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Cdp: Fondazioni pronte a conversione, ma Verona studia causa

Tutto pronto per la conversione da parte delle Fondazioni azioniste privilegiate di Cassa depositi e prestiti. Si è chiusa la finestra per esercitare il recesso e, secondo quanto risulta a Radiocor, non ci saranno altre defezioni rispetto a quelle della Fondazione CariVerona e dell’ente di Tortona, che lasciano così dopo dieci anni l’azionariato di via Goito. 

Verona però, secondo fonti finanziarie, sta studiando un’azione legale contro il valore di 6,29 euro per azione che le sarà riconosciuto, nettamente inferiore a quello pagato all’epoca della trasformazione della Cdp in spa e che le farà perdere oltre il 30% dell’investimento iniziale (pari a 90 milioni). 

Le altre Fondazioni sono pronte, intanto, alla risalita pattuita con il Tesoro verso la quota del 20% del capitale ordinario. Alcune, tra cui le big Cariplo e Compagnia di Sanpaolo, sono pronte anche ad arrotondare le rispettive quote in sostituzione della Fondazione di Trento che ha una partecipazione importante ma è in difficoltà, per limiti statutari, ad aumentare l’impegno economico nella Cdp post conversione.

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Categories: Finanza e Mercati