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Cdp e Fondazioni bancarie: una legge per il compromesso

Per il Consiglio di Stato l’intervento normativo dovrebbe riconoscere agli enti bancari, il diritto ad un conguaglio pari “a una quota -corrispondente alla frazione detenuta del capitale sociale (in questo caso la quota è del 30%) – degli incrementi patrimoniali”, avvenuti dall’ingresso delle Fondazioni in Cdp, che dal 2003 a fine 2011 sono ammontati a 3,6 miliardi di euro.

La legge dovrebbe contenere, inoltre, “la determinazione del valore di concambio e di liquidazione che tenga conto dei criteri sopra espressi, volti a circoscrivere la meritevolezza della partecipazione delle fondazioni agli incrementi patrimoniali, conseguiti successivamente al loro ingresso”. La strada suggerita, dunque, riconosciute le ragioni di entrambe le parti, è quella del compromesso. La soluzione è attesa entro la fine dell’anno, anche se, valutati i tempi tecnici, potrebbe slittare fino all’inizio del 2013.

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