I progetti di finanza sostenibile delle PMI restano in primo piano nel Programma « Sustainability-linked Basket Bond » promosso da Cassa Depositi e Prestiti (CDP), Mediocredito Centrale (MCC) e Banca Sella. Altri 100 milioni di euro rispetto ai primi 100 sosterranno le piccole aziende purché abbiano obiettivi di produttività previsti dagli ESG (Environmental, Social e Governance). Il programma è partito due anni fa per stimolare il vasto tessuto produttivo di piccoli e medi imprenditori a scegliere la strada della transizione verde. Per la prima volta in Italia- spiegano i promotori- le singole emissioni saranno monitorate e certificate dall’International Capital Market Association (ICMA). Il raggiungimento dei traguardi ecologici assicureranno una riduzione del costo del finanziamento. La possibilità per le imprese di fare centro é piuttosto ampia ed è uno stimolo a portare una parte vitale dell’economia italiana su strade innovative. I risparmiatori italiani per parte loro sono favorevoli a sostenere risparmio così orientato. Gli strumenti di finanza sostenibile finora non sono molto frequenti tra i piccoli imprenditorii, la percentuale di contraenti è meno del 20 %. Ciò nonostante il 70 % delle imprese che hanno partecipato ad una ricerca del Forum di finanza sostenibile si rivolge alle banche per le proprie attività.
I programmi eco dovranno crescere
Il Forum pochi mesi fa ha accertato che il 40% di 451 piccoli industriali dichiarano di non saper stimare l’entità della propria esposizione ai rischi climatici. Il monitoraggio delle performances delle imprese che entreranno nel programma delle tre istituzioni finanziarie comprende la definizione di valori misurabili. In questo modo si valuta l’allineamento dei progetti agli obiettivi ecologici. Il coordinamento del programma è di Banca Sella, mentre CDP e MCC agiscono come anchor investor. Le quote di partecipazione sono del 40% di CDP e MCC e 20% di Banca Sella. Al programma partecipa la Deloitte che rilascerà la certificazione periodica del raggiungimento dei target di sostenibilità. In Europa, oltre tutto, vige il Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) approvato dalla Commissione Ue. Anche rispetto a questa direttiva sulla finanza sostenibile la quasi totalità (91%) delle PMI ” dichiara di non conoscere il testo e solo 1 è inclusa nel perimetro di applicazione della Direttiva”. Tuttavia dal settore logistico e da quello delle utility cominciano ad arrivare richieste di collaborazione alle banche. Un segnale da cogliere.