allo status di Istituto nazionale di promozione, la Cdp sarà in grado di attrarre altri 100 miliardi, nazionali ed esteri, pubblici e privati.
I 100 miliardi ulteriori saranno principalmente generati da tre fonti: l’accesso alle risorse messe a disposizione da Ue e Bei, anche nel quadro del piano Juncker; i co-finanziamenti con altri intermediari finanziari, incluse le altre “National Promotional Institution” e l’attrazione di capitali di investitori istituzionali privati internazionali e italiani sotto forma d’interventi stabili.
IL PIANO – Scendendo nel dettaglio il piano industriale prevede 117 miliardi di euro per sostenere le imprese, una cifra che rappresenta il 73% in più rispetto a quanto stanziato nel quinquennio precedente. Le aziende saranno anche supportate in tutte le fasi del loro ciclo di vita con interventi su venture capital, innovazione e sviluppo, internazionalizzazione e rilancio.
Ulteriori 15 miliardi saranno destinati al supporto degli enti pubblici e al rafforzamento della rete territoriale, allo scopo di contrastare i limiti posti dal Patto di Stabilità Interno. “Cdp da un lato confermerà il proprio ruolo di primo finanziatore degli enti, dall’altro svilupperà strumenti complementari ai classici mutui, quali la valorizzazione degli asset immobiliari e delle partecipazioni nelle utilities e l’ottimizzazione della gestione e dell’utilizzo dei fondi strutturali Ue. Il gruppo, infine, supporterà il rilancio della Cooperazione internazionale”.
Sul fronte della valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, il Piano prevede lo sviluppo del mercato immobiliare italiano attraverso il ruolo di principale operatore del social and affordable housing e processi di riqualificazione e sviluppo in aree strategiche. L’azione riguarderà anche il turismo, attraverso la valorizzazione delle strutture recettive da realizzare con la creazione di un veicolo di investimento ad hoc. Complessivamente sono previste risorse per 3,8 miliardi (+110% rispetto a quanto fatto nel quinquennio precedente). In coerenza col Piano, Cdp rafforzerà la governance e una maggiore presenza sul territorio.
METROWEB – “Telecom e Metroweb sono ancora al lavoro sul piano industriale per vedere se ha senso un’infrastruttura che coprirebbe 250 Comuni, non abbiamo visto risultati finali ma sembra che siano positivi. Se verificheremo la bontà del piano industriale, vedremo, ci siederemo al tavolo, potrebbe esserci un intervento sulla struttura azionaria o anche no”. E’ intervenuto anche sulla vicenda Metroweb il presidente di Cdp Claudio Costamagna, ricordando gli obiettivi: “I nostri obiettivi sono due: favorire al massimo gli operatori per sviluppare il piano del Governo sulla banda ultralarga e valorizzare la nostra partecipazione in Metroweb. Parliamo con tutti gli operatori: Telecom, Vodafone, Wind ed Enel per capire quale struttura possiamo mettere a disposizione e quali competenze di Metroweb e di Cdp”. Martedì prossimo sono in vista incontri con Vodafone e Wind