Condividi

Cdm: no a sigarette nei cortili delle scuole e in auto con minori

Il consiglio dei ministri approva il disegno di legge sul fumo: niente sigarette, anche elettroniche, nella propria auto se si viaggia con minori e donne incinte e nei pressi degli istituti scolastici – Codice della strada: stretta sulle mini auto

Cdm: no a sigarette nei cortili delle scuole e in auto con minori

Tempi sempre più duri per i fumatori, anche per quelli 2.0, convertiti alla sigaretta elettronica. Fumo vietato non solo nei cortili delle scuole, ma anche nella propria auto, se in presenza di minori o donne incinte. Lo prevede il disegno di legge firmato dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, appena approvato dal Consiglio dei ministri.

Se fino ad ora il no valeva per all’interno degli edifici, ora viene esteso anche alle aree all’aperto di pertinenza degli istituti scolastici di ogni ordine e grado. Insomma, la tanto agognata pausa sigaretta dei professori si allontana sempre di più, con la cacciata di chi proprio non riesce a togliersi il vizio anche dal cortile. E poco importa se il docente in questione ha tentato di smettere passando alla sigaretta elettronica: anche in questo caso l’esilio è garantito.

L’esecutivo ha poi deciso di fare irruzione anche nelle auto private: niente fumo in presenza di donne in attesa e minorenni. Nel testo è prevista anche una nuova regolamentazione delle sigarette elettroniche, con norme sull’etichettatura che informino sul rischio dipendenza.

Se sempre a proposito di automobili, il consiglio dei ministri ha approvato un testo di legge delega per la riforma del codice della strada. “Il ddl – fa sapere il premier Enrico Letta – è pensato a difesa degli utenti deboli della strada, in particolare i ciclisti”. Con un’attenzione particolare ai nuovi mezzi a motore ultima moda tra i giovani, a cui ora toccherà la patente a punti se vogliono mettersi al volante delle mini auto. “Le strade – conclude Letta – sono riempite di quadricicli leggeri usati da ragazzi non sempre bravissimi a guidare e non sempre pienamente consapevoli dei rischi. Si dà delega al governo per intervenire per far sì che tutta la logica della patente a punti intervenga anche per utilizzo delle macchinine, è necessario considerarle come le altre automobili”.

Commenta