In occasione dell’insediamento della nuova Commissione Europea, l’Associazione delle Casse di depositi e prestiti europee (Elti) ha presentato un appello congiunto per rinnovare e potenziare il programma InvestEu. Sotto la guida di Dario Scannapieco, amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti (Cdp) e presidente di Elti, i principali istituti finanziari europei di promozione propongono un obiettivo ambizioso: mobilitare risorse pubbliche e private per sostenere infrastrutture, innovazione e sostenibilità.
L’appello, sostenuto da 19 amministratori delegati di istituti nazionali di promozione, si inserisce nel quadro delle politiche di investimento europee delineate dal recente report di Mario Draghi, che ha identificato un fabbisogno annuale di 800 miliardi di euro per garantire la competitività dell’Unione.
Elti: i pilastri di InvestEu 2.0
Il documento sottoscritto da Elti evidenzia tre priorità per ottimizzare l’impatto della finanza pubblica:
- Accesso diretto ai fondi Ue per le banche nazionali di promozione
- Strumenti finanziari innovativi per massimizzare l’effetto leva degli investimenti pubblici
- Semplificazione delle procedure, rendendo più efficiente la gestione dei progetti
Con un bilancio complessivo di 2.800 miliardi di euro e impegni annuali di 300 miliardi, di cui 125 destinati alla finanza sostenibile, Elti, che include oggi 33 istituzioni finanziarie di oltre 20 Paesi europei, può rappresentare un attore chiave per il futuro economico e sociale dell’Europa.
Elti: il testo della lettera congiunta
“In qualità di amministratori delegati delle Banche e istituti nazionali di promozione (Npbi) e delle Istituzioni Finanziarie Internazionali d’Europa, nonché come membri dell’Associazione europea degli investitori a lungo termine (Elti), siamo pronti a intensificare i nostri sforzi per rafforzare la competitività europea.
Con un totale combinato delle attività pari a € 2,8 trilioni nel 2023 e impegni annuali di quasi € 300 miliardi, di cui € 125 miliardi dedicati alla finanza sostenibile, svolgiamo un ruolo cruciale nella mobilitazione di risorse aggiuntive, pubbliche e private, per l’economia europea.
Serviamo come fonti significative di finanziamenti a lungo termine a livello nazionale, dove siamo nella posizione migliore per supportare direttamente progetti locali, in linea con le priorità europee, spesso rischiosi e di piccola o media scala. Siamo altrettanto impegnati a livello europeo, collaborando su iniziative paneuropee in settori strategici chiave. Lo facciamo spesso grazie alla consolidata partnership con la Commissione Europea, operando come Partner Esecutivi e intermediari per l’impiego dei fondi dei principali programmi d’investimento dell’Ue.
Il rapporto Draghi identifica un fabbisogno di investimenti annuali di €800 miliardi per ripristinare la competitività europea e incoraggia le Npbi a coordinare ulteriormente i propri sforzi, incrementare le loro attività e prendere decisioni di finanziamento più audaci. In tal senso, siamo in grado di fornire un contributo significativo se si verificano le giuste condizioni.
Per ampliare la loro capacità d’azione e finanziare progetti più rischiosi, le Npbi necessitano di accesso diretto a garanzie di bilancio, come per esempio attualmente previsto dalla Commissione europea nell’ambito del Programma InvestEu.
Possiamo mettere in campo una varietà di strumenti finanziari in molti settori strategici europei. Per citare alcuni esempi, possiamo sostenere la ricerca e l’innovazione attraverso investimenti diretti e intermediati nel Venture Capital; supportare l’accesso ai finanziamenti per le Pmi che investono in innovazione tramite schemi di garanzia di portafoglio; investire in infrastrutture, sicurezza e materie prime critiche tramite attraverso investimenti in equity diretti e intermediati”.